Delusioni


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Delusioni)
Tutti commettiamo errori e tutti abbiamo alle spalle sofferenze e delusioni. Quando la sofferenza che provo è causata da un mio errore non ho la pretesa di giudicare il dolore di chi lo ha subito! Non è proprio paragonabile capite. Chi lo infligge sceglie e piange il suo di male. Chi lo riceve lo ha subito in modo gratuito, ha visto la sua fiducia tradita soffrendo per qualcosa che non ha cercato e non meritava! Io non avrò indossato le vostre scarpe e non avrò percorso il vostro cammino, ma voi non avete indossato le mie e percorso il mio. Per tanto, soprattutto coloro per cui "sbagliare" è un'abitudine, mi facciano il favore di tacere!
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    in Diario (Delusioni)
    Mentre un malinconico suono insiste nell'atrio d'una Stazione vagando solitario ed inerme, sconcertato e deluso, ed insinuando melodie negli algidi cuori distratti e affaticati dai rumori di città, da telefoni impazziti sempre pronti a squillar, un uomo s'aggira nel vuoto immergendo i suoi pensieri nella nebbia e nell'attesa. Non più parole, non più sguardi, non più emozioni; soltanto silenzio: sorrisi rivolti allo schermo, scatti subitanei ed iracondi nell'apparente silenzio traditore; tutto ciò, per me, è solo scherno! Circondati da mille fandonie continuiamo a vagar nell'ombra, nel nulla d'uno stolido ed incerto cammino, trascinati nell'arido miraggio d'un futuro senza età, senza senso, senza più umanità. Non vuole il mio esser prodromo di catastrofi imminenti, ma siamo sulla via del non ritorno, sulla via che conduce alla diffusa indifferenza, alla non conoscenza, all'ignoranza sentimentale. I cuori continuano a battere, ma quel battito, senza amore, è destinato a perdersi nel mondo. No, non sono un misoneista, ma credo ancora nella reale innovazione. Cerco l'innovazione da sempre, ma non vedo futuro nella odierna tecnologia. Il futuro non credo possa colorarsi di nuove gioie, se come automi ci aggiriamo nel labirinto delle illusioni, dell'indifferenza; né penso sia presente in un telefonino o nella fantascienza, ma nei sentimenti e nella stima reciproca. Oggigiorno si parla e si chatta con emeriti sconosciuti distanti migliaia di km, ma non si ha il coraggio di guardare in volto a chi, deluso, ci tende la mano.
    Molto amareggiato.
    Composto sabato 13 maggio 2017
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Delusioni)
      Io non so come gestiate i vostri rapporti, ma per me la coerenza sta al primo posto. Vi vedo farvi commenti amichevoli, scambiarvi parole d'effetto e frasi di lealtà e fratellanza. Mentre lo fate vi osservo e mentre noto il piacere che mettete nel giudicare il resto del mondo mi viene quasi la nausea. Io non so come gestiate i vostri rapporti e non sta a me dirvelo. Però credetemi, guardando voi che vi offendete e vi pugnalate alle spalle per poi scambiarvi frasi d'amore fraterno facendo di voi stessi un esempio di lealtà e di rispetto la mia autostima sale alle stelle!
      Composto giovedì 11 maggio 2017
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        Scritto da: Roberto Giusti
        in Diario (Delusioni)
        Perdersi, perdersi di vista e sentirsi morire. Solo, solo nella notte immerso nel tuo dolore. Piangere, piangere lacrime che non riesco a fermare. Urlare, urlare in silenzio quello che non so raccontare. E vivere, vivere senza te, senza me, senza noi. Dove sono finiti i nostri sorrisi, gli sguardi intensi, le dolci emozioni e i baci dal sapor infinito? Dove sono finiti? Dove? Il tempo, il tempo li ha catturati e poi dimenticati. Il destino ha mosso le sue ultime pedine. Era amore, ora la mia fine senza fine amore. Che inferno questa vita. Che inferno... mi sento morire. Mi sento morire... solo. Voglio morire.
