Delusioni


in Diario (Delusioni)
Avevo deciso di non versare nemmeno più una lacrima per niente e nessuno, eppure arrivai a non farcela più, a non cogliere lo scopo del trascorrere del tempo, del fine delle mie azioni, della profondità dei miei pensieri. Mi sentivo vuota, tormentata, in un vortice infinito, in una caduta eterna che mi provocava acute vertigini e piatta confusione. Pensando a tutto ciò, mi scivolò sulla guancia, colei che mi ero giurata di non far scappare per niente al mondo e lei me lo ricordò, mi ricordò il giuramento che avevo fatto a me stessa, me lo ricordò con il dolore; fu come se qualcuno mi avesse infilato uno spillo nell'occhio, come se qualcuno con elevata pressione spingesse sulla mia palpebra. Passati pochi secondi, il malessere dentro di me si infittì e mi resi conto che ciò a cui mi ero sempre rivolta per trovare un po' di calma e serenità, non c'era più. Avevo finito le lacrime da versare e con loro la serenità.
Vota il post: Commenta
    Scritto da: Lina Viglione
    in Diario (Delusioni)
    La malinconia possiamo scacciarla così come e quando abbiamo cominciato ad accettarla. Se noi imparassimo a trattarla come un ospite, questa malinconia prima o poi, dovrà per forza andar via da noi. Non è vero che lei ci abbia fatto visita, se noi che non vogliamo reagire, quasi a renderci vittima di questa specie di tristezza. Noi siamo convinti che se ci affacciamo alla finestra, uscendo con un amica etc etc, tutto ciò che vediamo e osserviamo, non ci riguarda per nulla. Siamo noi che non vogliamo adattarti agli avvenimenti esterni che possono crearci problemi o dispiaceri. La malinconia è una sorta di tristezza di fondo, a volte inconsapevole, che a volte ci fa vivere passivamente, non adattandoci agli avvenimenti esterni, con la convinzione che nulla ci riguarda o che in essi non possiamo averci un ruolo determinante. I motivi per cui accettiamo la visita di questa malinconia o tristezza, noi li conosciamo molto bene, li abbiamo depositati in fondo al nostro animo e ogni tanto li richiamiamo e li facciamo emergere, un segno di vittimismo consolatorio. Per un problema qualsiasi che non ci sprona ad andare a galoppare verso qualcosa che non possiamo ottenere o conquistare. Invece di presentarci al mondo con il viso smorto, sofferente, cominciamo a colorarlo con tanti sorrisi, cominciamo a reagire svagandoci, se ci chiudiamo in casa, non avremo nessuna occasione che possa renderci felici. Staremo sempre a ricevere le visite della tristezza. Non permettere che succeda, siamo noi il controllore dei nostri stati d'animo, e cominciamo ad agire, la tristezza poi passa. Come dicevano i greci: noi non siamo in un periodo di lutto.
    Composto sabato 1 gennaio 2000
    Vota il post: Commenta
      Scritto da: Ada Roggio
      in Diario (Delusioni)
      Da un gemito, da un vagito affiorano i ricordi di bambina, ricci circondano il viso di chi scrive queste poche righe, trasmesse dal cuore, ricordandosi l'amore affievolito nel tempo di un passaggio, guardando lontano nei ricordi, piccoli specchi concentrici; come abbia dal nulla creato l'estrema sobrietà moderna! Io, nulla a creare, nulla a sapere, e mi ritrovo a esprimere me stessa, e la mia dignità artistica viene fuori, lasciando libero arbitrio nel mondo colpevolizzante di un estremo modo di essere senza nulla avere, senza nulla mai. Aver avuto. Svegliarsi al mattino, sorridere ad ogni raggio di sole che attraversa la finestra, lasciando cadere il buio alle spalle, dando libera spontaneità, alla vita che si esprime con le mille carezze.
