Scritta da: Silvia Nelli
Il dolore ci cambia, ci fa diventare diffidenti, schivi e più duri con gli altri.
Composta sabato 20 aprile 2013
Il dolore ci cambia, ci fa diventare diffidenti, schivi e più duri con gli altri.
Chi ti cerca solo quando ha bisogno, non merita di trovarti.
Ho visto l'amore negli occhi di una donna, ho visto le lacrime e il dolore. In essi ho scorto la delusione e la gioia, la passione e la rabbia. Gli occhi di una donna sono uno specchio nel quale spesso riflettersi è pericoloso. Può far male, ferire o rendere pazzamente felice e dipendente da essi.
Ho fatto finta di non vedere molte cose, non per vigliaccheria, ma solo perché spesso è solo dare una inutile soddisfazione a chi con azioni di basso livello tenta inutilmente di attirare la tua attenzione. Ho scelto cosa guardare, ho scelto chi ascoltare e ho scelto chi e cosa vale e chi e cosa no. Piangere si deve e si può ma per chi merita, soffrire è umano ma si deve anche saper ricominciare.
Abbiamo perso tempo e ci siamo giocati il cuore. Abbiamo toccato emozioni che abbiamo pagato con le lacrime. Abbiamo lasciato una parte di noi in un posto ora sconosciuto. Abbiamo salvato l'altra parte di noi quando abbiamo scelto di andarcene da quel luogo che non riconoscevamo più come il posto "giusto" per noi.
Hai sorrisi da vendere, non da svendere. Tu hai scelto di vivere, non di sopravvivere.
Beate le persone che hanno la capacità di trascinarti in cose folli. Viva i pazzi, i fuori di testa, quelli che quando diluvia escono per urlare sotto la pioggia. Quelli che gridano un "ti amo" con la stessa energia positiva di un "vaffa". Viva i romantici che ancora credono che le stelle sono ancor più belle se guardate con qualcuno di speciale. Beati i sognatori, quei pochi che ancora esistono e sono capaci di contagiarti ogni poro della pelle facendoti vedere quanto bello sia il mondo se percorso con le persone giuste e quanto preziosa sia la vita se vissuta con il sorriso.
Il sapore della menzogna è qualcosa che non sopporto. Non sopporto il suo sapore e non sopporto il suono che contiene. Quel suono fatto di dubbi, angosce delusione e rabbia. Chi vive praticandone un buon uso non può avere a che fare con me.
Probabilmente dell'amore non ho capito niente. Di questa strana cosa che ti trascina via, ti arricchisce e ti porta in alto per poi privarti non solo di ciò che ti ha donato, ma anche in parte di ciò che eri e ti ritrovi seduto a terra, in posti sconosciuti dove non riconosci più nemmeno te stesso.
Uomo che non conosce valori, parole di valore, non può pronunciare, e donna che non conosce dignità, parole dignitose, non può scrivere.