Scritta da: Stefano Atzeni

Come una Rosa...

Questa è per Te piccolina,
una frase che nella sua essenza
racchiude tanto Amore...
Tenera come i petali di una Rosa
e dolce come un tuo abbraccio...
Ti amo.
E in questo pensiero si nascondono
tanti baci che addolciscono
le labbra... e tante coccole,
da riscaldare il tuo corpo.
Tutto questo angioletto sarà
possibile,
non appena riuscirò a planare fra
le tue braccia."
Anonimo
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    Scritta da: Lucrezia M.
    Tra le onde del mare
    Strazianti i tuoi tormenti si perdono
    E il vento tra le chiome
    Ricorda i tuoi lamenti

    Tra gli scogli
    Si infrangono le tue paure
    E il tuo profumo tra la sabbia
    Ricorda le tue sofferenze

    Rimpiangerai di avermi perso
    Rimpiangerai i bei momenti
    Rimpiangerai il nostro amore
    Ma vaga tra i tuoi ricordi
    E perditi tra i tuoi sogni

    Tra le montagne
    Dolenti le tue grida echeggiano
    E la pioggia sulla roccia
    Ricorda la tue pene

    Tra le lucenti stelle
    Vagano tristi i tuoi pensieri
    E la luna nella notte
    Fa risplendere le tue lacrime.
    Anonimo
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      Scritta da: SolPiccola .

      Dove sei?

      Ora il buio della notte
      Mi copre con suo manto nero
      Ed io sono qui,
      sola e senza te
      Nel silenzio della mia stanza.
      Il mio sguardo è perso
      Ad aspettarti, e ti immagino così,
      vicino a me
      Dove sei?
      Amore mio viene,
      sono qui...
      senti la voce del mio cuore
      ed il rumore che fa la mia anima...
      Sei il mio sogno
      ti ho cercato nelle vie
      anche, in mio letto vuoto
      Dove sei?
      Voglio incontrarti solo per un istante
      Stringerti forte
      e sentire tuo respiro
      e così ti portare come
      ricordo Per il resto...
      Rimango sola nel silenzio della notte...
      Mentre continuerò a sognarti
      tutte le notte...
      Per dare alcuno senso alla mia vita.
      Anonimo
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        Scritta da: PAOLO PASSAROTTO

        100

        100... sono... 100
        100 sono le maschere di cera
        Mi guardano con i loro occhi vuoti
        Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
        Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
        Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora

        100... sono... 100
        100 sone le maschere di cera
        Silenziose mi guardano ogni giorno
        silenzioso le guardo ogni giorno

        è difficile la scelta

        Oggi chi voglio essere
        il timoroso, il burlone, l'assassino
        l'ultima decisione e sempre la migliore
        La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
        Cupo, insensibile, senza moralità
        Stasera il mondo è mio
        stasera il mondo sono io.
        Anonimo
        Composta domenica 17 maggio 2009
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          Scritta da: Silvio Trovato

          Sintesi

          S'inizia giocando
          tra giostre,
          rimpiattini,
          corse a perdifiato,
          schiamazzi,
          urla
          e il gioco quindi
          sbiadisce in amore,
          nelle passioni,
          negli amori
          falsi veri,
          lunghi brevi.
          Ecco poi il tepore
          dei figli,
          dei bimbi
          per casa
          ed allora
          filastrocche,
          cantilene,
          carillon,
          stupori,
          meraviglia
          e ancora gioie...
          davvero quelle?
          Dolori?
          Quelli sì,
          eccome.
          Questa è la vita
          che credemmo
          solo per noi
          unica,
          speciale
          ed invece
          per tutti
          inizia così,
          scivola e va,
          illude,
          disillude,
          si sgretola,
          avvizzisce,
          sfiorisce,
          indugia,
          ed infine
          finisce,
          sparisce.
          Anonimo
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            Scritta da: fucku
            Vent'anni fa m'ammascherai pur'io!
            E ancora tengo er grugno de cartone
            che servì p'annisconne quello mio.
            Sta da vent'anni sopra un credenzone
            quela maschera buffa, ch'è restata
            sempre cò la medesima espressione,
            sempre cò la medesima risata.
            Una vorta je chiesi: - E come fai
            a conservà lo stesso bonumore
            puro ne li momenti der dolore,
            puro quanno me trovo fra li guai?
            Felice te, che nun te cambi mai!
            Felice te, che vivi senza core! -
            La Maschera rispose: E tu che piagni
            che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
            che la gente dirà: Povero diavolo,
            te compatisco... me dispiace assai...
            Ma, in fonno, credi, nun j'importa un cavolo!
            Fà invece come me, ch'ho sempre riso:
            e se te pija la malinconia
            coprete er viso cò la faccia mia
            così la gente nun se scoccerà... -
            D'allora in poi nasconno li dolori
            de dietro a un'allegria de cartapista
            e passo per un celebre egoista
            che se ne frega de l'umanità.
            Anonimo
            Composta giovedì 6 marzo 2014
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              Scritta da: logos probus

              Viali

              Andare per i viali
              estesi di malinconia

              I passi perduti
              aleggiano su facciate
              di pietre scurite
              incrostate di vita.

              Prendere per le viuzze
              strette, tra incombenti
              costruzioni diseguali

              Allo sguardo,
              finestre,
              cadono come occhi spenti.

              Si scioglie l'eco di brusii di motori
              sui tetti scolorati

              E lo sguardo di un passante
              sale e si perde all'orizzonte
              al di la del cielo grumoso
              portando il bagliore dei fiori.
              Anonimo
              Composta nel 1980
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