Poesie d'amore


in Poesie (Poesie d'amore)

Nove rose

Non ho più altro da lasciarti
nove rose di carezze
una cartolina del mio passaggio dove ci siamo conosciuti
quel nastro che mi porterà a te nell'oltre
ed una lettera
ma dentro mi mancavano le parole
perché non ho mai saputo dirti ti amo come tu volevi.
Composta venerdì 23 giugno 2017
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    in Poesie (Poesie d'amore)

    Melodie del Web

    Accedo a versi belli del tuo sito
    e melodie di immagini di velo
    che continuo a sfogliare dietro il web,
    quando cala il sipario
    da sonnoveglia avvolto sul cuscino
    e nottetempo a luce delle stelle
    illuminata da magia del cuore
    giochi con l'onda dolce, mi conduci
    fino alle vertigini di sogni
    dove traspare nuda la tua pelle...
    ma è soltanto una foto
    che ha preso gli occhi al mare
    ed i capelli luminosi al sole
    ed ha scolpito l'anima coi versi
    fino alle note dolci del mattino
    dove perfino l'alba che accarezza
    la fronte di pensieri si commuove.
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      Scritta da: Simone Morana Cyla
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      Amore puro

      E poi c'è il mondo spento ed incolore
      che torna a splendere di luce calda e intensa
      C'è di buono la tua pelle
      Il tuo profumo mi accarezza
      dentro nel profondo
      In quei silenzi vorrei stringerti
      e dipingerti
      vestirti di emozioni
      in uno scenario nuovo e magico
      dimenticando il tempo
      sognando giorni
      che possano distinguersi
      che possano essere eterni
      di solo amore puro
      di amore che commuove
      dimenticando il resto
      che superfluo è sempre stato
      così mi immagino la vita
      ed il tuo nome che la illumina
      ti sceglierei ancora
      dolce anima speciale.
      Composta mercoledì 21 giugno 2017
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        Mani

        Mani
        che si sfiorano
        dolcemente
        raccontano
        l'inizio
        di una poesia senza fine.

        Mani
        come musica
        che incanta
        due corpi innamorati
        respirarsi la pelle.

        Mani
        come fotografia perfetta
        che non conosce tempo.

        Nelle nostre mani
        è racchiuso il mondo
        che abbiamo scelto di vivere.

        Portiamoci ovunque
        fino al prossimo incontro.
        Composta sabato 16 luglio 2016
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          Scusami perdono

          Ti chiedo un qualche soffio per volare,
          non arrossire anch'io non voglio il sole,
          voglio restare muto dietro il velo
          perciò ti cerco nei momenti scuri
          dove le stelle brillano più forte
          lasciano un verso dolce che raccolgo
          nella notte del cuore.
          Se potessi scavare nei ricorsi
          quando il sole compare dietro nubi
          forse incontrerei il tuo sorriso,
          forse potresti tendermi la mano
          ma la nebbia ha coperto tutto il cielo
          non lascia intravedere l'orizzonte
          perciò vorrei trovare
          nel tuo spazio infinito un qualche verso
          che possa suggerirmi una candela.
          Scusami perdono se mi affaccio
          così improvviso senza competenze,
          forse perché ho trovato nel tuo cuore
          un mare grande
          dove si può nuotare dolcemente
          senza la paura di affogare.
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            in Poesie (Poesie d'amore)
            Nelle mani stringevo un mazzo di fiori,
            nell'altra un ricordo inventato.
            Son io che ti ho resa muta e perfetta,
            bella come quel viaggio che nega alla meta
            il suo bacio.
            Ti incontro, ma mi manca il respiro
            se accade
            e in un attimo il vivere,
            diviene per me solamente un
            errare distratto.
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              in Poesie (Poesie d'amore)
              Ho corso per esser da te
              un miliardo di passi più in là
              e abortito sul nascere magnifici istanti
              privando ai miei occhi quel lampo che era guardarti.
              L'ho fatto, così che avrei potuto un giorno guarire,
              e salvarmi, null'altro.

              L'esilio è una donna che puoi possedere soltanto a metà,
              il doverne far senza e sorridere ancora
              erge sbarre crudeli tra me e il mio profondo.
              Io ne porto il fardello e sconto di tutte
              la pena più aspra,
              essere il martire e al contempo
              il mio duro carnefice.
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                Scritta da: G. Denaro
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                Dimmi

                Dimmi
                ricordi il tempo
                delle nostre fioriture?

                Giardini olezzanti
                erano le nostre ore
                fluttuanti nel sogno
                e nell'immaginazione
                da vivere in scale danzate
                ergentesi
                alla luce del cielo
                a rinverdire sempre
                il nostro magico incanto.

                Capelli al vento,
                fusioni di respiri,
                sussulti a scatenare
                tempeste d'emozioni
                avvinte al cuore.

                Speranze nel nostro domani
                di vita fulgida e perfetta
                nella beatitudine e nell'amore
                con mani che camminassero unite
                in una simbiotico connubio d'amore.
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