Una pietra, poi un'altra, di rabbia, di paura, di ignoranza. Pietre scagliate senza capire, tanto sangue, senza intervenire, quale sarà la prossima a morire? Una pietra ancora, una speranza persa per una promessa fatta con il cuore e questa folle corsa che ci rende insensibili, mentre laggiù donne piangono e tremano, con il desiderio di essere invisibili. Alla fine sotto tanta polvere, non s'ode più il gemito, solo un corpo inerme, ucciso dall'amore.
Fisso lo sguardo sul soffitto, ed ho paura, i fantasmi compaiono con le luci della sera, e sogno di precipitare, di affogare, sempre in cavernosi anfratti, da dove non riesco ad uscire. La notte cerco di non dormire, la luce è sempre accesa, ma rimango ad occhi aperti e son sospesa... Vorrei tanto tornare a non pensare, tutto il male del mondo è nella mia testa, e la mia paura ad ogni lacrima si presta, ad ogni debolezza. Finirà mai questa mia tristezza che mi sta distruggendo? Il giorno mi do da fare, per cambiare ma quando è sera non so dove andare.
E sono ancora quì, col cuore straziato, eppure mi hai ferito, tradito e lasciato. Ora sei tornato e mi hai trovato, come sempre è stato. Un bacio una carezza, e pensi che tutto è passato. Quando darò retta alla ragione quando sarò costretta a dire al cuore: tu non sei in prigione. L'amore non ha occhi per vedere ma dovrò farmi curare per vederti ancora e ancora entrare ed uscire.
All'unisono, musica e poesia, han preso posto nel mio cuore, come melodia. Respiro amore, grido amore, con cuore sereno e la mia vita è scritta in una canzone che canto tutti i giorni. Ha qualche nota stonata, ma l'ho subito corretta e dimenticata, ormai fa parte delle mie esperienze con il cuore e con maestria sveglio assopite coscienze. Chi vuol leggermi, sono un libro aperto, sentirà nelle parole e nelle note delle mie poesie il mio concerto.
Ipocrisia è fingere di essere quello che non sei, non lasciarsi andare, pensare e non voler trasmettere, perché filtrare quello che si vuole e trattenere. Ipocrisia è soffrire per non poter gridare, dentro ti fa male, non poter dire, fare, amare, bisogna fare sempre compromessi tra la lingua e cervello. "mostrati come sei"! Ipocrisia è non dar retta al cuore, vivere senza tanto pensare, all'anima non piace questa continua bugia. Ipocrisia è non avere coraggio di esprimere i propri sentimenti, non trattenerli, o prima o poi ti penti.
Ancora un bacio, prima di partire, ci separerà la guerra, amore ma tu sai che qui mi troverai, quando potrai tornare. E contava i giorni, tra lettere e telefonate, ma quella macchia di sangue, su quel foglio sgualcito, l'aveva preoccupata. Cominciò a pensare, che forse il rischio c'era e venne la sera ed un'altra ancora, l'ultima lettera, l'ultima telefonata, quella macchia e poi più niente. Suonarono alla porta, a tarda ora, quasi se lo aspettava, con quelle divise e quella bandiera... Aprì l'uscio sperando di sognare, ma la notizia le scosse il cuore. Era proprio il suo amore, rimasta una medaglia, solo un fiore, lacrime e dolore. Ho ricordato quel giorno, mentre partivi, questo mi è rimasto di te, un ultimo bacio, non ho potuto seppellirti, né ti ho potuto rivedere dilaniato da una bomba, mentre l'ultima lettera scrivevi...
Scorrerò con le labbra le tue forme carezzando lentamente dove più mi vuoi. Mi piace quando mi guardi dolcemente non riesco a dirti una parola la voglia è tanta e parla per me sola senza farsi sentire ma ti assicuro, ti farò morire. Un solo bacio che dura da una vita quella che tu mi hai dato da quando ci sei Il tuo ed il mio respiro ed un unico profumo ormai confuso in un abbraccio.
Un viaggio, cambio la mia vita, con coraggio riempio la valigia Metto cose per me preziose cose che magari sembrano inutili il tempo che mi è costato pensare e cercare di partire un fiore che hai lasciato appassire un profumo che è stato sempre difficile sentire per quei momenti, sempre pochi che mi hai voluto regalare eppure ti ho amato da morire e quel mio aspettare dietro ai vetri appannati, cercando di capire ora dormi, non voglio svegliarti, un ultimo bacio e potrei ripensare meglio uscire dalla tua vita senza farmi sentire.
Le confessioni son sassi lanciati dal cuore, nell'acqua ancor calma, son cerchi di parvenza che si propagano, senza far rumore, ma con dolore. Le confessioni son dettate dall'anima che non riesce più a sopportarne il peso e le ragioni, delle tue trasgressioni. Troppo tardi... e altre pietre lancerai distruggendo tutto quel che hai costruito. Ma a che cosa è valso tenere insieme la tua vita alla mia se è stata solo una bugia.
E poi volevi dirmi ancora solo una parola ma senza più la vita forza nella voce e mi rimane la rabbia per non aver sentito... quell'ultimo desiderio che con te hai portato lasciandomi da sola e poi non volevi ancora abbandonare vivere ancora per noi che tanto hai amato ed odio quel cuore che ti ha tradito odio quel tempo che abbiamo perduto sempre poco quello che hai vissuto sai bene che se il giusto è stato non è mai morto solo passato...