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          Scritto da: Angelo Longobardo
          in Diario (Delusioni)
          La scusa, che rinchiuse il cuore! Che tristezza una vita fatta di scuse ogni volta il cuore un pizzico più distante sempre un po' più estraneo dentro di sé, tra le sue cose con la paura di essere richiamato perché incapace di sentire e di volere lasciato troppo tempo a vivere in una camera al buio aspettando quella luce che potesse illuminarlo e dargli quell'energia per fargli riprendere quei passi che non ha mai fatto quando il peso del suo trasporto ha reso la scusa più leggera disarmando la sua nobiltà accompagnandolo verso la gogna dell'inquietudine per lasciarlo morire sulla porta aperta della bugia.
          Composto martedì 9 maggio 2017
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            Scritto da: Marco L.
            in Diario (Delusioni)
            Ebbene sì, mi accorsi che i brani sulle radio mi facevano sorridere, ma non avevo voglia di dedicarle a nessuno, che le belle parole mi mandavano al settimo cielo, ma non trovavo occasione e volontà per riuscire a dirle, guardare un bel cielo di metà aprile insieme a qualcuno era confortante, ma non appagante fino alla fine, mi accorsi pian piano che qualcosa non andava in me, la gente stava bene, la gente sta sempre fin troppo bene, io guardando il mio riflesso sul parabrezza mi accorsi d'avere un problema, ebbene sì, avevo un problema.
            Composto mercoledì 3 maggio 2017
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Delusioni)
              Non ci sono regole, non esistono limiti in un sentimento. Puoi cacciarlo, puoi respingerlo, ma se è vero niente lo cancella. L'invidia, la rabbia, la gelosia non faranno in modo che esso finisca. Può far perdere ad esso l'equilibrio, ma lui conosce la strada e prima o poi la ritroverà. Quando qualcuno vive in te o tu vivi dentro qualcuno non c'è tempo, non c'è imposizione che cancelli. Ciò che spesso è incomprensibile agli occhi del mondo, spesso può essere compreso solo da chi lo prova. Ciò che nessuno può comprendere, spesso gli interessati lo sentono talmente forte da non saperlo nemmeno gestire. Ciò che il mondo prova a spezzare, spesso fa solo in modo che esso diventi più forte. Perché ciò che nemmeno la lontananza o l'assenza cancella è qualcosa che sicuramente è destinato a durare.
              Composto sabato 6 maggio 2017
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                Scritto da: Pier Luigi Lando
                in Diario (Delusioni)
                Gatta che questo lungo lamento fai sono tre giorni che cercando vai tuoi gattini che non vedi da quando ti son scomparsi con spasimi e dolori: per bocconi amari ch'oltre a voi gatti mandiamo giù pure noi umani per cibi adulterati da strozzini, che, sfuggendo pure ad ogni censo, tanto cari ce li fanno pagare! Niente! Se vedi ciò che d'altro avviene tra le "più civili" belve umane! Ora ti voglio solo consolare per la morte dei tuoi figli cari: se tu come noi ti puoi consolare, ti dico: non sei sola con queste pene, più d'una volta ho visto, poveretto, un cane afflitto e morto di dolore sopra la tomba del suo padrone! Io vedo pure che voi animali giocate solo nei primi tempi, ma quando grandi poi voi diventate vi mettete da parte e là... pensate? Animali, io non vorrei sobillarvi, ma avete da scontare qualche pena? Avete pure voi Adamo ed Eva o un padrone ancora assai irato per i peccati dei vostri nonni? Io non vorrei turbare i vostri sonni: forse voi non volete o non potete sapere tante cose, ragione e premio avere non potete, ma vivete all'aria tra fiori e rose? Così si crede, ma il cuore è cuore quand'è di mamma, anche s'è di gatta e per la morte di un caro amico, vedi che anche un cane si commuove? Ma, gatta mia, che ancora ti lamenti ti dico ancora che dolore e pena non risparmia né uomo né animale, ma gli uomini sappiamo la ragione? Si dice che a noi un gran premio ci spetta se malattie e malanni ora prendiamo, che, dopo questa, un'altra vita viene e ripagati saremo a mani piene. Con questa speranza, tanta gente campa, ma non si dice niente per voi altri; ma, almeno, finite con la morte che vi scampa da tanti altri pericoli e pene? Intanto come noi soffrite malanni e fame e freddo e gelosia patite, con la paura pure voi mangiate ma queste cose che ragione hanno?
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