Scritta da: Marco Bagnerini
in Poesie (Poesie personali)
Ed è nelle immagini
Ed è nelle immagini
che mi perderò,
riaffiorando libero,
con la speranza
di ritornare
dove tutto è iniziato,
dove tutto è puro,
vivendo di eterni espedienti.
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Ed è nelle immagini
che mi perderò,
riaffiorando libero,
con la speranza
di ritornare
dove tutto è iniziato,
dove tutto è puro,
vivendo di eterni espedienti.
Camminiamo a piedi nudi
per sentirci vivi,
cercando di nascondere
la verità,
per questo corriamo,
per sfuggire al tempo,
per rimandare
ciò che avverrà.
Noi,
appena si fa sera.
Ritratti di primavera
fra opache certezze.
Da queste altezze
per forgiare ricordi
nutrire promesse
non possiamo
più cadere.
Le vedremo passare, sfiorire
saremo la scusa.
Daremo loro un motivo
per poter dire
per gettare l'ancora
nell'oblio amico
e danzare
danzare ubriache
di vita perduta.
Ci sono forse domande
giuste o sbagliate?
Ci sono forse risposte
giuste o sbagliate?
Domande, ed ancora domande,
che forse mai potremo
dare risposte,
o forse le risposte esistono
e noi siamo accecati,
dal non senso delle stesse domande
in cui viviamo aspettando risposte
senza senso che già vivono!
In me vi è
l'inferno e il paradiso.
In me vi è me
e poi ci sei tu.
La pace deve esserci sempre
nelle case e nei animali.
amare e perdonare.
e combattere il buio
per rivedere la luce.
Non mi sono mai sentito solo
perché ti sapevo
ad un palmo dalla mia mano,
ad un battito dal mio cuore,
ad una parola dalle mie orecchie,
ad uno sguardo dai miei occhi,
ad ogni passo del mio cammino.
Ti regalo
un raggio di sole
che ho catturato
con le mie mani.
Per illuminare
le tue giornate
buie.
Trattalo con cura
è fragile come
il mio cuore.
Passo le ore
ogni mattina
lentamente a morire,
ogni mattina
di gelosia
no, non di lui
ma del mondo
perché non sei più mia.
Congelerò il mio cuore
affinché qualcuno
quando vorrà prenderlo
non sarà appassito
marcio, morto,
così da avere ogni
sua sostanza
fresca come
il primo giorno.