Poesie personali


Scritta da: Giuseppe Freda
in Poesie (Poesie personali)

Evolution

Il trilobite del paleolitico
che si gloriava del suo esoscheletro
fece amicizia col cefalopode
che si vantava del suo tentacolo;
finché non videro,
giù nel Giurassico,
un mastodontico pterosauro
che svolazzava sicuro e libero
sulle distese di pietra pomice.

"Ma quello vola!"
commentò incredulo
quel furbacchione d'un pitecantropo,
che s'arrangiava vendendo bubbole
ai trogloditi del Cenozoico;
poi d'improvviso si mise a ridere.

Vivacchia ancora nella sua Napoli,
vendendo "bionde", patacche e chiacchiere
a quell'allocco dell'homo sapiens.
Composta mercoledì 4 luglio 2012
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    in Poesie (Poesie personali)
    Natale ha un pensiero stupendo
    si veste di luci e di pace,
    il tono più dolce sono i bambini
    che vengono avvolti dall'onda
    di canti e di colori
    dove tutti si tengono per mano
    in un festoso girotondo
    poiché gesù bambino è uno di loro
    ma il senso che oscilla
    col peso che sale alle stelle
    e infime punte di fame
    ostenta nei cuori
    più forte della gioia
    il dislivello.
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      Scritta da: Isabella M.
      in Poesie (Poesie personali)
      Non è facile l'amore.
      A volte lo trovi nel ragazzo che mai
      avresti pensato avrebbe occupato
      un posto nel tuo cuore.

      A volte nella ragazza
      che sedeva da sola e lanciava
      sguardi tristi fuori dalla finestra
      e leggeva libri con gli occhi pieni di stupore.

      Quando lo trovi fai di tutto perché funzioni
      e poi con l'orgoglio nel petto
      lo butti nel cestino, perché ormai
      sei stufo, vuoi altre emozioni.

      Vivi la tua vita piena di feste, alcool
      e sesso senza alcun pudore
      e quando la vita ti segna gli occhi di rughe
      e i capelli di linee bianche senza la tintura,
      allora cerchi con la mente
      e il cuore stufo di essere sempre solo
      il ricordo del tuo unico e vero amore.
      Composta venerdì 27 dicembre 2013
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        in Poesie (Poesie personali)
        Vorrei baciare continuamente le tue labbra rosse
        piccole, tenere, morbide e profumate...
        trasmetterti col bacio tutta l'energia, una scossa

        smuovere nel tuo corpo l'adrenalina repressa
        che esplode all'improvviso come la scintilla
        che ha dato vita a tutto l'universo...

        Il suo effetto può trasformare un tale in nobiluomo
        o far risanare di colpo un moribondo
        e trasformare un rozzo, in gentiluomo

        ma quello che sai già perché sei solidale e compartecipe
        è l'effetto che ha infuso sul mio cuore tormentato
        mi hai di colpo trasformato: ero un rospo e ora sono un principe!

        Ogni tuo bacio è un toccasana, guai a rimanere senza,
        esso guarisce all'istante il cuore e l'anima
        infonde coraggio, stima e sentimenti che sono vera essenza

        la dolcezza che lui emana non fa ingrassare, senti
        ne tantomeno ti devi lavare i denti
        io mi ritengo fortunato, siccome ho i baffi

        mi rimane il tuo profumo a lungo addosso!
        ma ho notato che quando mi baci spesso
        loro ti provocano il solletico, e decisa sbuffi!
        Composta venerdì 27 dicembre 2013
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          Scritta da: Erika Baini
          in Poesie (Poesie personali)
          La tua cara utopia mi faceva
          stare bene e il teatro della
          vita mi sembrava così vero
          e potente era la tua assenza
          da parlarne in continuazione.

          La tua utopia mi fa soffrire
          e questa stanza della vita
          mi appare nel suo inganno
          fredda e mi gela nel sangue
          la tua assenza che io cerco.

          Scava, scava - dice quella voce -
          piangi, grida e soffri - sono le
          sue parole d'ordine sempre
          pronte all'occorrenza. Nulla trovo
          e tutto si dilegua al chiaro mattino.
          Composta giovedì 26 dicembre 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            Tu al mio risveglio

            Tu al mio risveglio
            sei l'alba di un sogno,
            l'acqua che sgorga
            su deserto di rocce
            la luce nell'ombra
            della tempesta!
            Con la tua bocca
            io bacio una rosa
            nei tuoi occhi
            uno specchio
            una prosa.
            Il tuo rifugio
            è nelle mie braccia
            la tua anima il mio
            nascondiglio,
            fosse distante anche di un miglio!
            C'è un amore che grida nel petto
            la voce di un cuore
            che trema nel letto
            tutto il giorno
            io tremo d'affetto!
            Suvvia abbandona le tue paure
            falle morire col tuo amore
            di ore o minuti
            è fatta la vita
            vivila ora la tua passione
            domani chissà
            andra'in vapore!
            Composta giovedì 26 dicembre 2013
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              Scritta da: Federico Riboldi
              in Poesie (Poesie personali)

              Sussurro

              E ci baciammo sotto un albero
              Aspettando il tramonto sospirando
              Un bacio lungo un anno
              Senza di cui non avrei mai capito
              Cosa seriamente importa nella vita.

              E poi ci rigirammo
              Sotto le coperte e sotto un tetto
              Gridando per i difetti
              Ma sognando ad occhi aperti.

              E ci guardammo
              Affrettando le scelte
              Quelle serie e sommesse
              Che aprono le porte al futuro.

              E ci baciammo affacciandoci all'alba
              Su una sdraio, sotto le stelle
              Scambiandoci carezze
              Ubriacandoci di passione
              Brindando alla gioventù.
              Composta martedì 24 dicembre 2013
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                Scritta da: Angela MORI
                in Poesie (Poesie personali)

                Notte con lui

                La notte gli cade addosso,
                ombrosa e screziata d'argento;
                soave il suo sonno cela,
                pensieri non reali
                che statici nei sogni sostano.
                Dischiuse vermiglie labbra
                fiato che sa d'arsura ancora,
                consumato come il giorno trascorso
                sul mio corpo.
                Ridestarlo con un bacio vorrei,
                sotto il candore della luna
                che illumina il suo magnifico volto,
                mentre il vento d'autunno
                echeggia alla finestra,
                come un perseverante canto
                che tiene sveglia la mia brama.
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