Poesie personali


Scritta da: Marco Di Paola
in Poesie (Poesie personali)

Pensieri

Se i pensieri ti attanagliano la mente
non restare lì senza far niente
cerca piuttosto di reagire
anche se come risultato tendi a non riuscire

in fondo prima o poi la ruota girerà
portando con se serenità e leggerezza
una nuova alba dopo la notte sorgerà
e sulla riva del mare una nuova fresca brezza!
Composta sabato 14 marzo 2015
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    Scritta da: Forloc
    in Poesie (Poesie personali)

    Un gesso

    Un gesso graffiato sulla lavagna
    La maestra che si lagna
    E l'udito dei compagni ancor più
    Ecco allora che impari
    Cos'è lasciar un segno
    Con un disegno
    Un graffio nell'anima
    Ancora echeggia
    Lungo il viaggio della memoria
    Ora
    In questa stanza spoglia
    Di te.
    Composta martedì 24 marzo 2015
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      Scritta da: Leo
      in Poesie (Poesie personali)

      Sorridi

      Sorridi,
      sorridi sempre.
      Anche quando l'oscurità della notte
      Avvolgerà il mondo.
      Tu sorridi,
      Sorridi sempre.
      Anche se un giorno l'alba
      Per magia dovesse scomparire.
      Tu sorridi,
      Sorridi sempre.
      Non smettere mai di farlo
      Perché quando lo farai,
      Tutto avrà fine,
      Ogni colore sarà insignificante.
      Non importa cosa succederà domani
      Tu apri gli occhi
      E sorridi,
      Sorridi sempre.
      Composta lunedì 17 marzo 2014
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie personali)

        La noce non ha occhio

        Non c'è nulla
        che possa sopportare
        tutto il peso del mondo
        nel ciclo dell'eterno.

        Nulla.
        Neanche un occhio!

        Sollevando un peso
        scopro che la forza
        è come una noce
        che volge il suo guscio
        al cielo scoperto.

        Noce che apre una nera voragine
        agli occhi del mondo,
        circolare di gorghi sinuosi
        bucati da eventi luttuosi,
        scivola senza cadere.

        Noce che non batte ciglio,
        sta meglio, non ha ciglia,
        niente e nessuno l'avvertono
        che è giunta l'ora
        di posare gli elmi,
        conosce da sempre la terra
        in tutta la sua nudità.

        La noce non funge da porta,
        blindatone l'uscio nel guscio,
        non sa del negozio,
        del fragile vetro,
        non ha da abbassare
        la saracinesca
        per nascer l'indomani
        ancora più stanca di prima.
        Composta lunedì 23 marzo 2015
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          Scritta da: Rosita Matera
          in Poesie (Poesie personali)

          L'uomo che sei

          C'erano semi da seminare. "Ci penserà il vento" pensò il contadino.
          Ma il vento, quel giorno, non giunse puntuale
          e i semi caddero nell'indifferenza.

          C'erano braccia da afferrare nella stazione dei dimenticati.
          "Ci penserà il prossimo che passa per caso" pensò il viandante.
          Ma il prossimo, quel giorno, non giunse puntuale
          e le braccia caddero nella miseria.

          C'era un cuore di donna da riempire, di gioia, d'amore, di vita vera.
          "Ci penserà un altro, non io" pensò il vigliacco.
          Ma l'altro uomo, quel giorno, non giunse puntuale
          e la donna cadde in una lacrima immensa.

          C'erano un bambino da educare,
          da forgiare bene come vaso d'argilla.
          "Ci penserà il maestro che incontra" pensò l'egoista che aveva da fare.
          Ma il maestro non giunse puntuale e il bambino divenne un uomo brutale.

          Ma un giorno, un uomo vide i semi da seminare.
          "Ci penserò io" disse a se stesso
          alzando subito la manica al cuore.

          E quel giorno giunse puntuale
          e i semi crebbero all'infinito.
          Poi quell'uomo, soddisfatto di questo,
          afferrò le braccia dei dimenticati.
          "Ci penserò io che passo per caso" pensò aprendo la propria mano.

          E quel giorno giunse puntuale,
          e quelle braccia crebbero e costruirono il mondo.
          Poi quell'uomo incontrò la donna
          caduta sola nella sua lacrima.
          "Ci penserò io che amo senza chiedere nulla".
          E quel giorno giunse puntuale,
          e la donna fiorì nel suo sogno d'amore.
          Quell'uomo incontrò il bambino
          da forgiare come vaso d'argilla.
          "Ci penserò io", affermò sorridendo,
          e il bambino diventò un uomo vero.

          Quell'uomo ora non è lontano
          ed è a un passo tra il cielo e il cuore,
          si muove in silenzio senza farsi notare,
          è in ognuno di noi quando decide di amare.
          Composta lunedì 23 marzo 2015
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            Scritta da: Joseph Zicchinella
            in Poesie (Poesie personali)

            Notte d'estate

            Ci sono le lucciole in questa notte d'estate,
            mi volto a guardarle qua e là,
            tra le immagini opache dei miei pensieri,
            e quelle chiare di quella notte.
            Mi fermo all'improvviso,
            per rispettare quel silenzio,
            ora non c'è più il rumore dei miei passi,
            ma solo il nitore intermittente delle lucciole.
            Cosa sono io?
            Solo un pezzo di carne che sta fermo e respira?
            Cosa sono le lucciole?
            Solo dei piccoli esserini che s'accendono e si spengono inutilmente?
            Cammino.
            Composta nel agosto 2005
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              Scritta da: Joseph Zicchinella
              in Poesie (Poesie personali)

              I sogni

              Un flusso lieve e leggero attraversa la mia mente
              sono pensieri vari che s'intrecciano come serpenti.
              Strisciano via oltrepassando i sogni.
              S'incrociano e si azzannano tra di loro.
              Qualcuno ha il sopravvento su l'altro. Lo uccide!
              I pensieri più deboli moriranno tutti,
              perché sono quelli che non hanno il coraggio di reagire e lottare.
              I sogni sono per i forti, per chi poi ne sa tenere il peso.
              Composta nel 2001
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