È difficile guardare, ascoltare senza giudicare, vero? Perché il giudizio e lì sempre sottomano e si fa presto a formularlo, che tanto in quei panni mica ci sono io. È questo ciò che accade quando non ci si apre alla consapevolezza di se stessi e degli altri, perché io credo che sia questa a creare poi l'empatia necessaria a farci comprendere gli uni con gli altri, ad accettare e ad accogliere le differenze. A quanto esse siano importanti, a quanto ci rendano unici, speciali. Ad osservarle con il cuore, l'unico che ci farà comprendere che essere differenti non ci rende ne migliori ne peggiori di nessuno.
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