Scritta da: SolPiccola .

Dove sei?

Ora il buio della notte
Mi copre con suo manto nero
Ed io sono qui,
sola e senza te
Nel silenzio della mia stanza.
Il mio sguardo è perso
Ad aspettarti, e ti immagino così,
vicino a me
Dove sei?
Amore mio viene,
sono qui...
senti la voce del mio cuore
ed il rumore che fa la mia anima...
Sei il mio sogno
ti ho cercato nelle vie
anche, in mio letto vuoto
Dove sei?
Voglio incontrarti solo per un istante
Stringerti forte
e sentire tuo respiro
e così ti portare come
ricordo Per il resto...
Rimango sola nel silenzio della notte...
Mentre continuerò a sognarti
tutte le notte...
Per dare alcuno senso alla mia vita.
Anonimo
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    Scritta da: Silvio Trovato

    Sintesi

    S'inizia giocando
    tra giostre,
    rimpiattini,
    corse a perdifiato,
    schiamazzi,
    urla
    e il gioco quindi
    sbiadisce in amore,
    nelle passioni,
    negli amori
    falsi veri,
    lunghi brevi.
    Ecco poi il tepore
    dei figli,
    dei bimbi
    per casa
    ed allora
    filastrocche,
    cantilene,
    carillon,
    stupori,
    meraviglia
    e ancora gioie...
    davvero quelle?
    Dolori?
    Quelli sì,
    eccome.
    Questa è la vita
    che credemmo
    solo per noi
    unica,
    speciale
    ed invece
    per tutti
    inizia così,
    scivola e va,
    illude,
    disillude,
    si sgretola,
    avvizzisce,
    sfiorisce,
    indugia,
    ed infine
    finisce,
    sparisce.
    Anonimo
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      Scritta da: logos probus

      Viali

      Andare per i viali
      estesi di malinconia

      I passi perduti
      aleggiano su facciate
      di pietre scurite
      incrostate di vita.

      Prendere per le viuzze
      strette, tra incombenti
      costruzioni diseguali

      Allo sguardo,
      finestre,
      cadono come occhi spenti.

      Si scioglie l'eco di brusii di motori
      sui tetti scolorati

      E lo sguardo di un passante
      sale e si perde all'orizzonte
      al di la del cielo grumoso
      portando il bagliore dei fiori.
      Anonimo
      Composta nel 1980
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        Scritta da: Renzo Mazzetti

        Vieni o maggio (canzone)

        Vieni o maggio t'aspettan le genti
        ti salutano i liberi cuori
        dolce Pasqua dei lavoratori
        vieni e splendi alla gloria del sol.
        Squilli un inno di alate speranze
        al gran verde che il frutto matura
        alla vasta e nostra fioritura
        in cui freme il lucente avvenir.
        Disertate falangi di schiavi
        dai cantieri dall'arse officine
        via dai campi su dalle marine
        tregua tregua all'eterno sudor.
        Innalziamo le mani incallite
        che sian fascio di forze fecondo
        noi vogliamo redimere il mondo
        dai tiranni dell'ozio e dell'or.
        Giovinezze dolori ideali
        primavere dal fascino arcano
        verde maggio del genere umano
        date ai ciechi il coraggio e la fe.
        Date fiori ai ribelli caduti
        con lo sguardo rivolto all'aurora
        al gagliardo che lotta e lavora
        al veggente e poeta che muor.
        Date fiori ai ribelli caduti
        con lo sguardo rivolto all'aurora
        al gagliardo che lotta e lavora
        al veggente e poeta che muor.
        Anonimo
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