Scritta da: Rosita Ramirez
in Poesie (Poesie personali)
Volo dell'anima
Nell'anima inquieta
sensazione di volare,
volare sopra le nuvole.
Dove lei potrà guardare
ammirare
fantastici orizzonti,
meravigliose albe.
Composta martedì 27 ottobre 2015
Nell'anima inquieta
sensazione di volare,
volare sopra le nuvole.
Dove lei potrà guardare
ammirare
fantastici orizzonti,
meravigliose albe.
Sei arrivato Gesù
la notte prima
di Natale
portando con te
preziosi doni
pace, amore, libertà.
Non ci sono
regali più belli
in una notte speciale
tu sei con noi
per tenerci uniti
Buon Natale a tutti.
Voglio guardare
che non mi sfugga
l'ultimo raggio di sole
oh! Quanto è bello
il sole che si nasconde
lontano lo vedo
verso l'orizzonte
il suo colore rosso
fra poco sparirà.
Bellissimo tramonto
anche oggi mi hai
fatto sognare.
Amore e sacrificio,
non sono solo due semplici parole
è l'essenza di ciò che traspare dallo sguardo di una madre.
Occhi che raccontano e che sanno
raccontarsi
in ogni loro espressione,
nella loro felicità ma anche nel loro dolore.
Uno sguardo che rivela così tanto,
ma che spesso si abbassa,
incapace di celare certe emozioni
del cuore.
Un cuore che a volte piange e altre gioisce
ma è un cuore che ama in ogni suo battito,
e lo fa unicamente per i figli.
E comprendi veramente che di fronte a te,
non c'è solo la donna che ti ha donato la vita,
c'è una madre che la stessa sua vita donerebbe per te.
Davanti ai tuoi occhi,
c'è un infinito universo,
linfa di vita e di amore,
sempre pronto ad accoglierti tra le sue braccia,
come il cielo accoglie le sue stelle...
anche nelle notti più buie.
Una madre
colei che brilla di amore nei nostri
cuori.
Tengono la testa china
le bandiere dei generali per diritto.
Vola piano sulle teste ornate
l'aria che puzza di fumo e di paure.
Alte uniformi
per i nani di cuore
e di testa.
Basta guardare attraverso un bicchiere per vederli giganti
o mostri potenti.
Basta vuotarlo il bicchiere
per sentirsi giganti
o mostri potenti.
E domani
al risveglio da una notte da svegli
chi riesce ad alzarsi prometterà di non bere più,
ma lo farà a se stesso,
in silenzio,
sapendo di non poter mantenere.
Hai preso in fretta gli abiti di ogni giorno,
li hai messi alla rinfusa nelle valigie buone.
Nient'altro
neppure la foto di quel bimbo
non più mio né tuo.
Forse,
con comodo
ritornerai più avanti.
Forse.
Stai a testa bassa,
per non vedere il resto,
per non guardarti intorno.
Io ti vedo,
anche se tu non vedi me,
e ti fotografo con gli occhi.
Le ultime prese,
l'ultimo viaggio.
Mi sembri imbarazzata,
o forse sono io.
Intanto chiama un clacson dalla strada.
È un suono che ricordo,
quello di tante sere.
L'amica,
spesso i colleghi.
Lavoro,
cene,
cinema e caffè.
Gente diversa
ma tutta con lo stesso clacson.
Adesso suona tre volte,
non più una.
Ha titolo per farlo,
non è più solo un amante.
Ti ho dato il tempo per capirti dentro,
ma credo l'abbia usato per capire meglio lui.
E visto il risultato
lo hai apprezzato.
Così come i gabbiani
non possono vivere senza il mare,
io non posso immaginare
una vita senza i tuoi occhi,
senza i tuoi sogni,
senza sentire la brezza marina dalle tue labbra,
io non posso,
non posso immaginare una vita
senza respirare lungo le coste del tuo corpo.
L'amo e l'amerò,
per i suoi occhi,
per la sua pelle,
qui, lì, dappertutto,
e in nessun luogo.
Nel vuoto, nella totalità,
nella luce e nell'oscurità,
l'amerò, nella sabbia, nel mare,
in compagnia o in solitudine.
Perché le notti e i miei giorni,
vivono della sua semplicità.
Perché non so, perché so.
L'amo perché respira,
e mi fa impazzire quando ama.
L'amo per tutto, per niente,
dalla punta dei suoi difetti
fino alla fine dei suoi piedi,
io l'amerò, giuro che lo farò,
perché ogni giorno per me amarla
significa semplicemente rinascita.
L'amarezza sale dalle radici
e suscita nel cuore uno scoppio
che sposta le fronde;
domani di cemento sarà il cielo.
Il cielo di novembre
limpido azzurro e chiaro,
frizzante ma non raro,
invita a rallegrar,
ma la stracolma mente
l'immagine cancella
e non muove favella
in giorno da gustar...
Le foglie variopinte
ornano lunghi rami
con fievoli ricami
i raggi a catturar,
ma il nero dei pensieri
che nella mente gira
il bello non attira
nel triste girellar.