Scritta da: Stefano Atzeni

Come una Rosa...

Questa è per Te piccolina,
una frase che nella sua essenza
racchiude tanto Amore...
Tenera come i petali di una Rosa
e dolce come un tuo abbraccio...
Ti amo.
E in questo pensiero si nascondono
tanti baci che addolciscono
le labbra... e tante coccole,
da riscaldare il tuo corpo.
Tutto questo angioletto sarà
possibile,
non appena riuscirò a planare fra
le tue braccia."
Anonimo
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    Scritta da: Lucrezia M.
    Tra le onde del mare
    Strazianti i tuoi tormenti si perdono
    E il vento tra le chiome
    Ricorda i tuoi lamenti

    Tra gli scogli
    Si infrangono le tue paure
    E il tuo profumo tra la sabbia
    Ricorda le tue sofferenze

    Rimpiangerai di avermi perso
    Rimpiangerai i bei momenti
    Rimpiangerai il nostro amore
    Ma vaga tra i tuoi ricordi
    E perditi tra i tuoi sogni

    Tra le montagne
    Dolenti le tue grida echeggiano
    E la pioggia sulla roccia
    Ricorda la tue pene

    Tra le lucenti stelle
    Vagano tristi i tuoi pensieri
    E la luna nella notte
    Fa risplendere le tue lacrime.
    Anonimo
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      Scritta da: PAOLO PASSAROTTO

      100

      100... sono... 100
      100 sono le maschere di cera
      Mi guardano con i loro occhi vuoti
      Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
      Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
      Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora

      100... sono... 100
      100 sone le maschere di cera
      Silenziose mi guardano ogni giorno
      silenzioso le guardo ogni giorno

      è difficile la scelta

      Oggi chi voglio essere
      il timoroso, il burlone, l'assassino
      l'ultima decisione e sempre la migliore
      La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
      Cupo, insensibile, senza moralità
      Stasera il mondo è mio
      stasera il mondo sono io.
      Anonimo
      Composta domenica 17 maggio 2009
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        Scritta da: Silvio Trovato

        Sintesi

        S'inizia giocando
        tra giostre,
        rimpiattini,
        corse a perdifiato,
        schiamazzi,
        urla
        e il gioco quindi
        sbiadisce in amore,
        nelle passioni,
        negli amori
        falsi veri,
        lunghi brevi.
        Ecco poi il tepore
        dei figli,
        dei bimbi
        per casa
        ed allora
        filastrocche,
        cantilene,
        carillon,
        stupori,
        meraviglia
        e ancora gioie...
        davvero quelle?
        Dolori?
        Quelli sì,
        eccome.
        Questa è la vita
        che credemmo
        solo per noi
        unica,
        speciale
        ed invece
        per tutti
        inizia così,
        scivola e va,
        illude,
        disillude,
        si sgretola,
        avvizzisce,
        sfiorisce,
        indugia,
        ed infine
        finisce,
        sparisce.
        Anonimo
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          Scritta da: fucku
          Vent'anni fa m'ammascherai pur'io!
          E ancora tengo er grugno de cartone
          che servì p'annisconne quello mio.
          Sta da vent'anni sopra un credenzone
          quela maschera buffa, ch'è restata
          sempre cò la medesima espressione,
          sempre cò la medesima risata.
          Una vorta je chiesi: - E come fai
          a conservà lo stesso bonumore
          puro ne li momenti der dolore,
          puro quanno me trovo fra li guai?
          Felice te, che nun te cambi mai!
          Felice te, che vivi senza core! -
          La Maschera rispose: E tu che piagni
          che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
          che la gente dirà: Povero diavolo,
          te compatisco... me dispiace assai...
          Ma, in fonno, credi, nun j'importa un cavolo!
          Fà invece come me, ch'ho sempre riso:
          e se te pija la malinconia
          coprete er viso cò la faccia mia
          così la gente nun se scoccerà... -
          D'allora in poi nasconno li dolori
          de dietro a un'allegria de cartapista
          e passo per un celebre egoista
          che se ne frega de l'umanità.
          Anonimo
          Composta giovedì 6 marzo 2014
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            Scritta da: logos probus

            Viali

            Andare per i viali
            estesi di malinconia

            I passi perduti
            aleggiano su facciate
            di pietre scurite
            incrostate di vita.

            Prendere per le viuzze
            strette, tra incombenti
            costruzioni diseguali

            Allo sguardo,
            finestre,
            cadono come occhi spenti.

            Si scioglie l'eco di brusii di motori
            sui tetti scolorati

            E lo sguardo di un passante
            sale e si perde all'orizzonte
            al di la del cielo grumoso
            portando il bagliore dei fiori.
            Anonimo
            Composta nel 1980
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              Sono il virus con la corona:
              faccio paura ad ogni persona.
              Prima colpivo solo animali,
              ora mi trasmetto anche
              agli esseri umani.

              Nessuno mi vede,
              sono minuscolo:
              sono più piccolo
              di un comune corpuscolo.

              Non temere per ciò che è accaduto
              dimmi: "Salute!" Se causo un starnuto.
              Segui i consigli del tuo dottore:
              e stai tranquillo per tutte le ore.

              Ho la corona te l'ho detto già...
              ma sono re solo a metà:
              son certo che per colpa mia
              non ci sarà mai nessuna pandemia.
              Anonimo
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