Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

A Katia, un poeta per amico

Devo confessarti che sono rimasto
sorpreso e sconcertato della tua decisione
di trovarti un fidanzato

Ma conoscendo la tua riservatezza
ho capito che si tratta di un uomo
che sa rispettare la tua certezza...

sono quindi infine lieto della tua decisione
Ma da uomo non posso non pensare che
io avrei potuto stare al posto del buon Alvaro!

Mi consola però il fatto che malgrado il tuo onore
non mi hai mai concesso il tuo amore, ma
sono stato io il primo ad avere un posto nel tuo cuore!

Sono stato io ad aver colto il miglior frutto
e rivendico il giusto merito di aver scatenato
in te il vento della passione, nonostante tutto...

Sono riuscito, per la prima volta dopo 4 anni
e con grande soddisfazione, a farti provare l'amore
vero, naturale, cerebrale senza penetrazione!

L'amore con la A maiuscola dopo anni di astinenza
un vero orgasmo, libero e meraviglioso
d'improvviso ti sei chiesta, ma come ho fatto a stare senza?

Miracolo! l'amore che ti ho trasmesso con la mia poesia
ha sciolto ogni tua riserva e ho potuto notare la trasformazione
del tuo corpo via via che saliva l'eccitazione della passione

Infine ho capito una cosa! Tu potrai concedere fisicamente tuo amore ma io sono e resterò per sempre il tuo amico fedele
e poeta del cuore!
Composta lunedì 23 dicembre 2013
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    Scritta da: Fragolosa67
    in Poesie (Poesie personali)

    Lavoro e dignità dell'uomo (dono segreto, la libertà)

    Rullano i tamburi ma non è festa.
    Avanti popolo alla riscossa!
    vogliamo pane, lavoro e ripresa.

    Chi ha rubato la nostra vita?
    Forza italiano urla più forte
    in tutto il mondo vi è uguale sorte!

    All'arrembaggio osiamo dire
    forconi in mano e grida infinite.

    Volano pagine di Costituzione
    quarto capitolo non ha padrone.

    Celle si aprono, non è un indulto ma
    affare di Stato non contemplato.

    Grande Signora dove sei ora?
    Cosa succede in questa aurora?

    Cos'è scompiglio, chi ha tradito
    chi non ha dato o ha dormito?

    Europa si chiama la nostra condanna
    Italia è ferita.
    Si sente tradita.

    Scelte si fanno senza ragione.
    Il popolo ha fame e cerca un signore.

    Che dici mio frate?
    Chi è il designato?
    Cerchiamo qualcuno che ami lo Stato.

    Io guardo da un angolo e non capisco ragioni
    poi vedo una donna andare dai tuoi.

    Italia:
    Sono l'Italia, non vi abbandono
    triste è il destino ma non repentino.
    Vi abbraccio fratelli.
    Son quasi sconfitta ma non finita.
    Continua la vita.

    Vi osservo e mi chiedo se posso sapere
    chi siete e che fate. Mostrate le mani!

    Io sono un commerciante di cose pregiate.
    Ho perso i clienti e non sono tornati.

    Io sono straniero e chiedo diritti,
    casa, salute, lavoro per tutti.

    Io sono padre e voglio portare
    un pezzo di pane ai figli e al cane.

    D’un tratto Italia si sposta di netto
    mi vede e incontro a me viene.

    Esito un poco ma capisco che è il tempo.
    Allora indietreggio ma poi dico il vero:

    Strappata mi fu la vesta
    con cupidigia maldestra.

    Con passo che tentenna vago avanti e indietro
    e alla folla non mi lego.
    Amor di Cristo mi veste e una rosa
    lascio cader sul suolo davanti a te Signora.

    Italia:
    Chi sei donna quasi ignuda
    mi chiede porgendomi il suo manto.
    Non vergognarti di mostrarti e raccontami il tuo pianto.


    Io:
    Vedova sono e orfani del mio grembo porto.
    La città dei miei beni mi ha reso spoglia e
    oggi non ho bandiera per dirti onore e gloria.

