Scritta da: Andrea Manfrè

Sogno di libertà

Sogno spesso un luogo
privo di barriere e di confini,
senza gabbie, sbarre o catene.
Un luogo dov'è assente la tradizione
e la vita al presente si vive,
senza ancore nel passato,
con ogni ora, ogni giorno agli altri non uguali.
Un luogo nel quale, per il futuro, sono ignoti desiderio e bramosie.
Sì, quello che sogno è un posto dove si ama
senza condizioni e senza possedere,
dove non ci schiavizzano leggi, famiglia o riti,
idoli, miti o dei.
Già, sogno sovente un mondo dove gli umani sono liberi:
Liberi di stare da soli o tra la folla,
di abitare in mezzo al deserto,
in collina o sulla montagna,
senza chiedere il permesso o grazia
né rendere conto a chicchessia.
Liberi di solidarizzare con ciascun sofferente
o di stringere al petto tutti,
proprio tutti i viventi,
senza traccia di scelta né distinzione.
Liberi di fare l'amore
con chi ci piace e a cui piaci.
Liberi di volare con la mente,
senza impedimenti di sorta,
sul concreto e sull'astratto,
sulla terra, lassù in cielo
o nell'Infinito senza tempo.
Anonimo
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    Io che scrivo queste righe
    Io che nascondo le mie vergogne
    nel baule dorato che ho di fronte
    Io che viaggio,
    viaggio ma non arrivo mai alla meta
    Io che scrollo le spalle e mi innalzo in volo
    Io che mi specchio nell'egoismo degli altri
    e nell'altruismo dei pochi
    e non so cosa scegliere
    Io che conto poco
    Io che non so contare
    Io che cucio le asole a vecchi ricordi
    Io che cerco e seguo le ragnatele
    sul soffitto della mia mente
    Io che mi addormento alla loro ombra
    sottile e leggera
    Io vita
    Io morte
    Io presente, passato, futuro.
    Io tutto io niente.
    Anonimo
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      Scritta da: Giuseppe Canfora

      Tramonto negli occhi

      Quando, solo, in riva al mare,
      in una quasi divina contemplazione,
      osservi l'orizzonte, dove in un unica linea,
      il mare termina, per dare spazio a tutta la
      grandezza della volta celeste;
      ed il sole,
      ormai stanco di un'altra giornata di vita,
      sembra quasi adagiarsi
      su una superficie fatta di niente,
      ti senti stregato da un tramonto marino,
      misto sensuale di colori,
      erotica unione di eventi indomabili.
      La gioia di questa visione affascina
      e conquista...
      Eppure il tuo cuore è saturo di tristezza,
      inspiegabilmente, sei avvolto da un alone di amarezza,
      che solo le cose grandiose
      possono offrirti.
      Ed è per questo motivo che vederti,
      con occhi iniettati di sangue,
      pieni di lacrime,
      di un colore molto più marino del mare stesso,
      e udire la voce tremante, quasi a rendere
      sonora una pigra superficie marina
      mossa solo da una leggera brezza,
      c'è tutta l'essenza di un tramonto,
      in un'unica e sincrona danza di luci e colori.
      Questo è solo un modo per dare senso a tutte le proprie giornate...
      Aspettare pazientemente un nuovo, romantico,
      ma ahimè triste,
      incontro tra luce e tenebre,
      ed avere la certezza che ogni nuovo imbrunire sarà diverso,
      diverso da ogni altro.
      Anonimo
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        Scritta da: PAOLO PASSAROTTO

        100

        100... sono... 100
        100 sono le maschere di cera
        Mi guardano con i loro occhi vuoti
        Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
        Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
        Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora

        100... sono... 100
        100 sone le maschere di cera
        Silenziose mi guardano ogni giorno
        silenzioso le guardo ogni giorno

        è difficile la scelta

        Oggi chi voglio essere
        il timoroso, il burlone, l'assassino
        l'ultima decisione e sempre la migliore
        La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
        Cupo, insensibile, senza moralità
        Stasera il mondo è mio
        stasera il mondo sono io.
        Anonimo
        Composta domenica 17 maggio 2009
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          Scritta da: Hannele
          Sento la tua voce graffiarmi dentro:
          la mia pelle urlare,
          i miei occhi tremare
          e le mie mani vibrare.

          Sento la tua voce entrarmi dentro:
          la mia anima sussultare,
          il mio respiro temere
          e il mio cuore sapere.

          Sento la tua voce svegliarmi dentro:
          la mia furia calmare,
          la mia speranza montare
          e l'amore viaggiare.

          Sento la tua voce sollevarmi dentro:
          il peso sparire,
          il dolore svanire
          e il tempo passare.

          Sento la tua voce colmarmi dentro:
          il tuono arrivare,
          la luce entrare
          e la forza sovrastare.
          Anonimo
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            Scritta da: Buisnessman

            Stella di Broadway

            Ed è quando ti perdo che ti ritrovo,
            Eri tu il mio animo dolce, la mia speranza e la mia gioia.
            Adesso ti perdo e tu non mi vedi,
            Ma son sempre qui ad aspettare che un giorno
            Il nostro amore torni in piedi.
            Uso questo ultimo fiato per dirti che t amo,
            anche se il freddo ormai i nostri cuori ha gelato,
            Sii serena e trova spazio per il mio ricordo,
            Sarà sempre lì il nostro ritrovo,
            Il tuo sorriso del mattino di fianco al mio,
            Questo è quello che mi porto,
            Nell'anima o nel cuore no di certo,
            Ma nel mio cervello dove tutto vivrà in eterno.
            Anonimo
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              Scritta da: Danza di Venere
              Questa notte ti ho baciata ed eri bellissima,
              prima un bagliore poi la magia, sei apparsa
              avvolta dall'ambrato colore della tua pelle,
              ti ho toccata, ti ho abbracciata ero lì in piedi
              ipnotizzato dal verde dei tuoi occhi non vedevo altra forma,
              ricordo il bianco della camicia, il rosso delle tue labbra,
              superficiale sapere in quale parte del mondo fossimo,
              in quel momento dovevo essere li, volevo essere li,
              abbiamo parlato, riso, scherzato e poi il silenzio,
              quel silenzio occhi negli occhi, mano sulla schiena
              avvicino il tuo corpo, il tuo profumo, la tua pelle,
              mi brucio è caldo il sole, ma non dimenticherò quel bacio.
              Anonimo
              Composta giovedì 9 novembre 2017
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