Poesie personali


Scritta da: Violina Sirola
in Poesie (Poesie personali)

Amo il nemico

Sardonica la luna allarga il riso
sul mare delle congetture
un riso amaro inghiotte
l'onda scura. Mio Dio
mi trovo qui in trincea
sono al fronte mi puntano i cecchini
un occhio solo trasudano i miei pori
dagli occhi della pelle piange sale
un riso amaro. Nessun martirio
non sono un kamikaze sono
un verme mi trovo faccia
a faccia con la morte
che decida la sorte!
La dignità è denaro nel grembo
della mamma come un fiore
raccolto questo il prezzo
io sono quell'insetto
sono un verme.
Proprio così voglio che sia bruciata
la mia carne è forza senza forma
la coscienza anima persa
sfugge al controllo.
Io sono qui in trincea
sono al fronte Dio mio
forse dovrei combattere da
eroe ero... e sì proprio così
io ero mi cullano le onde
è letto il fiume
la mia coperta il sole
il fiume corre
a mare l'acqua inghiotte
acqua primordiale.
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    Scritta da: Giacomo Moglia
    in Poesie (Poesie personali)

    Apparizione

    Quando il cielo si tinge improvviso
    rimane nell'aria una polvere strana
    si posa invisibile tra nomi e cognomi
    emergono visi e mani piegate dal vento
    di strada in strada crea polvere blu
    trapassa il vestiario
    mentre si sposta solletica il petto
    brucia nell'occhio
    che rosso diventa
    quando una luce illumina il cielo
    ed è subito nero
    tempesta in arrivo emana paura
    tra nomi e cognomi
    si sente il respiro affannoso
    si cerca riparo
    si chiede perdono
    ma l'ombra del male li avvolge
    in quel manto di polvere blu
    chiedono aiuto
    appare
    una vergine Madre
    che nel grande marasma
    tende loro la mano
    poi scompare
    in quel cielo
    lasciando il suo velo
    cadere
    tutto torna sublime
    infinito
    nomi e cognomi
    restano solo memoria
    per l'aldilà.
    Composta mercoledì 23 settembre 2015
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      Scritta da: Mirella Rossi
      in Poesie (Poesie personali)

      L'estate

      L'estate racconta la mia canzone
      di desideri e sogni
      lasciati andare come acqua di sorgente.
      Acqua fresca e dissetante
      che scorre tra le dita della mano
      e lascia solo promesse
      di un futuro incerto.
      Rincorro il torrente con gli occhi,
      mi siedo, assorta e
      ascolto la musica dell'acqua
      che suona la mia canzone d'estate .
      Estate senza te che hai rubato i sogni
      e la speranza di una felicità lontana.
      L'aria è cristallina
      gocce di lacrime calde cadono
      sulle mani bagnate
      si disperdono e muoiono
      proprio come me.
      Ciò che manca alla mia vita è la speranza
      Ciò che manca al mio domani
      è un oggi da vivere
      ciò che manca al mio oggi
      è il coraggio per farlo
      da sola.
      L'estate racconta la mia canzone.
      Composta martedì 7 luglio 2015
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        Scritta da: Giuseppe Mudu
        in Poesie (Poesie personali)
        Sono ombre che non vanno più via
        Come statue scolpite nel buio
        I ricordi lontani nel tempo
        Scandiscono la vita che scorre
        Sono ombre che un sole mi ha dato
        E che nessuno ha mai più cancellato
        Mi accompagnano fedeli nel tempo
        Vicine alle mie nostalgie
        Sono ombre che non vanno più via
        Se un altro sole non sarà solo mio.
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          Scritta da: Gaetano Giannini
          in Poesie (Poesie personali)

          Vorrei

          Vorrei tener le ali per volare,
          andar lassù nel cielo con gli uccelli.
          Vorrei con loro poi poter cantare
          fra nuvole di splendidi fringuelli.

          Avvicinarmi al sole ed alle stelle,
          guardar dall'alto cosa succede in terra.

          Vorrei, vorrei girovagar pel mondo,
          sospeso al filo come l'aquilone,
          per divertirmi con un girotondo
          e spegnere nel cielo ogni passione.

          Vorrei ma il mio desio rimane un sogno,
          il mio tormento invece una realtà.

          Chi sa se a morte, forse ciò che agogno,
          in ciel volando, l'animo godrà.
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            Scritta da: FRANCA COLOZZO
            in Poesie (Poesie personali)

            Sirena

            Avanzavi superba dinanzi
            ai suoi attoniti occhi
            leggiadra danzatrice,
            d'erica e mirto vestita.

            Avanzavi coi salsi capelli,
            scomposti dal vento,
            su sabbiose dune arse,
            e il sole sulla pelle.

            Avanzavi, superba,
            nell'aria salmastra,
            col tuo corpo d'alabastro,
            scolpito dagli anni,
            mai stanchi.

            Avanzavi nell'ora silente
            su bianche spiagge da corallo
            lambite, nei caldi meriggi,
            tra nature aspre e selvagge.
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