Poesie personali


Scritta da: Simona Buzzi
in Poesie (Poesie personali)

Volo libera

Staccandomi
da tutto
e da tutti,
prendendo
le distanze
da persone,
cose, situazioni,
io mi ritrovo.
Volo libera
nell'orizzonte
della fantasia,
assaporando
il gusto della libertà.
Volteggio leggera
tra i miei pensieri
su ali d'aquila.
Spazio ovunque.
Gusto il piacere
dell'immenso,
forse dell'eterno,
senza più legami
nodi, catene.
Assaporo l'infinito
beandomi del nulla.
Composta giovedì 20 luglio 2017
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    Scritta da: Elena Dandini
    in Poesie (Poesie personali)

    Ode al mare

    Tra la frescura e la quiete
    dei lini,
    ho ancora lo sguardo alle onde
    che l'astro innamorato
    bacia di fuoco e di diamanti
    cosparge.
    Fortunato, immenso mare
    sei padre severo che sculaccia
    e amante che lambisce
    di liquide carezze.
    Davanti alla tua perpetua voce
    ogni parola è nulla.
    Ed io mi perdo nel tuo ondeggiare
    di culla e di amplesso
    totalmente appagata e placata.
    Composta martedì 11 luglio 2017
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      Scritta da: Aquilablu59
      in Poesie (Poesie personali)

      Scalzi di respirare

      Mi piace danzare
      sulle punte dei miei pensieri.
      Avvolgerli in nuvole blu,
      cospargeli di luce di stelle.
      A volte portarli nel sole,
      come piccole gocce
      di mare lasciarli evaporare.
      Scoprirli alla luna,
      lasciare che prendono forma.
      Pensieri liberi
      senza barriere
      raccoglierli come fiori
      senza strapparli
      lasciandoli scalzi
      di respirare.
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        Scritta da: Aquilablu59
        in Poesie (Poesie personali)

        Parole

        Non ho più voglia di parole,
        in questo mondo c'è ne sono troppe.
        Si usano senza pensarle,
        si gettano così all'infinito.
        Forse nel silenzio
        si può trovare
        quello che le parole
        hanno tolto al volere.
        Oggi è tutto strano
        ogni persona pensa di volere,
        chiede un preteso per poter parlare.
        Ma poi è tutto fermo
        e restano parole.
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          Scritta da: Simona Buzzi
          in Poesie (Poesie personali)

          Tenue dolore

          Quando un legame
          si spezza,
          amore, amicizia o altro,
          c'è sempre rimedio
          i buoni sentimenti
          rappacificano l'anima
          se la buona volontà
          è comune.
          Se questo accade,
          è qualcosa di bello
          che allarga il cuore
          libera l'anima.
          All'improvviso
          un soffio di perdono
          un alito di libertà.
          Ciò che è stato rotto
          rimane tale.
          Niente, nessuno
          potrà sanare la ferita
          ma il dolore
          non brucerà più.
          Composta mercoledì 19 luglio 2017
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            Scritta da: Già
            in Poesie (Poesie personali)
            Ti amavo accanto, guancia a spalla
            come neve poggia come foglia scende
            ti scoprii lento, occhi a voce
            come passi incauti, come sussurri incerti
            ti ferivo a morte, denti a cuore
            come falce poggia, come lama scende
            come posso colmare i tuoi abbracci?
            Come posso le tue carezze?
            Ti ho scritto sguardi sulla pelle
            per ricordarmi il dolore
            per ricordarmi l'esempio
            per ricordarmi il rimorso.
            Composta lunedì 11 novembre 2013
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Uscivano nella notte vergine
              gli spiriti danzanti della foresta.
              Saltavano con le lunghe ombre
              sotto la pallida luce delle stelle.

              Il fuoco scoppiettava con le grida
              delle giovani mamme danzando
              per le figlie già diventate donne
              lasciando la pubertà nell'ombra.

              Come il fuoco che non muore
              sotto la cenere che lo copre
              così l'Africa canta la sua gioia
              aspettando la nuova aurora.

              I tamburi inebriano il silenzio
              con ritmi e miti nati nella notte.
              Il tempo in cui vissero i loro avi
              lo toccano col cuore e le mani.

              Le figure danzanti nella notte
              sono statue di ebano puro,
              sono movimenti di bellezza
              al ritmo mitico della luna.

              Escono dalla foresta umana
              le grida chiuse nelle maschere:
              sono i sogni e le grandi illusioni
              chiusi nei loro cuori con canzoni.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Beati siamo noi che leggiamo l'alfabeto della vita
                seguendo con gli occhi e alcuni anche con le dita
                quello che qualcuno ha scritto su tanti codici antichi.

                Abbiamo appreso a leggere da maestri o maestre
                gente buona e onesta che ci preparavano alla vita
                senza scioperi o soprusi amandoci come loro figli.

                Quante cose abbiamo appreso dalla storia antica,
                i viaggi erano fantastici leggendo carte geografiche,
                la matematica si cantava sommando o restando.

                A questi antichi maestri di vita e di vera dottrina
                dobbiamo il nostro amore alla patria e alla famiglia.
                Per loro innalzo un monumento di puro sentimento.

                Spero che i moderni maestri dei nostri futuri bambini
                continuino a insegnare l'alfabeto per leggere la meta
                senza bugie iniziando dalla prima A fino all'ultima Zeta.

                Da bambini la vita è vista come un gioco all'infinito
                quando i giorni passano svelti giocando e insegnando.
                Da vecchi ritorniamo all'infanzia per morire sognando.
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