Sopra il tuo volto la vita ha disegnato, profondi solchi, le tue mani forti e corpose, son diventate come foglie, c'è disegnato il tempo e le stagioni. I tuoi capelli brillano alla luna, mentre curvo leggi su quella poltrona, ora non esci più, le lunghe passeggiate, in riva al mare, curvo sui tuoi dolori, non assapori... Amore mio da quando mi hai abbracciato, amore vero, mai dimenticato, parlo piano ma tu mi puoi sentire, stringi la mia mano, ma non mi riesci bene a capire, i tuoi sensi non hanno più attenzione. Sei stato la mia bella stagione, ed ora posso confessarti senza alcun timore, che t'amo e t'amerò anche quando più non ci sarai, nel mio cuore posto avrai e nella mia mente, tutto quello che mi hai dato ampiamente, restituirò.
Vorrei un paio d'ali per poter spiccare il volo quando pensi che non c'è da fare ed intorno si fa buio.
Volare e non pensare a niente lontano da tutta la gente che scruta ogni tuo gesto s'insinua nei tuoi pensieri vorrebbe insegnarti la via quella già percorsa... ieri.
Lusso è pensare oltre devi seguire certi schemi quando sei completamente fuori dove tutto è sogno dove si vive di musica dove si confondono un tramonto ed i colori dell'arcobaleno nasci con la voglia di volare ma ti legano le ali e devi restare in questo mondo che non accetti troppi difetti.
E rispolveri le ali cercando in tutti i modi di provare a scappare questo non è vivere è morire per uno spirito libero come me che non fa che pensare.
Un altro mondo mi attende eccomi sto per volare...
L'amore, non ha voglia di pensare, gioca d'istinto, gli viene naturale, non vede giusto e a volte si fa male. Sai bene che niente è per sempre, e allora... lascia fare.
S'alzò la gonna per salir sul carro, tra i cesti per raccoglier l'uva. Avea le cosce ben tornite e le labbra di vino saporite, coperta era di mosto, mentre l'uva pestava, tutta di sangue grondava, fin nel suo seno turgido, c'era uva vermiglia, una meraviglia. Da un gran calore l'aria fu pervasa, l'uomo che svuotava i tini, la guardava, e mosto e amore, complici nel cuore, un bacio ardente al calor del sole, tanta voglia di lei, poi non capì più niente, ma a sera si trovarono stretti in quell'abbraccio tra l'euforia del mosto profumato, non fu peccato.
Sei riuscito a spingermi su per la salita, raggiungendo il culmine, quella voglia infinita, di te che tanto ho desiderato, amarti non è stato mai peccato. Abbiamo scalato insieme quella vetta, senza troppa fretta, e finalmente liberi ci siam guardati intorno, su verdi monti, e cieli tersi, irrimediabilmente ci siamo persi.
Cantavo al mio bambino, per non fargli sentire l'eco dei fucili in piazza grande. Lo tenevo stretto al cuore per non morire. Tremando si addormentò. Angelo mio quanto soffrire, in questa terra meravigliosa e affranta dove la gente è ormai stanca di tanto subire. Soli io e te, mi bastava guardarti, tutto il mondo fuori, e ad ogni bacio, ad ogni carezza avere la certezza che quell'incubo presto sarebbe finito, e che Il sogno ormai di averti si era realizzato, il desiderio di sentirmi donna e mamma, il mio cuore aveva pacato. Ricordo ancora la voglia di tornare, di arrivare finalmente a casa, e non ti finito mai di raccontare, di quell'uccello dalle ali possenti che ci riportava, sopra cielo e mare dove cominciava il sole.
Ho chiuso la mia aria, non voglio respirare, mi hanno toccato, odio quelle mani, cosa farò, mi laverò e sparirà quel tanfo di terrore che non mi lascia, non mi fa dormire. Non mi abbracciate più, non riesco a capire quale sia il giusto ora, voglio gridare, ma non ho più voce, inutile è stato, in quel momento, nessuno mi ha sentito. Ora non importa, si è pentito, questo ha detto e gli avete creduto... lasciatemi da sola, mi difenderò quando mai il dolore di una donna avete capito, ma potrà succedere ad una vostra figlia, una moglie, una sorella fatemi sfogare, se la vostra condanna è la stessa, starò a sentire.
Sentirai la presenza, ovunque andrai, ti seguirò pensandoti e saprai che non sei da solo. La tua strada forse sarà impervia, ma saremo insieme, senza parole capirai di me, non vivrò che per te se lo vorrai. Non aver paura, tu cammina sicuro, con la tua mano nella mia, ti guiderò, sempre ci sarò. Non voltarti indietro, i tuoi errori ti faranno perdere, come salice affonderai i tuoi rami nell'acqua, per coprire lacrime, ma con me la forza troverai per continuare. Salirò con te, scalerò il dolore, e quando sarai stanco ti farò da cuscino, una mattino di sole capirai che ad un figlio non servono parole, ti guarderò negli occhi e tu li abbasserai, quando vedrai nei miei un immenso amore che ti ha seguito sempre e finalmente tu mi aiuterai. Mi darai la mano e proseguiremo insieme, quando sarò stanca, al termine del mio cammino, non servono parole.... Tu sarai certo il mio cuscino.
Non piangere, anche se i ricordi fanno male in fondo sei stato fortunato hai conosciuto chi ti ha amato. C'è chi non può dirlo e non l'ha mai provato. Cercala nell'aria che lei respirava negli occhi dei tuoi figli il suo più bel regalo guarda in fondo la vedrai piangere e sorridere perché è nel loro cuore. Ti accarezzerà nella brezza della sera mentre vedrai il tramonto sul vostro mare ed ogni spruzzo ti farà ricordare... Guarda la linea infinita dove il tramonto colora la vita che non è finita continua col tuo amore, con il suo amore come il sole che scalda e non potrai sostenere il suo sguardo. Tu prova a sognarla... ti sembrerà vicina purtroppo nella vita a volte con dolore... è triste andare avanti soli ma i ricordi aiutano a proseguire.
Apri la finestra, stamattina è festa senti le campane è la giornata del pescatore metti la coperta al sole goditi quel fiore sul balcone.
Guarda... c'è un gabbiano sul tuo cielo pronto a planare su una barca che torna e di fiocchi e lustrini già s'adorna. . Una tradizione che resta tutta da scoprire l'aria salmastra si respira il mare ha sparsi merletti e diamanti di luce brilla e di onde spumeggianti sembra si sia vestito per quest'occasione con i colori dell'arcobaleno.
Tutte le barche illuminate a sera ci sarà la processione.
Ogni anno tutti i pescatori ringraziano la Vergine Maria la portano in giro per il mare che ad ognuno dà vita perché la pesca sia sempre più proficua.
Si muove da lontano quella scia di luci intanto s'ode un canto il cuore s'apre questa sera una lacrima, una preghiera... ognuno che si avveri un desiderio, spera.
Poi improvvisa una chiarore sopra il mare come di giorno Illumina la notte, si vedono le sponde è tutto il bello che sembrava una magia e che ci dava pace in un momento affoga tra le onde.