Ma questo tu non lo sai...

Vorrei sapere chi è l'idiota che ha detto che non hai amici...
Beh, chiunque esso sia vuol dire che non conosce te e non conosce me.
Vuol dire che non sa che finché questo cuore continuerà a battere
e ogni tuo sguardo a darmi la vita tu non rimarrai mai senza amici,
tu hai me e non c'è nulla al mondo che possa cambiare questo.
Il bello è che io ti amo davvero, e tu questo non lo sai,
ma è meglio così, meglio che tu non lo sappia.
Hai bisogno di un'amica, non di qualcuno che ti ami,
e anche se la cosa mi distrugge, me ne resterò in silenzio ad aspettare, a sognare...
Sognare qualcosa che non potrà mai accadere,
sognare un bacio, un abbraccio, una carezza, un amore.
Ti amo tesoro mio, sei la mia vita...
ma questo tu non lo sai.
Anonimo
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    Scritta da: Stefano Atzeni

    Come una Rosa...

    Questa è per Te piccolina,
    una frase che nella sua essenza
    racchiude tanto Amore...
    Tenera come i petali di una Rosa
    e dolce come un tuo abbraccio...
    Ti amo.
    E in questo pensiero si nascondono
    tanti baci che addolciscono
    le labbra... e tante coccole,
    da riscaldare il tuo corpo.
    Tutto questo angioletto sarà
    possibile,
    non appena riuscirò a planare fra
    le tue braccia."
    Anonimo
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      Scritta da: logos probus

      Viali

      Andare per i viali
      estesi di malinconia

      I passi perduti
      aleggiano su facciate
      di pietre scurite
      incrostate di vita.

      Prendere per le viuzze
      strette, tra incombenti
      costruzioni diseguali

      Allo sguardo,
      finestre,
      cadono come occhi spenti.

      Si scioglie l'eco di brusii di motori
      sui tetti scolorati

      E lo sguardo di un passante
      sale e si perde all'orizzonte
      al di la del cielo grumoso
      portando il bagliore dei fiori.
      Anonimo
      Composta nel 1980
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        Scritta da: fucku
        Vent'anni fa m'ammascherai pur'io!
        E ancora tengo er grugno de cartone
        che servì p'annisconne quello mio.
        Sta da vent'anni sopra un credenzone
        quela maschera buffa, ch'è restata
        sempre cò la medesima espressione,
        sempre cò la medesima risata.
        Una vorta je chiesi: - E come fai
        a conservà lo stesso bonumore
        puro ne li momenti der dolore,
        puro quanno me trovo fra li guai?
        Felice te, che nun te cambi mai!
        Felice te, che vivi senza core! -
        La Maschera rispose: E tu che piagni
        che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
        che la gente dirà: Povero diavolo,
        te compatisco... me dispiace assai...
        Ma, in fonno, credi, nun j'importa un cavolo!
        Fà invece come me, ch'ho sempre riso:
        e se te pija la malinconia
        coprete er viso cò la faccia mia
        così la gente nun se scoccerà... -
        D'allora in poi nasconno li dolori
        de dietro a un'allegria de cartapista
        e passo per un celebre egoista
        che se ne frega de l'umanità.
        Anonimo
        Composta giovedì 6 marzo 2014
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          Scritta da: Danza di Venere

          Sei un dono

          Sei un dono perché quando sorridi,
          le tue labbra disegnano splendidi orizzonti,

          Sei un dono perché quando parli,
          è melodico il suono della tua voce,

          Sei un dono al quale non riesco a rinunciare,
          Perché è di passione che è fatto il tuo cuore,

          Sei un dono perché anche se mi fissi in silenzio,
          Nel tuo volto percepisco ogni piccola espressione,

          Sei un dono quando ti muovi,
          ammiro in silenzio la tua eleganza apprezzando ogni forma da te disegnata,

          Sei un dono quando finalmente posso rivederti,
          Perché sta un attimo per riempire il vuoto che si crea,

          Sei un dono al quale mi sono legato o forse lo sono sempre stato.
          Anonimo
          Composta martedì 7 marzo 2017
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            Scritta da: PuzzlePuzzle
            Mi dici parole taglienti,
            che aprono ancor di più le mie ferite,
            il dolore forte di un pugno sui denti.
            Se prima era poco,
            ora è molto il sangue che esce,
            la mia essenza di sporco peccatore
            abbandonato
            e tormentato dall'amore assenza.
            Non si può avere la conoscenza della vita
            e questo causa altre lacerazioni tra le dita
            della mia mano.
            Gioco con le rose,
            non più belle dei tulipani,
            ma più forti,
            spinose.
            Anonimo
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