Poesie d'amore


Scritta da: SAVERIO FERRARA
in Poesie (Poesie d'amore)

Vorrei essere...

Vorrei essere il tuo mare
quando scende la sera.
Vorrei essere il tuo letto
quando riposi.
Vorrei essere il maestro delle onde
per creare la tua musica più bella.
Vorrei essere il tepore del sole
per riscaldare il tuo corpo.
Vorrei baciarti dolcemente
sotto le luci del tramonto.
Vorrei cullarti sul mio petto
per trasmetterti il battito
del mio cuore.
In questo momento
vorrei amarti fortemente
sotto questo cielo.
Vorrei tanto...
Vorrei ancora essere
il tuo seducente profumo.
Vorrei essere la tua alba,
il tuo sole, il tuo tramonto,
la tua luna, le tue stelle,
il tuo sogno.
Vorrei essere il tuo specchio
per riflettere la tua bellezza.
Vorrei ancora essere
tanto, tanto, per te...
Vorrei essere
tuo per sempre.
Composta giovedì 3 dicembre 2020
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    Scritta da: Valerio Varaldo
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Di te...

    L'aria acre di questa stanza mi parla di te,
    mi avvolgo nel tuo profumo
    che sale fino a farmi sognare.
    Stringo i lembi delle lenzuola ormai fredde
    che sembrano svanire nelle mie mani.
    Una tua parola sfuma nella stanza
    che comincia vorticosa a girare.
    La sigaretta si consuma sola
    nel posacenere ormai colmo.
    Di te la mia testa sogna.
    Di te il mio cuore urla.
    In ogni battito appari tu.
    Il mio cuore sfugge alla mente
    che non placa la voglia di te.
    Ormai esausti in un circo di sentimenti
    che non ha mai fine.
    Ho già la testa a mille...
    e il cuore...
    e la davanti a te che guarda estasiato
    e ti cerca...
    in ogni tuo movimento e in ogni tua fragilità.
    In ogni tuo sguardo sorridente o triste.
    Pronto a cogliere l'attimo
    in cui ci uniremo per sempre.
    E allora tutto mi parlerà di te.
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      Scritta da: Valerio Varaldo
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Ti lascio un addio

      Questa volta salpo.
      Ti lascio un addio.
      Mi fisso alle tue vele
      gonfie di retorica
      dove ormai ogni ragione
      è vana
      Dove il rispetto
      viene calpestato sulla dignità.
      Dove creare e condividere
      non significa niente.
      C'è solo un senso... il tuo.
      Ti lascio sui tuoi cuori.
      Su pene e dolori.
      Su passati scelti.
      Su Sogni infranti affogati.
      Calpestane un altro...
      Non c'è coscienza
      dove la speranza cessa.
      Non esiste ragione ma egoismo.
      Farò bagaglio di un Amore
      e di un Leone mai nati
      caduti senza grembo
      da una vita confusa
      dove fiducia e certezze
      fungono da salvagente.
      Li legherò a me
      nella parte più buia del cuore.
      Li porterò con me in questo viaggio.
      Non pagheranno dazio.
      Non pagheranno pene.
      Li libererò in questo mare di emozioni
      dove l'amore non ti ha cambiata
      ma solo logorata.
      Rimani lì aggrappata alle tue vele.
      Io scendo qui
      dove ogni gabbiano
      spicca il volo sorridendo al sole.
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        in Poesie (Poesie d'amore)

        La tua immensità

        Apro gli occhi e vedo te,
        immersa nel sonno,
        mi avvicino e sento il tuo respiro caldo,
        il tuo profumo la tua immensità,
        chiudo gli occhi
        e ascolto il tuo respiro,
        calmo tranquillo mi sembra che stai, viaggiando su una nuvola che ti trasporta, nell'immensità del mare calmo e tranquillo.
        Ti guardo e sorridi
        vorrei anch'io entrare nei tuoi sogni,
        ti farei ammirare l'universo per vedere i tuoi occhi brillare, di meraviglia, ti terrei stretta. Sul mio cuore per non farti andare via.
        Ti afferrerei per mano dicendoti non ti chiedo di amarmi ma fidati di me.
        Viaggiamo nel giardino dell'amore.
        Composta giovedì 2 luglio 2020
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          Scritta da: Asianne Merisi
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Il tanfo della Violenza

          Il mio corpo ha conosciuto la parola violenza,
          il mio cuore ha soffocato nel dolore,
          la mia anima ha poggiato il viso nella vergogna.

          Sono stata il gioco di un vile uomo
          per il tempo di un suo fottuto orgasmo,.
          E miliardi di parole che riposano nella mia mente
          trovano il vuoto che ancora provo
          inerme su questo asfalto.

          E ora? Cosa sono io?
          La fatica a trattenere il respiro?
          Il sorriso che non saprò più donare?
          Ora io, non so disprezzo la mia rabbia
          e non so sognare più l'amore eterno.

          Ho soltanto il tanfo di quella bestia tra le carni,
          il puzzo della sua crudeltà,
          Dannato sia per sempre
          come per sempre lui mi ha dannata.

          Ma che posso fare?
          Ho paura! non so gridare.
          Mi aggroviglio nel mio terrore
          aspettando chi, mi possa salvare.
          Composta martedì 24 novembre 2020
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            Scritta da: Asianne Merisi
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Sono nata Donna e non ne sento la colpa

            Colpisce duro il dolore,
            tra le mani di chi confonde la violenza
            con l'amore.
            Violentata e Uccisa da l'incontrò di quell'uomo
            prigioniero della sua stessa crudeltà.
            Padrone di tutto
            ma non della sua anima,
            mentre sul viso si arrende un'altra lacrima.
            Chiede respiro il cuore,
            chiede tregua il corpo.
            Su pianti Salati e amara disperazione.
            Ora conosco la morte, pur restando in vita
            il vento non riuscirà ad asciugare un anima bagnata,
            e perdo la fede
            in quel Dio inerme... nel vedere
            il mio violato corpo in un dolore atroce
            che mi inchioda alla sua croce.
            Sono nata Donna e non ne sento la colpa.
            Composta martedì 24 novembre 2020
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              Scritta da: Carla Vercelli
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Aprile

              Tutto ti annuncia

              Il ramo fiorito tra gli interstizi
              nel turchino respiro
              la quiete del sole velato
              di nuovo intravisto
              Nel giardino in profferta di dono
              si duplicano, accese e caduche,
              stelle immortali a grappoli.

              Metti in chiaro anche l'ultima nuvola
              riottosa ad andarsene e
              sceglila per farmi d'amore
              Non ho scarpe oggi
              ma ali fluorescenti di libellula
              dove mi porterai
              vige la libertà dei fiori
              che appartengono all'aria

              e noi al cielo.
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