    Italia:
    Il vento è fermo.
    Stendardo mio sventolar non vuole.
    Costituzione ti dono e un inchino ti porgo!
    Copriti con la mia veste come si è sempre fatto.
    Mandato via è il gran capo ma diritto è rimasto.

    I Figli tuoi sono i più belli.
    Italia li abbraccia prima di altri fratelli!
    Lavoro e dignità gli deve e non preoccuparti
    perché se madre con te io sono
    l'amor di padre li veglia d’uopo.

    Non piangere donna al mio cospetto.
    Italia ama le madri dei suoi figli.
    Coraggio ti dico e avanti alla folla mettiti.

    Infreddolita oso raccoglier l'abbandonata rosa
    la metto in capo mentre Italia con forza
    si è strappata il manto.

    Italia:
    Se mala gente ti ha tolto tanto,
    io ti rivesto e ti do coraggio!
    poi mi copre il corpo asciugandomi il pianto.

    Forse sto sognando mi dico allora
    in questa confusione ho visto tutti perder diritti.
    Domani sarò sveglia e triste come ora.

    Un uomo io ho sepolto, l'amore mio di sempre.
    Lavoro mi han rubato e denaro mio dato
    a chi non conosce affanno.

    Intanto che parlavo
    il falco volava  pellegrino e ritornava.
    Voleva non esser vinto d'Italia innamorato.

    Signori che votate, un gesto vi chiedo ancora:
    Prendete la bandiera e urlate più di ora!

    Voce di campo:
    Togliamo ai dirigenti per dare a chi non ha.
    Aumento ai dipendenti, rialziamo saracinesche!

    A furor di popolo urlavano tutti
    vogliamo libertà, giustizia e democrazia.

    Un uomo che ci guidi e ami la nostra terra.
    Non riforme ma soldi e trionfi!

    Clienti e tangenti ci hanno piegato
    ma siamo un popolo forte e ci risolleviamo!

    Libertà chiediamo in coro.
    Dono segreto per ogni uomo.
    Composta lunedì 23 dicembre 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Il conto

      A quelli
      che hanno avuto un morto in casa
      non bastano le scuse e le medaglie.
      Loro
      vogliono il sangue.
      A quelli
      che hanno perso ingiustamente
      i frutti di una vita
      non bastano gli appelli alla fiducia.
      Loro
      vogliono vendetta.
      A quelli
      che hanno già dato
      non interessano i progetti per domani.
      Hanno perso il domani di eri
      ed il presente.
      I tanti,
      troppi
      che hanno pagato
      e pagano per gli altri,
      hanno diritto al sangue.
      Composta lunedì 23 dicembre 2013
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        in Poesie (Poesie personali)
        Lo sai che tanto ti bastano due battiti di ciglia
        per far perdere la testa

        Lo sai che tanto nella tua vita
        non esisterò più
        lo sai che quelle parole non sono vere

        Lo sai che puoi raggiungere tutto
        il mondo, la luna, il sole
        non sono lontanamente belli come te

        Per questo puoi tutto

        Ciò che non sai
        è che
        hai fatto di me una vittima
        delle tue ciglie

        Sgorgherò lacrime pensando
        ad un amore improbabile
        unico e per questo irraggiungibile
        come le stelle

        Anche loro uniche e inarrivabili
        come te

        Una rara stella che ho solo visto
        passare di fronte a me
        ma che non sarai mai nella mia vita

        Il mio resterà un cielo nero

        Non sai cosa possa essere
        un maledetto amore impossibile
        io si
        per questo vedi in me un volto triste

        Vorrei amarti
        come solo si può amare
        un amore impossibile.
        Composta venerdì 30 novembre 2012
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          Scritta da: Sabrina
          in Poesie (Poesie personali)

          Magnifico sentire

          Così, mentre ti lasci rapire dai mille pensieri,
          da ciò che rimane dentro di oggi e di ieri,
          la realtà si allontana e tu scappi lontano,
          mentre ogni parte di te si stende sul divano.

