Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Sembra assurdo
Ma i giorni vuoti
Sono pesantissimi.
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Sembra assurdo
Ma i giorni vuoti
Sono pesantissimi.
Per oggi siamo ancora qui
A respirare l'aria
Di questo immenso palcoscenico
Per molti la scenografia sarà la stessa
Cercar di sopravvivere
Per altri sarà stare lontano dal peccato
Vestir di pura falsità e andare a messa
Scenografie che cambiano di colpo
Come quando c'è il sole
E subito necessita l'ombrello
Comunque siamo ancora qui
A ricordare il mondo... quanto era bello.
Che bello indossarci
Sentirci a proprio agio
Nell'unico vestito
Mentre ci abbottoniamo per la notte.
Non posseggo niente
perché nulla mi appartiene
sono solo una piccola parte di tempo
un passaggio un colpo d'occhio
la morte e la rinascita
nell'eterno moto ondoso
di questa vita.
Così come in una favola
Come in un sogno
Svanisce ancora la tua immagine
Oltre l'appannato finestrino o dietro ad una nuvola
Il tuo profumo il tuo sapore
Insomma tutto ciò di cui ho bisogno
Per non parlar dei tuoi colori
Che non ritrovo in nessun giorno
E mi ritrovo ancora qui a ricamare pagine.
Quando guardo e non mi accorgo
Quando ascolto ma la mente è in altro borgo
Quando senza cattiveria
Senza proferir parola mi sottraggo
Forse sono solo corpo
Solo carne che parcheggio
Mentre sono in qualche volo, qualche viaggio.
Gioco a scacchi con la vita.
Dura a lungo la partita
d'un modesto giocatore
contro chi d'ogni colore
ne ha già viste ed or m'omaggia
della sua presenza e saggia
la mia tempra forte e forgia
di pensieri e intenti l'orgia.
Predispongo piani e mosse
Ne ho già prese di percosse.
Quella guarda e mi sorride.
Mille vite d'altri vide.
E d'un tratto il suo sorriso
fa una smorfia e muta in riso.
Pare quasi un burlamacco,
poi mi fissa ed urla "Scacco!".
La tempesta parla del vuoto
e le solitudini spirano dentro
con il vento delle memorie
che si portano dietro detriti
sul suolo dell'anima s-battuta,
in travaglio,
stanotte,
partoriente
- dall'utero deserto -
aghi di pino e scaglie liquide di fiume,
ché nessun corso mi è dentro
spaccato dalle crepe
profonde rughe
di giovane vecchiaia.
Mi sento un cucciolo di gatto
Qualcuno gioca
O qualcuno mi accarezza.
Mi sento un cucciolo di gatto
Faccio le fusa
O mi vedo in gabbia.
Notte piena d'amore,
notte fatta di passione,
è la notte degli innamorati
che si sono sempre amati.
Di quei romanticoni
che donano fiori e cuori,
cioccolatini a volontà
per la loro dolce metà.
È un giorno speciale
per chi crede nell'amore,
coccole a volontà e tanta felicità.