Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Avanti

Le gemme della memoria
incontrano la mia carezza.
Soave
germoglia nel vento
brezza di pace,
quiete che la marea
sussurra alla foce.
Avanti mio vecchio cuore!
L'inverno ti sorride.
Giorni di pioggia
ti appartengono,
bruma straniera di vita
danza intorno al tuo fuoco.
Avanti allora, sino all'oro
su rotte di un tempo corsaro
governando nuove burrasche
con redini d'argilla.
Non temere mai la scorza del cielo,
perditi
in questa terra nuova di speranza.
Composta giovedì 2 gennaio 2014
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    Scritta da: Lorenzo.k.91
    in Poesie (Poesie personali)

    I venti

    I venti si fanno forti,
    di urla e sospiri,
    Trascinando l'eco di ricordi passati
    Entrano in vecchie case vuote
    Ora vive dei loro lamenti!
    Come grida
    trascinano tempeste
    Nelle valli in cui risuonano
    in un vortice di fulmini e acqua
    Si liberano ricordi in frammenti
    Tra le ceneri gettate libere
    fra i venti!
    Composta domenica 7 settembre 2008
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      Scritta da: Lorenzo.k.91
      in Poesie (Poesie personali)

      gravità

      Diagnosi erronee
      Deficit di attenzione
      Ero semplicemente sollevato
      Di far parte solo di me stesso
      Libero di poter catturare la mia libertà
      Non ho mai pensato di schiantarmi
      Ma i limiti si dissolsero
      Così schiavo della gravità,
      Esplosioni nella mia testa
      Mi tenevano legato ad un sogno
      Scagliando il mondo
      Fuori dalle mie preoccupazioni,
      Come le percezioni distorte
      Rendevano nitide le emozioni
      Una formula chimica dipingeva
      Lo stato delle cose,
      Libero dal tempo e dallo spazio
      Non riuscivo a smettere di lievitare
      Sprofondando in ciò che mi circondava
      La mia mente si frantumò
      Formando l'equilibrio.
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        Scritta da: Lorenzo.k.91
        in Poesie (Poesie personali)
        Una scatola che gira
        La mia vita
        Ed ecco qua
        Sono solo un ragazzo
        Che attende la fine dell'inverno
        Per poter aspettare la fine dell'estate,

        Strada dopo strada
        Un sentimento dietro l'altro
        Mi accorgo che il destino
        È una porta chiusa
        A cui non si può fare a meno di bussare
        E tra me e la mia famiglia,
        Ci sono dei muri che non posso abbattere
        Chiedendomi cosa c'è di mio
        Come un ombra sono fatto di luce
        Ma non posso fare a meno di evitarla
        Perché non ne capisco il senso,

        E così adesso puoi vedere che
        Sono solo un ragazzo
        Che aspetta la fine dell'inverno
        Per poter aspettare la fine dell'estate.
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          Scritta da: margherita1
          in Poesie (Poesie personali)

          Poetando

          Quando quell'alito d'aria
          sfiora la nuca e
          un brivido d'impulso
          sale da chissà quale dedalo
          nascosto tra mente e cuore,
          allora mi sento poeta,
          ma nessuna parola
          anche la più congeniata
          rasenta quello stato
          imprescindibile dalla sensazione
          che neppure svuotando l'anima
          potrei tradurre in versi.
          Allora fallisce il mio essere poeta
          essendo mediocre agli occhi altrui,
          o forse è più poeta chi architetta
          in bell'effetto una menzogna?
          Mai fu compreso il genio
          e il poeta si consola,
          ma il genio invece affanna,
          mai appagato dalla sua creatura,
          tradito dal suo stesso dire
          che mai è ciò che vorrebbe.
          Convertire dolore o gioia
          in concreto effetto di lettura
          che appaia tra le righe
          tutto il suo sentire e poi
          svuotato nelle membra
          lasciarsi andare attendendo
          nuovamente dell'anima il sospiro.
          Composta lunedì 30 dicembre 2013
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            Scritta da: Livido Nero
            in Poesie (Poesie personali)
            Un grumo di sogni,
            un accumulo di speranze
            che non so più dove sistemare,
            un agglomerato di ideali
            frantumati e sparsi ovunque.
            Inseguo la vita senza raggiungerla,
            tento di stringere i denti,
            cerco rifugio nel fulgido splendore
            di una notte da brividi e silenzio,
            nella solitaria bellezza delle stelle
            cerco una pace inarrivabile.
            Sono stanco e non ho sonno,
            sento freddo ed ho paura.
            Composta lunedì 30 dicembre 2013
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