Scritta da: Rex Akragas
in Poesie (Poesie anonime)
Dal nulla nasce il tutto;
dal silenzio nascono i suoni;
dall'incoscienza emana la coscienza;
dallo zero nascono tutti i numeri;
dall'invisibile ogni cosa visibile.
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Dal nulla nasce il tutto;
dal silenzio nascono i suoni;
dall'incoscienza emana la coscienza;
dallo zero nascono tutti i numeri;
dall'invisibile ogni cosa visibile.
Tra le onde del mare
Strazianti i tuoi tormenti si perdono
E il vento tra le chiome
Ricorda i tuoi lamenti
Tra gli scogli
Si infrangono le tue paure
E il tuo profumo tra la sabbia
Ricorda le tue sofferenze
Rimpiangerai di avermi perso
Rimpiangerai i bei momenti
Rimpiangerai il nostro amore
Ma vaga tra i tuoi ricordi
E perditi tra i tuoi sogni
Tra le montagne
Dolenti le tue grida echeggiano
E la pioggia sulla roccia
Ricorda la tue pene
Tra le lucenti stelle
Vagano tristi i tuoi pensieri
E la luna nella notte
Fa risplendere le tue lacrime.
E...
amo la tua voce che mi neghi
perché non ci ascolto l'assenza
delle tue emozioni.
E...
amo le tue mani che mi nego
perché piene di vuote carezze
che non trovano la strada del cuore.
E...
amo i baci che mi neghi
perché non sentono le mie labbra
il sapore della delusione.
Ora il buio della notte
Mi copre con suo manto nero
Ed io sono qui,
sola e senza te
Nel silenzio della mia stanza.
Il mio sguardo è perso
Ad aspettarti, e ti immagino così,
vicino a me
Dove sei?
Amore mio viene,
sono qui...
senti la voce del mio cuore
ed il rumore che fa la mia anima...
Sei il mio sogno
ti ho cercato nelle vie
anche, in mio letto vuoto
Dove sei?
Voglio incontrarti solo per un istante
Stringerti forte
e sentire tuo respiro
e così ti portare come
ricordo Per il resto...
Rimango sola nel silenzio della notte...
Mentre continuerò a sognarti
tutte le notte...
Per dare alcuno senso alla mia vita.
100... sono... 100
100 sono le maschere di cera
Mi guardano con i loro occhi vuoti
Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora
100... sono... 100
100 sone le maschere di cera
Silenziose mi guardano ogni giorno
silenzioso le guardo ogni giorno
è difficile la scelta
Oggi chi voglio essere
il timoroso, il burlone, l'assassino
l'ultima decisione e sempre la migliore
La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
Cupo, insensibile, senza moralità
Stasera il mondo è mio
stasera il mondo sono io.
Buonanotte dolce stellina,
dormi fino alla mattina.
Sarai cullata nel lettino
da un pensiero assai carino.
Non ti turberà più il vento,
e dormirai senza tormento.
E guardando su le stelle
cercherai quelle più belle.
Buonanotte e sogni d'oro
dolce stella fuor dal coro.
Sulle note della nostra canzone
la chiarezza diventa confusione
quanto vorrei che i ricordi divenissero realtà
i tuoi sentimenti verità.
S'inizia giocando
tra giostre,
rimpiattini,
corse a perdifiato,
schiamazzi,
urla
e il gioco quindi
sbiadisce in amore,
nelle passioni,
negli amori
falsi veri,
lunghi brevi.
Ecco poi il tepore
dei figli,
dei bimbi
per casa
ed allora
filastrocche,
cantilene,
carillon,
stupori,
meraviglia
e ancora gioie...
davvero quelle?
Dolori?
Quelli sì,
eccome.
Questa è la vita
che credemmo
solo per noi
unica,
speciale
ed invece
per tutti
inizia così,
scivola e va,
illude,
disillude,
si sgretola,
avvizzisce,
sfiorisce,
indugia,
ed infine
finisce,
sparisce.
Andare per i viali
estesi di malinconia
I passi perduti
aleggiano su facciate
di pietre scurite
incrostate di vita.
Prendere per le viuzze
strette, tra incombenti
costruzioni diseguali
Allo sguardo,
finestre,
cadono come occhi spenti.
Si scioglie l'eco di brusii di motori
sui tetti scolorati
E lo sguardo di un passante
sale e si perde all'orizzonte
al di la del cielo grumoso
portando il bagliore dei fiori.
Il futuro è una condanna
Il presente il carnefice
E il passato ferite aperte
Dove stai pace?
Non nel tempo che passa dalla mia mente.