          La mente è altrove, il cuore è agitato,
          di colpo una manina ti sfiora e ti ha risvegliato;
          ti accorgi in un attimo di esser fuggita
          lontano da questa tua indecifrabile vita!

          Intanto ti avvolge un dolce sentire
          che dona il sorriso e che ti fa gioire,
          in questo tuo immaginario ritorno
          nel presente di mamma e donna di ogni giorno.

          La mano si posa sul corpo del tuo bimbo adorato
          che ora sulle tue gambe si è accomodato:
          e come per incanto e Amore infinito
          capisci che la Vita non ti ha mai tradito!

          Il tuo cuore esulta e batte veloce
          mentre davanti a te c'è solo la Luce,
          interrotta nel centro da un torrente che avanza
          bellissima immagine della Vita che danza!

          Capisci così che il tuo "amare" si è espresso
          nel tempo di ora e nel tuo Essere di adesso:
          la gioia è grande e la gratitudine è enorme
          per lo "scricciolino" che su di te si adagia e dorme!
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie personali)

            Da piccola

            Da piccola
            sognavo di
            scrivere racconti
            d'amore,
            sai come le favole,
            poi
            la vita mi ha cambiata,
            E già
            la vita non è mai
            quello che sogniamo,
            la vita è solo
            un unica strada,
            ove non si torna
            indietro,
            ma vai solo avanti,
            ed io,
            io volevo scrivere
            di favole,
            favole
            a lieto fine,
            e mi ritrovo
            a scrivere
            della vita,
            che troppo spesso
            un lieto
            fine non ha,
            se non l'illusione
            di un domani,
            si un domani
            di un sogno!
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              Scritta da: Rosarita De Martino
              in Poesie (Poesie personali)

              Lontananza

              Oggi riapro la mia valigia
              di ricordi
              e vedo che dentro
              vi occhieggia il cappello rosso
              a me da te donato.
              lo guardo, lo prendo,
              l'indosso pavoneggiandomi
              ancora.
              In volo di pensiero
              ti raggiungo
              e incrocio il tuo
              indagatore sguardo
              che sa capire i mali del corpo
              e quelli più reconditi
              del cuore.
              Per miracolo di poesia
              il nostro cammino si riunisce
              e insieme andiamo incontro
              al Dio che viene.
              Composta domenica 22 dicembre 2013
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                Scritta da: margherita1
                in Poesie (Poesie personali)

                Che notte stanotte

                Che strano stasera
                guardare al tempo passato,
                riflessi di specchi lontani
                di visi sfuocati
                tra impronte di mani
                lasciate e inchiodate
                nell'anima mia.
                Gioia che preme
                sul cuore contuso
                da sogni bambini
                ormai lontani
                che non voglio lasciare.
                Eppure ogni ferita
                seppur medicata
                ancora dolente
                non voglio scordare,
                sento ancora il dolore
                rimbalzare muto
                sulla mia pelle,
                mi aggrappo tenace
                ad ogni soffio di vento
                che mi trascina lontano.
                Un alito di vita
                che vibra e reclama fiato,
                si espande e libra
                in luci multicolori
                ed esplode senza rumore
                nel silenzio di questa notte
                muta e silenziosa.
                Composta domenica 22 dicembre 2013
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                  Scritta da: Michele Gentile
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Quello che resta del giorno

                  Lo incontri, per caso
                  distratto
                  a parlare sommessamente di noi.
                  Lo vedi eclissarsi
                  goffamente
                  nel via vai di una promessa,
                  ferito dal bisogno
                  di mentire
                  perché nessuno
                  gli racconta la verità.
                  Quello che resta del giorno
                  lo trovi ad un angolo di strada;
                  con indosso ancora
                  il vestito della festa,
                  elemosina scampoli d'incanto
                  implorando la notte
                  di non lasciarlo al buio.
                  Composta domenica 22 dicembre 2013
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