Scritta da: FPaolo
in Poesie (Poesie personali)
Pensieri, parole, emozioni
vorticano nel cuor,
come spirale,
alimentando lo spirito dell'anima.
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Pensieri, parole, emozioni
vorticano nel cuor,
come spirale,
alimentando lo spirito dell'anima.
Muta Musa,
distratta da armoniche baritonali,
soffermati e ascolta il vibrar delle odi
a te ispirate per il tuo cuor,
intesse nel mio verbo
muto alle tue orecchie...
donando a te l'unico prezioso
nella vita di un uomo...
il Tempo...
io cavalier errante,
non in acre guerra,
sospinto dal vibrare e dal virgo dell'ardore
intento a conquistar impervi sentieri,
dove i più neanche si avventurano...
i pochi precipitano.
Due gemelli di una coppietta giovane
con occhi aperti sotto il sole d'agosto
nel loro comodo carrozzino dei sogni
passeggiano tranquilli con i genitori
pieni di allegria con molta passione.
La giovane madre sorride alla vita
con i suoi due bei fiori di carne viva
frutto benedetto dell'amore supremo
di marito e moglie che si vogliono bene.
È un quadro umano appeso al cielo
dove il sole splende pieno d'allegria
illuminando il bel miracolo della vita:
l'allegria della maternità sboccia e ride.
Due gemelli pieni di vita sono il sorriso
e il dono più grande di Dio ai genitori
felici di abbracciare due nuovi rampolli
nel loro giardino umano pieno di sogni.
Ho sentito vibrare nel cuore della sera
un suono venuto da terre piene di luce
dove uomini e donne sognano insieme
nascondendo nei loro occhi un domani
pieno di gioia che sorride nelle mani.
È gente che scappa dai loro paesi poveri
dove la ricchezza è nelle mani di pochi,
dove il futuro non ha finestre per volare,
mentre le ricchezze della loro bella terra
fanno ricchi solo i loro scadenti governi.
Così scappano in cerca di nuovi sogni
dove possono essere delle farfalle libere
posando sui fiori di una terra senza odio
dimenticando le notti della nera vergogna
vittime di uomini senza scrupoli e con odio.
Quanti morti nel cammino della speranza
quanti sogni rotti nell'oscurità della notte
quante lacrime cadute sui deserti umani
dove il loro cuore piange, la mente sogna
e il domani muore nel profondo del mare.
Il tempo brucia le tappe della vita
seguendo calendari umani morti
su dei marciapiedi di città deserte
dove uomini e donne camminiamo
ascoltando un triste pianto di morte.
La notte si è chiusa nel suo silenzio
maturando un messaggio del cuore
nato da sogni mascherati di pudore
mentre nel buio si masticano rancori.
Ogni uomo porta nel cuore una donna
mentre la donna sogna il suo bambino
chiuso nel guscio della sua memoria
che germoglierà in nuova nuova vittoria.
Il tempo si vive a tappe con tanti sogni
ma i sogni sbocciano quando si dorme
mentre il tempo non ha inizio né termine
perché siamo esseri nati da stelle cadenti.
Il giorno si è chiuso nel suo silenzio
in attesa di visioni su uno schermo
appeso fra nuvole nere e rossastre
mentre il sole si è coperto la faccia.
Io cammino in un sentiero agreste
dove grilli e lucertole si divertono
mentre i corvi osservano dall'alto
i passi lenti sull'ombra che passa.
Si sentono grida perdute nell'aria
si vedono fantasmi appesi ai rami
si odono voci rincorrendo gli echi
mentre il cuore dell'uomo freme.
La terra ascolta l'ultimo messaggio
apparso su uno schermo di fuoco
dove esseri sconosciuti svolazzano
in attesa di portarci ancora più in alto.
Ci sono amori alla ricerca di consensi
che si aggrappano ai silenzi
per potersi raccontare.
Ci sono amori senza pace
che non si sanno rassegnare.
Ci sono amori che negli occhi hanno scritto un tramonto
e tra le mani stringono orizzonti
lontani persino da immaginare.
Ci sono amori che non hanno un nome
che nessuno vuole
perché spaventano
perché sono senza spiegazione.
Ci sono amori offesi, derisi, umiliati.
Ci sono amori che fanno male.
Ci sono amori che nessuno capisce
ma che volano liberi fregandosene
di tutto quello che è normale.
Ci sono amori che non bastano
che si perdono dietro alla ragione
e finiscono dimenticati anche dal dolore.
Ci sono amori figli della solitudine, di un'abitudine.
Figli di uno sguardo, di una canzone
amori amari come il veleno
e dolci, dolci come quel bacio senza fine alla stazione
quando finalmente ti rivedevo.
Ci sono amori naufragati,
dispersi, mai più ritrovati
ma che nonostante tutto
restano lì, in silenzio
in riva al mare
ad aspettare qualcuno
che li vada a salvare.
Ho raccolto da questi deserti
le tue impronte
per tornare laddove
non fummo mai.
Questo mi ha scritto
la tua assenza.
È autunno,
gli alberi sono spogli.
Tutto è gelato
ha inizio il lungo
riposo invernale.
Per quanto freddo
sia i suoi caldi colori
riscaldano l'anima
e il cuore, mentre
tutto intorno tace.
Preludio sfiora
con le prime luci
il velo delle nuvole
che copre
l'esercito di corpi
dietro i sipari della carità.
Raggi buoni
come pensieri
partono da lontano,
il mondo ascolta.
Ora siamo nel tempo
dell'amore
dove si rende all'umiltà
un tributo,
ma senza cielo
limpido di stelle
con la tendenza
di retaggi stretti
l'animo sente forte
spalancare
le porte della soglia
al bimbo eletto
che si prepara
a nascere
nell'umile capanna
per scacciare
come una preghiera
il nocciolo del male
che divampa
nella pietà del cuore.