Scritta da: Sannino Michele
in Poesie (Poesie personali)
Abbracciami
Abbracciami
bacio del cuore
mio al tuo.
Abbracciami
l'infinito bacio
del cuor mio
del cuor tuo
abbracciami.
Composta domenica 22 ottobre 2017
Abbracciami
bacio del cuore
mio al tuo.
Abbracciami
l'infinito bacio
del cuor mio
del cuor tuo
abbracciami.
Bacio
ricordo del cuore
memorie indelebili
emozioni ritrovate
ogni volta che mi ritorni in mente
Bacio.
Adoro i frutti autunnali!
In particolare il melograno, pieno di chicchi succosi
portentosi per la nostra salute!
Chicchi capricciosi che saltano qua e la
quando vogliamo sbucciare questa meraviglia!
Frutto di pensieri positivi, d'amore e pace
viene incontro a noi per aiutarci
contro malattie terribili che, portano alla morte!
Da bambina pensavo che il melograno
era un frutto magico, celestiale e misterioso
la mia immaginazione volava, tra i suoi chicchi rossi
tra favole, fate e storie fantastiche,
il mistero di questo frutto, ancora oggi avvolge me
tra il suo succoso sapore, essenza che aiuta
il nostro corpo a combattere malattie inguaribili.
Frutto segno di fortuna, fecondo di gioia e speranza
per pensieri graditi di felicità!
Questo io penso su questo prodotto.
Grigiore autunnale nel cielo e nell'anima
pioggerella silenziosa che vibra intensa
luce velata che nasce dal silenzio,
freme, palpita, trema, oscillano i sensi
attraverso lo sguardo degli occhi
nel goderne lo spettacolo,
i comignoli fumano, come speranze che si aggrovigliano
verso l'intenso cielo lontano, speranze di vita leggendaria
cui è formata la nostra vita, legata ai nostri antenati
viviamo sulle testimonianze, tracce, tradizioni, vestigia,
delle nostre passate radici, di autunni passati,
che gli echi lontani arrivano a noi,
ogni autunno che arriva, porta il pensiero
nelle viscere della nostra anima, un brulicare
di sensazioni sempre più forti
le foglie cadono come piccoli lamenti impercettibili
il tempo inesorabile passa, nel vuoto di questo universo
trasforma noi esteriormente, lasciandoci uguali dentro.
Le foglie cadono nel silenzio assordante
frusciano sotto i piedi, si spezzettano
diverranno briciole per la terra,
la loro meravigliosa e breve vita verde
come angeli nel vento di primavera
sotto il sole cocente, in estate, ma sempre felici
su quei rami verso il cielo, che sanno di libertà
guardano il mondo dall'alto, nel bosco o sui sentieri
respirano e sorridono gioiose, amano il loro albero
il lavoro della foglia è dare ossigeno
dona aria frizzante, instancabile attaccata al suo ramo
e non vorrebbe staccarsene mai...
quando dolcemente se ne distacca,
noi non sentiamo il suo grido,
ma l'intero universo lo sente.
Splendido autunno pieno di sensazioni
silenzio armonioso, di questa stagione,
che accarezza lo spirito, nostalgico estivo
cambia la natura, nella melodia di questo creato
nel profondo di noi stessi, nelle ore del giorno
la luce fugge via veloce e il buio avvolge presto
tutto sembra smorto, tutti i cespugli stanno seccando
e le foglie lasciano i rami, come in una danza celestiale
toccano terra, con un leggero fruscio, delicato
il silenzio è contagioso, ognuno di noi, medita la bellezza dell'attimo
e ascolta i sussurri degli alberi, il respiro del cielo, l'amore della natura
profondo, assordante, pieno, come quello di Dio.
Il tempo è breve, amare è l'unico modo per vivere
per potere raggiungere, il creatore delle meraviglie della terra.
Ma quale enfant prodige! *
(Sebastian Kurz) Bravo sì,
a arrufianarsi le persone che
amano smodatamemte sol
la loro nazione* (Austria).
Ma non è oggi, piuttosto il
futuro la vera sfida, quella
che l'enfant prodige non ha
capita. E di prodige ha poco
giacché pensa solo in loco:
che la partita sia lì, giocata,
dove la nazione è confinata*
(sui confini: chiusi). Non è di
questi politici che ha bisigno
il mondo, ma di chi vede le
cose nel più profondo, con
la solidarietà, semmai, come
sfondo. Le diversità vanno
fatte fruttificar, e così, si
devon fronteggiar le difficoltà
del terzo mondo*
(desertificazione, sfruttamento
...) per costruire un futuro a
tutto tondo* (per tutti). Che non
è dell'altro mondo* (impossibile).
E per non capire niente, per me,
colui* (Kurz) è proprio
deprimente* (delle ragioni
dell'Africa), ma quella tanta
gente* (africani e non solo) prima
o poi presenta il conto e sarà
allora senza fare alcuno sconto,
neanche ai nostri figli* (incolpevoli)
che pagheran l'ammonto* (tensioni
tremende).
Prime luci dell'alba
che occhi
assonnati
da notti insonni
contemplano.
Prime luci dell'alba
che respira
chi dimora non ha.
L'alba
di in nuovo giorno
che vivo
insieme a te
che nutri
il mio cuore.
Ti piango in solitudine,
all'improvviso arrivi
all'ombra di un ulivo.
Ti vedo sul cammino
di una giornata colorata
da pennellate di salici.
Rincorro le tue mani,
veloci scorrono sui filari
di viti pronte a germogliare.
Guardo le tue rughe,
solchi di semine
distese di frutti.
Dipingo il tuo volto
sorridente all'aurora
ramata dal tuo sapere.
Ti scrivo sulla terra
spargendo briciole di zolle
nel cielo luminoso.
Attraverso filtri chimici
riesco a scriverti
che dalla tela del ragno
solo i sogni riescono a scappare,
ed anche vecchi risentimenti
per quello che ci hanno fatto
ed è passato inosservato.
Errori imperdonabili da perdonare
quelli inaccettabili da accettare,
senza vincita né perdita,
perché solo il ragno sta a giocare.