Esperienze


Scritto da: Tania Scavolini
in Diario (Esperienze)
Li ho visti quel tanto, quel poco, quell'istante, loro a piedi mano nella mano, io dietro in auto. procedevano lenti, con sguardo sognante, un po' in là con gli anni, un po' in su coi chili, innamorati di sicuro. "Che faccio... suono? Possibile che il motore non lo sentano?". Non volevo disturbare, procedevo lentamente nella stretta strada, finché la mano di lui finalmente ha tirato l'altra mano di lei che la via intralciava. Me ne sono andata, quasi a malincuore, continuando a guardarli dallo specchietto, lei con una borsetta dorata e lui con la cravatta, due mani che toccavano il cielo con le dita, in un tardo pomeriggio di ottobre. è originale incontrare l'amore nelle sembianze di due persone comuni in una imprecisata ora, di un giorno qualunque, in una strada anonima di un paese qualsiasi.
Composto martedì 28 ottobre 2014
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    in Diario (Esperienze)
    Un sogno può durare una notte o tutta la vita.
    Come una goccia di rugiada che scivola lentamente su un petalo di rosa per racchiudere in sé l'essenza del suo profumo, l'essenza di una passione per un solo giorno d'amore, o per un sogno di tutta una vita.
    E se ciò non bastasse per convincerti del mio amore, sappi che aspetterò coprendomi con l'ombra della notte per parlare alla luna tua sorella, perché mi ricorda il tuo viso e mi affiderò alla luce delle stelle per ricordare il tuo splendido sorriso, perché è questo che vorrei sognare tutta una notte, tutta una vita.
    Composto domenica 20 luglio 2014
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      Scritto da: Sabrina
      in Diario (Esperienze)
      È straordinario come a volte si sviluppano certi legami che uniscono le anime. Vivi sensazioni che non credevi possibili, percepisci gli stati d'animo altrui ancor prima di pronunciare una parola e riesci perfino a sentirne la gioia o il dolore anche se sei distante. È incredibile, ma nel profondo, tu già lo sai, senza bisogno delle parole o di chiedere spiegazioni.
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Quando si diventa adulti non si pensa più alle favole e alle belle parole. Quando si diventa adulti si pensa ad essere sereni, ben equilibrati e al sicuro. Quando diventi una persona matura, cosa che non va di pari passo necessariamente con l'età, cambiano i modi di pensare, di relazionarsi e di agire. Non si resta più ad aspettare che qualcuno cambi, che qualcuno si decida a darci ciò di cui abbiamo bisogno. Quando si diventa persone mature, uomini maturi e donne mature si guardano i fatti, le certezze e la tranquillità. I bei momenti, le cose romantiche ci piaceranno ancora, ma non ci basteranno se non avranno di fondo e di base sentimenti, costanza e serietà. Quando invece non si cresce, si resta lì a guardare ciò che non accadrà mai. Convincendoci che va bene anche così com'è, anche se non è ciò che vogliamo. Quando si diventa adulti si sa cosa sia l'amore e i sentimenti veri. Quando si resta bambini e stupidi, ogni nuova emozione sarà amore vero, l'amore della vita, la persona giusta, e poco conta se poi la feriremo. Quando si diventa adulti non si gioca con le persone, con le parole e con i cuori, perché neanche i bambini ci giocano. Quando si diventa adulti, per dimostrare di essere persone valide e mature dobbiamo avere di base quel qualcosa chiamato serietà. Dobbiamo essere sinceri e corretti. E dobbiamo dimostrare di conoscere il significato di quelle belle parole che spesso per renderci "grandi" pronunciamo. Quando si diventa adulti e sicuri di sé chi vive con questi concetti e modi opposti ai nostri non potrà mai far parte della nostra vita, del nostro cammino e tanto meno potrà mai restare a lungo nel nostro cuore. Il cuore delle persone serie è un cuore di un valore inestimabile, che per certi "elementi spazzatura" è decisamente troppo.
        Composto mercoledì 11 febbraio 2015
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          Scritto da: Carla Compierchio
          in Diario (Esperienze)
          È difficile guardare, ascoltare senza giudicare, vero? Perché il giudizio e lì sempre sottomano e si fa presto a formularlo, che tanto in quei panni mica ci sono io. È questo ciò che accade quando non ci si apre alla consapevolezza di se stessi e degli altri, perché io credo che sia questa a creare poi l'empatia necessaria a farci comprendere gli uni con gli altri, ad accettare e ad accogliere le differenze. A quanto esse siano importanti, a quanto ci rendano unici, speciali. Ad osservarle con il cuore, l'unico che ci farà comprendere che essere differenti non ci rende ne migliori ne peggiori di nessuno.
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            Scritto da: Carla Compierchio
            in Diario (Esperienze)
            Accogli te stessa, come accoglieresti un bimbo che bussa alla tua porta in un giorno d'inverno.
            Perdonati, come perdoneresti chi è mancato al tuo appuntamento perché non c'è più e quindi non puoi fare altro che perdonarlo.
            Stringiti, come stringeresti quel bambino che ha bussato alla tua porta e sicuramente hai fatto entrare.
            Ma soprattutto amati, come nessuno ti ha amata mai, come tu puoi e sai fare, non è mai troppo tardi per cominciare.
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              Scritto da: Carla Compierchio
              in Diario (Esperienze)
              Credici è così, c'è sempre un dopo in ogni cosa, in ogni situazione. E il dopo è così bello che ricompensa e colma ogni prima. Ci devi mettere amore, ti devi innamorare. Del cielo, dopo la pioggia quando lo attraversa, l'arcobaleno con i suoi colori e la sua luce. Innamorarti dei tuoi sogni. E che ti importa se a volte sono troppo grandi e tu ti senti piccolo piccolo, l'importante è che tu continui a desiderare. Innamorarti degli ostacoli: ti sembrerà strano e assurdo tutto ciò, ma credici, perché ti renderanno più forte e senza non avresti sorriso come sai farlo adesso. E allora, coraggio! Dopo le lacrime, i silenzi, innamorati. E non avrai più paura e gridalo forte, con tutto il tuo coraggio: la vita è bella.
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                Scritto da: Carla Compierchio
                in Diario (Esperienze)
                Tutti siamo unici. È un concetto che da molti non è compreso. Tutti siamo speciali, perché siamo diversi, una combinazione di tante specificità che costituiscono la nostra unicità. Tu sei alto, io son basso. Tu sei bianco, io sono nero. Io lo chiamo Dio, tu Allah. Tu ami il dolce, io l'amaro. Siamo diversi eppure uguali, perché la nostra essenza è che abbiamo la stessa appartenenza: il genere umano, hai presente? Tu ne sei degno e lo sono anch'io; perché siamo entrambi figli dello stesso Dio.
                Composto nel gennaio 2014
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