Esistere
Pulviscolo umano scrutato dal mondo
ignaro, indifferente al suo divenire.
Nulla è caso nel disegno infinito,
storpio ma mirabolante
prosegue il volo di una farfalla
dalle ali stropicciate.
Composta sabato 21 marzo 2015
Pulviscolo umano scrutato dal mondo
ignaro, indifferente al suo divenire.
Nulla è caso nel disegno infinito,
storpio ma mirabolante
prosegue il volo di una farfalla
dalle ali stropicciate.
Quando nasce il giorno,
tu sei qui.
Quando ritorna la notte,
tu sei ancora qui.
Non ce nulla che può
portarti via dal mio cuore,
perché tu piccolina mia
sei il mio tutto,
sei il mio cuore.
Passerà il fragore del vento
Dentro me
Starai bene
È solo un momento
Un agglomerato di chiodi
Che ticchettando
Ballano lungo il corpo
Non piangere
Riderai da grande
Pensando alle impronte
Di sudore lasciate
Sparse sul letto
E se sai già che non sarò
Più con te
Non ti arrabbiare
Anche l'universo è solo
Eppur sta sereno
Anche Dio è solo
Nessun gli fa compagnia
Scorre il fragore del vento
La marea ha preso tutto
E restituisce a riva
Il respiro del tempo.
Supero la barriera
che improvvisamente
poi rallenta il mio corpo
stritolato ma indenne
quasi ancora vivo
vedo l'eternità
e perciò
capisco il difetto
di cosa accadrà domani
e sospiro all'idea
che il ripetersi ancora
dei giorni mancanti
mi conducano poi
a colui che è sconosciuto
ma che non vuole il mio corpo
ma solo il sapore dell'anima
pura e dolce di me.
Stanotte giocherò
la partita di una vita
contro il tempo.
Ho qualcosa da spartire,
tutto o niente è morire.
Ho qualcosa da donargli,
il mio sonno
lento bruciore di occhi
negli occhi il sale
ha trovato una tana,
scavarmi già può
fino in fondo.
Aspetta,
che mi arrendo.
No, non mi arrendo!
Fori di brividi
sulla nuca,
scattanti giravolte
attorno agli occhi,
il sale mescolato
a lacrime amare
e tutto tace.
Tutto.
Attento tempo!
Ti è forse sfuggito
un momento
che nasco persona?
Ti è sfuggito tutto,
tutto a me non sfugge.
Io.
Per la religione
vaso difforme,
e per la fede
specchio deforme.
Fierezza e sconcerto
rispondono stanchi
nel fiato deserto.
Non cerco riforme,
non è quel che sento.
È l'anima mia
che è senza un perché.
Solo cammino,
senza sosta trascino
il peso schiacciante
di una verità.
Senza ali, sugli orli
il peso schiacciante vacilla,
dagli orli stenta a cadere
tentando la fuga,
non ha padroni
per stare sospeso,
tra un vuoto ed un altro,
sulla pellicola
di due braccia umane.
Solo,
tutto solo,
cinto dal deserto
ho indietro una morte,
ho avanti una vita,
seguendo una morte
che non mi dà vita,
trattengo quel peso,
il vuoto mistero
risolto in un tonfo,
escluso dal vero.
Mi tocca esser larva,
qui dentro rinchiuso,
sognar la farfalla
fin dove c'è vita
lì dentro la morte,
non vedo altra sorte
di urlarmi più morte
per darmi più vita.
Un'altra vita,
prima ed ultima,
prima o dopo,
un'altra morte.
Un'altra morte,
unico modo
per tornare al mondo
da questa mia morte
che è la mia vita.
L'ho capito!
Anzi, credo di aver capito!
O perlomeno, ho una mia interpretazione!
Fermati!
Fai un passo indietro!
Fanne poi un altro!
Ecco:
Umiltà,
il climax discendente
per antonomasia.
La mia gatta è un po' pigrona
sta a dormir sulla poltrona!
Ma si lascia coccolare
senza mai voler graffiare
Io mi sono affezionata
e alla fin della giornata
sul mio letto vuol salire
e con me lei vuol dormire!
Il sole e la luna si rincorrono come due innamorati,
si inseguono, vivono della loro luce!
Oggi dopo tanto rincorrersi e sfuggirsi si sono incontrati
e si sono uniti in un intenso abbraccio!
Unico e meraviglioso.
Oggi, anche io ho incontrato la mia luna.
E sono stato con lei per ore!
Ore che sono state fantastiche!
Grazie mia luna!
Continuerò sempre a rincorrerti e ad inseguirti!
Fino ad incontrarti di nuovo!
Per poter tornare a stare con te!
Per Sempre.