Come è libero il cielo in autunno Compagno armonioso del vento Che modella lo stormire dei rami e degli uccelli il volo festoso. Il pomeriggio volge al tramonto Ogni cosa s'acquieta e l'aria bruna richiama svolazzi d'uccelli Ad occupare i quieti giacigli Il sole nell'orizzonte scompare Tenui luci da fiaba nel buio e un irreale paesaggio che incanta.
Nasce un sogno dalla dolcezza tua nella notte chiara e rispecchia nel mare una luce pallida di luna e nello scintillio vedo il tuo sorriso mite e l'anima tua pura nella notte chiara.
Guardare Oltre il dolore Oltre ai rancori Oltre al proprio egoismo Oltre Osservare Non giudicare Riflettere prima di parlare Constatare prima di proferire menzogne Oltre Al proprio Io Oltre Non si finisce mai di andare Oltre. Questo è un privilegio dovuto a pochi. Da buoni intenditore. Oltre.
Ero in un sogno Libri, tanti libri Da sistemare Da preservare In una casa di cemento, tutta di cemento In cucina intravidi un tavolo Anch'esso di cemento Ma prima di entrare Il mio sguardo incrociò un altro sguardo Un qualcuno da tempo ormai dipartito... Sobbalzai E mi svegliai... Tornarono i pensieri di ieri... Un turbine di pensieri... Quando... qualcuno... Chiunque... ovunque... Lo sai... Ma non lo fai... Aspetti e intanto... Pensi #andratuttobene.
Se l'umiltà Potesse renderti libero Forse oseresti Ferirla
Se una sera Mentre osservi distratto il cielo Una stella Cadesse nei tuoi occhi Spereresti in un gioco d'azzardo Per poter vincere la vita
Ma chi sei tu? Credi davvero che la poesia Sia solo un gioco di parole? O un bel tappeto rosso? Un canto Per sentirsi acclamati?
Chi diavolo Sei tu? Sei Quello che pensano gli altri O hai il coraggio di resistere?
Secoli D'Astri E distanze incolmabili Di luoghi senza testimoni Ma mentre l'etere echeggia Il proprio canto di natale Tu cerchi il sole Come un cane il proprio padrone
Riuscirai a resistere? O gli occhi degli altri Avranno più potere dei tuoi?
Tra i ladri di ombre dell'incerto sentire nell'onda impetuosa del vento volubile in assenza di bussola forte sento pulsare il mio sole di vita Con fresca leggerezza illumina in chiaro il divenire prossimo Raggi dritti sciolgono il freddo pungente promettendo verità per fremere ancora in battiti pulsanti con cui colorare nuova vita da ritrovare.
Ho visto mani di un padre callose e travagliate e mani pulite di chi mai si è sporcato al fango di un sole cercato.
Ho visto fiumi prosciugarsi e deserti dilatarsi e chi da rovine edificava nuove albe di senso e storia.
Ho visto chi respirava attaccato a tubi sottili e chi dietro al vetro dello stesso reparto sgranava rosari genuflesso in silenzio.
Ho visto solitudini strisciare in mezzo a moltitudini cieche e mani tese alla speranza vedersi i palmi d'indifferenza vergati.
Ho visto pietre dal vento sollevate e un ruscello di sangue attraversar più cuori e le parole più belle dove potersi specchiare erano le stelle più tarde a lasciare la notte.
Ho visto picchiare per il pane morire per il pane e chi il pane lo scordava in una credenza priva di coscienza.
Ho visto un bimbo attraversare il tempo e la sua innocenza negli occhi di un vecchio che mai rassegnato aspettava il nuovo mattino per tornare al suo gioco lavorando la vita.