Le confessioni son sassi lanciati dal cuore, nell'acqua ancor calma, son cerchi di parvenza che si propagano, senza far rumore, ma con dolore. Le confessioni son dettate dall'anima che non riesce più a sopportarne il peso e le ragioni, delle tue trasgressioni. Troppo tardi... e altre pietre lancerai distruggendo tutto quel che hai costruito. Ma a che cosa è valso tenere insieme la tua vita alla mia se è stata solo una bugia.
Un vecchio seduto, con la sua solitudine, le spalle ricurve, lo sguardo ormai assente e tutto si sente il peso degli anni. Aspetta qualcuno. Il tempo nemico, ha affannato il respiro, ha spento il sorriso, è un uomo smarrito, tutt'intorno silenzio... non può più sentire. Ad un tratto qualcuno, gli tende la mano, c'è un bimbo. La palla, il rosso capello, e tira il suo ombrello, negli occhi ormai stanchi ricordi lontani, un vecchio carillon, il suo suono è magia, e foto sbiadite, un mondo di fate le favole... non sono ancora finite.
E poi volevi dirmi ancora solo una parola ma senza più la vita forza nella voce e mi rimane la rabbia per non aver sentito... quell'ultimo desiderio che con te hai portato lasciandomi da sola e poi non volevi ancora abbandonare vivere ancora per noi che tanto hai amato ed odio quel cuore che ti ha tradito odio quel tempo che abbiamo perduto sempre poco quello che hai vissuto sai bene che se il giusto è stato non è mai morto solo passato...
Quante volte son caduto, sono rimasto sempre muto, il mio dolore non l'han sentito e non ho chiesto aiuto. Quando più niente ti rimane, e non capisci che fai male, nonostante tutto l'amore, le delusioni sanno di sale. Renderti conto che è normale, solo non ce la puoi fare e continui poi a sbagliare, nonostante quel suo invito, ma tu ancora non hai capito... Un amico... devi ringraziare, forse è un angelo: tu ce la puoi fare, senza stare a giudicare, ti prende per la mano, ti salva da quel baratro, e crede sempre in te... Un amico, sempre tace e non riesce a darsi pace sente il grido di dolore, quando vede la tua vita che combatte col tuo cuore. Un amico... devi ringraziare, forse è un angelo: tu ce la puoi fare, senza stare a giudicare, ti prende per la mano, ti salva da quel baratro e crede ancora in te.
Avrai tempo per piangere, quando ti mancherò, mi chiamerai, ma sarò lontana dalle tue carezze, sarai lontano dalla mia tenerezza, non stringerai più la mia mano, che ti dava quella sicurezza. Ogni volta cercavi il mio respiro, ti mancava l'aria, e dolcemente appoggiavi le tue labbra sulle mie, riprendendo vita. Tutta te l'avrei regalata, pur di vederti felice. Ora so che stai male, non hai voluto ascoltare il mio cuore, sento le tue grida soffocate, pronunci il mio nome, ma non puoi parlare, io riesco a sentirti, non ti ho mai scordato, da quando te ne sei andato.
Sereno come sempre, solo una smorfia sul viso, nel vuoto guardavi, senza capire, seduto su una sedia con il tuo strano sorriso, avevi dato sfogo alla tua rabbia, e quella donna, dolce che amorevolmente ti assisteva, più non rispondeva. Tutto intorno sangue e disperazione, tu con quel tuo strano sorriso, guardavi senza alcuna emozione. Avevano fatto in tempo a dichiararti pazzo, non avevano ben valutato, ad un certo punto ti sei alzato, ti sei lavato, quel coltello tra le tue mani brillava e lo guardavi ancora, ti sei sentito un Dio, forse, almeno per un'ora.
Lasciavo il letto con fatica carezzando il tuo viso ancora ed ancora amore è presto, dove vuoi andare... ed ogni scusa era buona per restare abbracciati a fare l'amore. Aprivo la finestra, entrava il sole felice respiravo l'aria pura sembrava tutto poi così perfetto il profumo dei fiori, ed il canto al mattino del mio canarino... Ed ancora vicino a quel balcone mi venivi a baciare amore... non finivi mai di dire. Poi, una notte tormentata, incubi e te l'ho raccontata non riuscivo a prender sonno mi hai stretta a te con un bacio mi hai rassicurata e tra le tue braccia mi sono addormentata. La mattina non sentivo il tuo cuore Il tuo respiro... amore... La finestra è rimasta per sempre chiusa al sole.
Uno sguardo e invece poi, tra noi parole inutili servite a renderci la vita come un dardo pronto a colpire per le cose futili quando bastava un solo sguardo...
Tante volte ti ho pregato di non farmi male che un solo gesto senza poi pensare avrebbe spento il sole ma tutti i miei silenzi non volevi sentire e adesso te ne vai...
Proprio ora, senza dirmi una parola tu sparisci e taci quando c'è da chiarire per quante volte ti ho detto di non parlare con la tua lingua hai ferito me e buttato a mare tutto il nostro amore.
Piangendo ti dicevo basta, non esagerare ma tu testardo eri incapace di ascoltare sapessi quante ferite hai inferto mentre bastava solo uno sguardo per continuare.
Ora non scrivere su fogli inutili non è normale tanto non cambia quello che io sento lasciali bianchi che non fanno male ma ora, più passa il tempo, a cosa vale...
Scorre tra le mani sui miei fianchi acqua di mare.
Vorrei fosse già domani averti qui l'unico pensiero dopo questo silenzio di cui avevo bisogno sei tu.
In riva al mare continuerò a sognarti e qualcosa m'inventerò disegnando il tuo viso... mi manchi vorrei poterti toccare ma l'onda gelosa, cancella i contorni.
Amore ho fame di te voglia della tua bocca mi adagio tra la sabbia cercando il tuo calore... ma non ci sei.
Lontani si ma il vento mi porta il tuo respiro quando sarò lì deciderò se continuare o ricominciare questo amore non si può fermare con te per te in te vivrò conto le ore che ci separano come son lunghi questi giorni forse non dovevo partire ma questa lontananza è una prova ulteriore che questo amore è forte da morire.
Rosso si fa il viso di chi parla, parla cercando di convincere e convincersi che c'è verità in quel che dice. Segreto, che nell'anima divampa si fa forza e preme per uscire ma cerchi il divenire, di uno stordimento che comunque ti si presenta ogni notte e ti dà il tormento. Ogni giorno lotti per non gridare vorresti chiarire e chiarirti ma a chi è vicino faresti male a chi ha creduto al tuo giurare e piangere di non amare, di non tradire ma questo tuo insistere e ribadire rimanda solo quello che tu vorresti fare liberarti di quel tuo segreto tenuto a freno qui nel tuo cuore non insistere, non negare ne sentirai il veleno, della tua menzogna la bocca amara della tua vergogna che sogna ormai di venire fuori. Finalmente libera da questo turbamento vivrai felice grida al mondo intero... è il tuo momento la coscienza non sarà più tua complice, né spia piuttosto che sepolta la tua vita dietro una bugia.