Poesie personali


Scritta da: Gianpaolo Piazza
in Poesie (Poesie personali)
Ieri sera
Ho sentito la tua voce ancora
Insicura e confusa
Ed ora
La verità ti è preclusa
Mia colpa non averti rapita
Mia colpa averti capita
Soltanto.
Donna eternamente bimba
Non comprenderai il mio pianto
Per te è questa lacrima
Di un amore non vissuto
Tramutato in un rispetto che non fa rima
Piccolo germoglio nel tuo cuore
Può crescere
Ma appassirà con onore
Già conosco la tua scelta
Eterna bimba.
Perché difficile è abbandonare la giovinezza
Difficile è vedere di quel germoglio la grandezza
Ma forse
Spunterà una fogliolina
E la vedrai quando
A mostrartela si poserà un piccolo uccellino...
E se sei mia
Scenderai serena nel giardino del tuo cuore...
Composta mercoledì 18 marzo 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Forloc
    in Poesie (Poesie personali)

    Spettinato

    Sciolte erano le chiome
    Portate come unguento
    Tra i denti del tempo
    E formati da un pettine
    Maculato
    Colorato fermo plastica
    Faceva venir in mente
    Com'è sottile la linea
    Grigia che separa il divenire
    Dall'essere
    Mentre aspetto il nulla
    E vorrei il tutto.
    Composta mercoledì 18 marzo 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Franca Martin
      in Poesie (Poesie personali)

      C'è un canto

      C'è un canto
      che rimane tra le stelle
      la notte, nascosto nei sogni
      e come il vento
      accarezza i prati
      senza far rumore.

      Dolcemente trasporta
      in affreschi di luce,
      la luna
      che si specchia nel rivo
      diviene esile barca
      in mezzo al prato
      rischiarato d'argento.

      Nelle mani
      le carezze del vento,
      profumi freschi che sanno
      di soavi certezze.

      Il domani è
      nei colori dell'arcobaleno,
      nei sogni più profondi.

      Negli occhi di una bimba,
      la magia della vita
      fa fremere il cuore.
      Composta martedì 17 marzo 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Iris Vignola
        in Poesie (Poesie personali)

        Ibrida creatura

        Ali angeliche,
        su, di demone, il corpo,
        senso non hanno,
        o spirito assorto,
        immobile,
        solitario,
        in cerca quasi di agognante conforto.
        Son qui, a scrutarti,
        sogno o son desta?
        Se di sogno trattasi,
        realtà non può essere...
        muovermi non oso
        e, al tuo avvinghiante sguardo,
        rispondere, neppure provo.
        Se, all'inverso, sei tu reale
        qui esser non dovresti,
        bensì nel tuo mondo irreale,
        fatto di ghermente fuoco infernale?
        Neri angeli ribelli?
        Anime fosche e dannate?
        O forse son tutte sbagliate?
        Fatto di impalpabili nubi leggiadre?
        Candidi angeli, eletti?
        Esseri di luce coperti?
        Rispondermi non vuoi?
        Ebbene, allora oso
        e, nei tuoi occhi,
        seppur con trepido timor,
        lo sguardo mio, poso.
        Occhi non d'inferno plasmati,
        né di azzurri cieli sconfinati.
        Comprendere non so,
        ma una cosa è certa,
        quella lacrima che scruto scendere, lenta,
        non è perversa, né insulsa
        ibrida, fragile, confusa creatura.
        Vederti così soffrire
        tu che, da laggiù, vieni,
        o da lassù.
        È, la mia mente, ferire.
        Composta mercoledì 19 marzo 2014
        Vota la poesia: Commenta