Ti voglio bene Ti voglio bene non solo per quello che sei, ma per quello che sono io quando sto con te. Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me. Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore, e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice. L'hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno. L'hai fatto essendo te stesso. Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.
Il cielo piange, il cuore soffre cala la notte l'alba porterà una vita migliore cancellando un amore proibito impossibile nato da una semplice amicizia da un'innocente bacio tra due sconosciuti.
Che amarezza sapere che ogni sera, ogni notte della tua vita, osservi il cielo e vivi, vivi ed osservi il cielo in un unica volta, tutta tempestata di piccoli diamanti. Perché la vista delle stelle ha qualcosa di più impagabile di qualsiasi pietra preziosa. Eppure tutto quello che vedi non è altro che niente... qualcosa di più impalpabile del fumo di più etereo di una anima dannata. Tutta la luce, di tutte le stelle, non c'è più... la stella che magari ha attirato la tua attenzione si è spenta milioni di anni fa e tu con il tuo nasino all'insù guardi qualcosa che assomiglia al nulla... il tuo sguardo si perde nell'assoluto vuoto. Ma con grande ottimismo, allora, osservi gli spazi del cielo buio, aspettando che una nuova stella, magari nata milioni di anni fa, raggiunga con la sua luce i tuoi occhi e la tua anima... ed è solo la tua volontà che ti fa grande, la tua razionalità, la tua voglia di vedere aldilà dei tuoi sguardi e dei tuoi occhi, aspettare qualcosa che ancora non vedi o comunque ti rifiuti di vedere... ma quando tutto questo avverrà vedrai, forse, la più bella, la più luminosa e brillante delle stelle... la verità.
È buio intorno a me, il silenzio rotto dallo scrociar della pioggia, chiudo gli occhi... improvvisamete sento il tuo profumo, il calore della tua mano sulla mia spalla, mi volto e il miracolo... ci sei tu difronte a me... ti abbraccio mentre tu mi asciughi le lacrime. Di colpo una fitta al cuore... apro gli occhi... e sono sola nella mia stanza... era solo il tuo ricordo quello che era venuto a scaldare il mio cuore.
Tanto dice il suo viso che tutti i dizionari di questa terra parole non hanno per descriverlo
La sua pelle liscia come un velo di seta, le sue labbra rosse come ciliegie, raffinate come vino. Le sue guance sono oro sopraffino ed i suoi occhi sono due chicchi d'uva.
Ella è tutta una delizia, alla natura tanto ha sottratto mentre Dio era distratto.
E quel candido viso ancora tante ne dirà ma la natura un posto come quello mai lo lascerà.
Conservo un piccolo cuore, lo tengo nascosto dentro due porticine di vetro, e quando il mio cuore più grande si abbandona un po' lo lascio uscire.
È un piccolo cuore di bambina cresciuta troppo in fretta. È un piccolo cuore che batte più forte degli altri e che ascolta.
Sa darti emozioni che i grandi non conoscono più, e soffre, e ride, e gioca, e scherza con me, mi sorride. Io cerco di farmi piccina, ci provo ed ascolto.
E allora comincia la giostra, risento le voci e le grida, rivedo i miei giochi, le strade e le case più grandi, rivedo te dolce e morbida e allora mi tuffo e risento il profumo, assaporo e risento il calore, mi scaldo e vedo le tue braccia attorno a me, la tua voce che mi culla e mi sento felice.
Sto lì, sperando che il buio non arrivi, ma torna il mio cuore più grande, torna, si chiudono le porte e la tristezza mi prende.
Ed io guardavo il mare dietro al profilo del tuo viso ed i tuoi neri capelli ondeggiavano al vento e coprivano i tuoi occhi. Quegli occhi che teneri scrutavano l'orizzonte come cercassero chissà cosa, forse proprio ciò che in quel momento guardava il tuo profilo.
L'acqua è un bene come viole, ma vuol essere usata con molta attenzione. È trasparente o molto chiara, se tu la vedi dalla fontana. Con il ricordo del bicchierino, che tu usavi quand'eri bambino. Ora se l'acqua stai bevendo, devi essere fiero e contento.