Poesie


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Il giorno si è chiuso nel suo silenzio
in attesa di visioni su uno schermo
appeso fra nuvole nere e rossastre
mentre il sole si è coperto la faccia.

Io cammino in un sentiero agreste
dove grilli e lucertole si divertono
mentre i corvi osservano dall'alto
i passi lenti sull'ombra che passa.

Si sentono grida perdute nell'aria
si vedono fantasmi appesi ai rami
si odono voci rincorrendo gli echi
mentre il cuore dell'uomo freme.

La terra ascolta l'ultimo messaggio
apparso su uno schermo di fuoco
dove esseri sconosciuti svolazzano
in attesa di portarci ancora più in alto.
Composta sabato 30 novembre 2019
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    Scritta da: Michele Gentile

    Ci sono amori

    Ci sono amori alla ricerca di consensi
    che si aggrappano ai silenzi
    per potersi raccontare.
    Ci sono amori senza pace
    che non si sanno rassegnare.
    Ci sono amori che negli occhi hanno scritto un tramonto
    e tra le mani stringono orizzonti
    lontani persino da immaginare.
    Ci sono amori che non hanno un nome
    che nessuno vuole
    perché spaventano
    perché sono senza spiegazione.
    Ci sono amori offesi, derisi, umiliati.
    Ci sono amori che fanno male.
    Ci sono amori che nessuno capisce
    ma che volano liberi fregandosene
    di tutto quello che è normale.
    Ci sono amori che non bastano
    che si perdono dietro alla ragione
    e finiscono dimenticati anche dal dolore.
    Ci sono amori figli della solitudine, di un'abitudine.
    Figli di uno sguardo, di una canzone
    amori amari come il veleno
    e dolci, dolci come quel bacio senza fine alla stazione
    quando finalmente ti rivedevo.
    Ci sono amori naufragati,
    dispersi, mai più ritrovati
    ma che nonostante tutto
    restano lì, in silenzio
    in riva al mare
    ad aspettare qualcuno
    che li vada a salvare.
    Composta mercoledì 14 dicembre 2022
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      Il nocciolo del male

      Preludio sfiora
      con le prime luci
      il velo delle nuvole
      che copre
      l'esercito di corpi
      dietro i sipari della carità.
      Raggi buoni
      come pensieri
      partono da lontano,
      il mondo ascolta.
      Ora siamo nel tempo
      dell'amore
      dove si rende all'umiltà
      un tributo,
      ma senza cielo
      limpido di stelle
      con la tendenza
      di retaggi stretti
      l'animo sente forte
      spalancare
      le porte della soglia
      al bimbo eletto
      che si prepara
      a nascere
      nell'umile capanna
      per scacciare
      come una preghiera
      il nocciolo del male
      che divampa
      nella pietà del cuore.
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        Scritta da: Joe Kowalski

        A te mia dolce sofferenza

        Se solo potessi bloccare
        il momento
        racchiuderlo in uno scrigno di velluto nero
        se solo potessi fermare
        il tempo
        come un calice di cristallo trasparente
        discendere in un vortice di vertigini
        di immagini di riflessi
        rispecchiati nei cristalli della cruda zuccherata
        sfumante realtà
        poi in un alone di violenza
        scagliare infrangersi su pietra dura
        e in mille pezzi spargersi
        se solo potessi cogliere
        le mille fratture
        rimettere in sesto
        ricreare la creazione
        ricomporre le mille parti
        dell'emozioni del tempo

        Chissà?
        Però il passare degli anni
        l'occhio attento di un vagabondo di strada
        forse... vedrà vedrà le mille
        avventure di un deserto incantato.
        Composta sabato 30 novembre 1974
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          Scritta da: Joe Kowalski

          Place Pigalle

          Un viola sfrontato
          le calze arrapanti
          del piacere notturno
          ad ogni angolo "invitano"
          a desideri velati
          tremante la bocca
          nell'affrontare la parola
          è un gioco veloce
          appagare la tua sete
          il desio non ha voce
          un brivido scorre
          a fior di pelle
          una voglia affannosa
          del profumo acre
          di una donna di strada.
          Composta domenica 30 novembre 1980
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            Scritta da: Joe Kowalski

            Laura

            Laura... qualcuno mi dice
            ieri sera ad esempio...
            han parlato di te... in modo...
            sì io gli ho forzato la mano...
            ma detto con simpatia... Claudia
            con decisione... ribatto...
            difendo... l'odio è solo una parola
            e certo non fa al caso tuo
            mi incazzo... la smeni...
            e li tarmi... quelle manie dei soldi
            di pagare subito
            nei luoghi affollati e tra... solo gli amici
            le tue strane... a volte... ma a pensarci
            dopo ci ridi... le dicono paranoie
            mi adatto a una simpatica normativa
            Laura... non mi prendere sul serio
            ma è umano sai...
            chi non ha degli inghippi... E poi
            parlo sempre di capire... ed ora
            cosa mi succede...
            lo devi dimostrare mi dico... ebbene sì
            Laura... ne parlo bene
            ne difendo il nome e salgo le scalette
            Claudia... mi ascolta... ribatte
            parla di grezzo... ma non la capisco
            la festa è domani... e...
            ti vedo tristemente sorridente...
            e i tuoi affanni... Paola tua figlia
            Walter l'amore che decanti ancora
            - sei molto bella -.
            Composta domenica 30 novembre 1980
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              Sogni hackerati

              Se hai un sogno non lo raccontare,
              te lo rubano peggio degli hacker.
              Tienilo chiuso, fai doppie mandate.
              E guai se ci pensi anche di notte
              arrivano i fantasmi e ti fanno svegliare.
              Sogni scomodi, sogni banali...
              Tutti vengono copiati!
              Dillo agli angeli magari ti sentono.
              Dillo alle stelle magari si avverano.
              Composta domenica 11 dicembre 2022
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                Granello di polvere

                Come un granello di polvere
                viaggio nel tempo, sospeso.
                Non so dove mi poggerò,
                forse dove conviene, forse dove c'è meno gente.
                Potrei mimetizzarmi ed essere come tutti gli altri granelli...
                insignificante, a volte fastidioso,
                a volte scomodo!
                Potrei aggregarmi ad altri
                ed essere buttato via dal primo piumino che passa.
                Invece me ne starò in disparte
                viaggerò nell'aria, nel tempo...
                Cercherò il vento
                che mi spingerà il più in alto possibile,
                dove tutto fa meno male,
                dove non fa paura amare.
                Composta domenica 11 dicembre 2022
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