Poesie personali


Scritta da: mystral01
in Poesie (Poesie personali)

Le strade che non ho percorso

Cosa rimane di te,
senza ciò che sei stato?
I tuoi errori sono stati
la morte dell'uomo
che non sei mai stato.

Come puoi amare il mondo
se neanche accetti le mille strade
sbagliate
che hai deciso
tu stesso
di percorrere.

L'amor che non hai dato
ogni sera ti ha lasciato,
come il mostro della notte
a cui invochi
portar la morte.
Composta sabato 11 gennaio 2014
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    Scritta da: mystral01
    in Poesie (Poesie personali)

    Vicolo cieco

    Chi sei
    ormai non sai,
    ciò che hai dentro
    inciso nel petto,
    così viscerale
    da far tacere il piacere.

    Tutto
    è così indecifrabile
    ai tuoi occhi stanchi
    che vedono, ancora
    i vecchi pugnali
    nelle ombre del giorno.

    Cosa puoi fare?
    Perso così,
    nelle tue perdizioni
    nei tuoi ideali,
    che ti costarono
    una vita felice.

    Cammina
    corri e fuggi,
    via da qui.

    Trascinati,
    sebbene col pesante masso
    delle tue sconfitte
    che ogni istante ti spinge, violento
    a baciare la terra.
    Composta sabato 11 gennaio 2014
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Diletto

      Non
      c'è nulla
      che possa inventare
      nulla al'immaginario
      lasciare

      Che possa il tuo viso ignorare
      Nulla nascosto dal cuore, che possa un poco
      tediare quel'infinito
      pensare

      Suggerire un diniego, o un mancato sorriso, capace
      di evitare rispetto, a quel'immenso
      diletto

      Per quanto la mente s'impegni fra tutti i rimasti
      pensieri quel'affannoso cercare

      Non scorgo parola a servire, quel troppo che resta da dire
      ciò ch'è impossibile a descrizione
      dettare

      Ripagando in frasi gentili, ciò che avvolto d'amore, forte
      m'hai fatto provare

      Del tuo profumo la brezza, dalla tua mano carezze, dal
      tuo corpo freschezza

      Dalla tua bocca quei baci, che ignoravan la fretta
      perché amavi baciare

      Ho mille libri in cassetto, ove parole trovare
      ho mille sguardi negl'occhi, ove ti
      posso trovare

      Un solo nome nel cuore, per le mie
      notti insonni, al quale dire
      qualcosa.
      Composta mercoledì 11 settembre 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Lira e trombe equoree

        Fino alle nane dune
        e prima delle spente agavi
        sospinto da impeti di vento
        turbinoso di spume e bolle
        brilla scava risucchia e rode
        il frangente rabbioso,
        più rigurgita e più attacca
        senza posa barche in secca
        o ancorate a fronti murati.
        Ancor rimbomba, più in là,
        il mugghio tra gli irti scogli
        erti a difesa di lidi e case
        a schiera sul litorale.
        Ah fragore prossimo che stridi
        con silenzi e quiete
        di piane valli e cime sommerse!
        Dal lungomare flagellato
        dalla tua ira, oggi
        con occhi vuoti ti fisso mare
        lira e trombe equoree ascolto
        e in segreto di me ti parlo;
        oltre la vista che ti confina
        sondo il mistero che mi infondi
        e interpreto la sua voce.
        Simili e dissimili forse
        a volte le nostre vite:
        sempre nuove masse acquee
        da fiumi e cielo o cloache
        a te convergono copiose;
        per noi se evapora la speranza
        e prosciuga l'illusione
        possiamo solo incenerire
        e sale mai daremo dopo il rogo
        del sole che nasce e muore
        sul tuo orizzonte mobile
        al variare dell'altura
        del belvedere da cui ti guardiamo.
        L'attesa dell'amo che risale
        speso ha successo per il pescatore
        per noi privi di fede
        qualunque sia l'esca usata
        dall'insondabile mistero
        dell'essere mai nulla pescheremo,
        conchiglie o perle di sapienza
        dalla battigia della vita
        mai raccoglieremo.
        Il tempo è veloce e il vivere
        tra maree di stagioni
        ci sbatte col suo moto
        e come acqua che passi
        tra le dite delle mani
        in un niente fugge:
        zavorrati da malinconie
        annegheremo all'improvviso
        o a poco a poco e negli occhi
        ci resterà la speme delusa
        di avvistare una riva
        che noi naufraghi tra flutti
        mettesse in salvo dalla morte.
        Composta venerdì 3 gennaio 2014
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          in Poesie (Poesie personali)

          Quando s'avviva un vento

          Dispiuma il flabello roggio
          che nel botro specchio riverbera
          un veemente vento di ponente,
          col suo fiato amplificato
          spennacchia volatili appollaiati
          chiome scuote e scrolla
          nuvolaglie scardina e disgrega;
          astuto, da spiragli o mal chiuso
          si intrufola per porte e scale
          mulina tra piazze sagrati e vie;
          traversale a pioppi e salici
          di terrose fiumane lontane mugola
          pareti rocce e muri come boomerang
          colpisce e si allontana.
          Se soffia tanto e alla valle
          in cui ebbi natali un giorno
          acceso va il ricordo
          su, oltre i querceti e i pruni,
          nel cimitero sotto il greppo
          forse lo udirà nell'aldilà
          mia madre da tempo seppellita
          e si rispolvererà un pezzo di vita
          passato e insieme consumato.
          Cade questo ritaglio di tempo
          ventilato che non mi allieta
          nel risucchio di un greppo;
          ora, tra mulinelli di solitudine
          fa stragi di pensieri e sogni.
          Atterrami, rovesciami e scalzami
          pure vento ma non immalinconirmi.
          Invidia, non vedi, da noi si alza
          per te che anche se muori risorgi.
          Composta lunedì 16 dicembre 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            Strade di sabbia

            Aveva parole dentro le mani e carezze sulle labbra.
            Aveva capelli d'oro e arcobaleno negli occhi.
            Aveva voglie e corse, desideri e porti.
            Aveva notti e aveva giorni riposti in valigie fatte di sogni.
            Aveva strade, aveva vette, aveva mari da esplorare.

            Aveva paure, aveva rimorsi, aveva frammenti di amore e di sale.
            Aveva pioggia di lacrime e neve nel cuore.
            Aveva strade di sabbia e il vento come direzione.
            Aveva un tempo da reclamare ed emozioni da rifiutare.
            Aveva me nella tasca e la voglia di scappare.
            Ha tolto me e tenuto il resto ma più alcun posto dove andare.
            Composta mercoledì 8 gennaio 2014
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