      Composto martedì 8 gennaio 2008
      Vota il post: Commenta
        Scritto da: Mari Na
        in Diario (Delusioni)
        Fino a qualche tempo fa ho sopportato di tutto. Ho finto di non comprendere ogni tipo di mancanza. Ho taciuto davanti parole e azioni che mi ferivano. Ho continuato a dare il mio affetto e la mia presenza anche quando non avrei dovuto farlo. Sì, ho sopportato di tutto, ma a lungo andare ogni tipo di sopportazione diventa intolleranza. Non sono più disposta a tollerare altre mancanze, a tacere davanti chi mi ferisce, a dare la mia presenza e il mio amore a chi non lo merita e che mi considera scontata. Devo rispetto e amore prima a me stessa, e dare agli altri esattamente ciò che danno a me. Chi dona amore, amore riceverà.
        Composto mercoledì 10 maggio 2017
        Vota il post: Commenta
          Scritto da: Gabriele G.
          in Diario (Delusioni)
          Ed eccomi qui, ad avere poco più di vent'anni e a fare i conti con i miei errori. Sorseggio il mio solito whisky, e penso a lei. Cosa resta della vita se non un amaro ricordo? Cosa resta di noi? Un amore che profumava d'infinito distrutto alla prima tempesta d'inverno. Butto giù il mio whisky e lo paragono alla mia vita, perché d'altronde la vita non è tanto diversa dall'alcol. Pensateci, quando bevi sei felice, sei spensierato e più bevi più hai voglia di bere. La vita è simile, veniamo al mondo con l'idea di divertirci, ci illudiamo di essere spensierati e più viviamo più abbiamo voglia di vivere. Ma appena pensi, rifletti e guardi la realtà tutto ti precipita giù e ti rendi conto che la vita, come l'alcol è un'illusione... ti far star bene momentaneamente per poi buttarti giù. E cosa resta dei momenti belli? Ricordi vaghi che bruciano il tuo stomaco e la tua mente. Che voi tutti possiate trovare la felicità, perché io non vedo via d'uscita.
          Composto mercoledì 24 maggio 2017
          Vota il post: Commenta
            Scritto da: Mari Na
            in Diario (Delusioni)
            Nella vita ci si adatta a tutto, ma sappiamo bene cosa si prova nell'avere la consapevolezza a che tipo di persone appartengono coloro a cui si è data stima, rispetto e comprensione. Ci si sente feriti irrimediabilmente, ferite che segnano e lasciano instabili emotivamente. E da queste ferite si riparte alla ricerca di una nuova stabilità interiore, pur sapendo che si è perso qualcosa che non potrà più essere ciò che si credeva. Togliere a qualcuno la fiducia nel prossimo è un grave delitto che rimane però sempre impunito.
            Composto martedì 10 maggio 2016
            Vota il post: Commenta
              Scritto da: H. Tali
              in Diario (Delusioni)
              Ti diranno che tutto passa, che il tempo aggiusterà le cose, che lo dimenticherai e ti dimenticherà. Ma non andrà così. Non passerà un cazzo, il tempo non aggiusterà le cose, le renderà solamente meno dolorose. E non lo dimenticherai. Non dimenticherai chi ti faceva sorridere, chi ti ha aperto un mondo fatto di momenti felici, momenti in cui ti sei sentita viva. Momenti un cui c'eri soltanto tu e lui contro il mondo.
              Vota il post: Commenta
                Scritto da: Silvia Nelli
                in Diario (Delusioni)
                Sapete cosa significa dover raccogliere dei pezzi dal pavimento dell'anima e cercare di rimetterli al loro posto!? Credo tutti lo abbiamo dovuto fare, almeno una volta nella vita. Avete presente la sensazione del dopo!? Di quando vi siete finalmente ricostruiti e con estrema forza e determinazione difendete i "nuovi voi". Non potete non averla presente perché è qualcosa di indescrivibile. Ecco, cominciate ad aver rispetto anche delle "ricostruzioni" altrui, perché anche a loro sono costate care: tempo, sacrificio, lacrime e a volte anche la perdita di alcune parti di se stessi.
                Composto venerdì 19 maggio 2017
                Vota il post: Commenta