Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Melograno

Adoro i frutti autunnali!
In particolare il melograno, pieno di chicchi succosi
portentosi per la nostra salute!

Chicchi capricciosi che saltano qua e la
quando vogliamo sbucciare questa meraviglia!
Frutto di pensieri positivi, d'amore e pace

viene incontro a noi per aiutarci
contro malattie terribili che, portano alla morte!
Da bambina pensavo che il melograno

era un frutto magico, celestiale e misterioso
la mia immaginazione volava, tra i suoi chicchi rossi
tra favole, fate e storie fantastiche,

il mistero di questo frutto, ancora oggi avvolge me
tra il suo succoso sapore, essenza che aiuta
il nostro corpo a combattere malattie inguaribili.

Frutto segno di fortuna, fecondo di gioia e speranza
per pensieri graditi di felicità!
Questo io penso su questo prodotto.
Composta domenica 22 ottobre 2017
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Autunno dopo autunno

    Grigiore autunnale nel cielo e nell'anima
    pioggerella silenziosa che vibra intensa
    luce velata che nasce dal silenzio,

    freme, palpita, trema, oscillano i sensi
    attraverso lo sguardo degli occhi
    nel goderne lo spettacolo,

    i comignoli fumano, come speranze che si aggrovigliano
    verso l'intenso cielo lontano, speranze di vita leggendaria
    cui è formata la nostra vita, legata ai nostri antenati

    viviamo sulle testimonianze, tracce, tradizioni, vestigia,
    delle nostre passate radici, di autunni passati,
    che gli echi lontani arrivano a noi,

    ogni autunno che arriva, porta il pensiero
    nelle viscere della nostra anima, un brulicare
    di sensazioni sempre più forti

    le foglie cadono come piccoli lamenti impercettibili
    il tempo inesorabile passa, nel vuoto di questo universo
    trasforma noi esteriormente, lasciandoci uguali dentro.
    Composta domenica 22 ottobre 2017
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Foglie

      Le foglie cadono nel silenzio assordante
      frusciano sotto i piedi, si spezzettano
      diverranno briciole per la terra,

      la loro meravigliosa e breve vita verde
      come angeli nel vento di primavera
      sotto il sole cocente, in estate, ma sempre felici

      su quei rami verso il cielo, che sanno di libertà
      guardano il mondo dall'alto, nel bosco o sui sentieri
      respirano e sorridono gioiose, amano il loro albero

      il lavoro della foglia è dare ossigeno
      dona aria frizzante, instancabile attaccata al suo ramo
      e non vorrebbe staccarsene mai...

      quando dolcemente se ne distacca,
      noi non sentiamo il suo grido,
      ma l'intero universo lo sente.
      Composta domenica 22 ottobre 2017
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Splendido autunno

        Splendido autunno pieno di sensazioni
        silenzio armonioso, di questa stagione,
        che accarezza lo spirito, nostalgico estivo

        cambia la natura, nella melodia di questo creato
        nel profondo di noi stessi, nelle ore del giorno
        la luce fugge via veloce e il buio avvolge presto

        tutto sembra smorto, tutti i cespugli stanno seccando
        e le foglie lasciano i rami, come in una danza celestiale
        toccano terra, con un leggero fruscio, delicato

        il silenzio è contagioso, ognuno di noi, medita la bellezza dell'attimo
        e ascolta i sussurri degli alberi, il respiro del cielo, l'amore della natura
        profondo, assordante, pieno, come quello di Dio.

        Il tempo è breve, amare è l'unico modo per vivere
        per potere raggiungere, il creatore delle meraviglie della terra.
        Composta domenica 22 ottobre 2017
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie personali)

          Ma per piacere!

          Ma quale enfant prodige! *
          (Sebastian Kurz) Bravo sì,
          a arrufianarsi le persone che
          amano smodatamemte sol
          la loro nazione* (Austria).
          Ma non è oggi, piuttosto il
          futuro la vera sfida, quella
          che l'enfant prodige non ha
          capita. E di prodige ha poco
          giacché pensa solo in loco:
          che la partita sia lì, giocata,
          dove la nazione è confinata*
          (sui confini: chiusi). Non è di
          questi politici che ha bisigno
          il mondo, ma di chi vede le
          cose nel più profondo, con
          la solidarietà, semmai, come
          sfondo. Le diversità vanno
          fatte fruttificar, e così, si
          devon fronteggiar le difficoltà
          del terzo mondo*
          (desertificazione, sfruttamento
          ...) per costruire un futuro a
          tutto tondo* (per tutti). Che non
          è dell'altro mondo* (impossibile).
          E per non capire niente, per me,
          colui* (Kurz) è proprio
          deprimente* (delle ragioni
          dell'Africa), ma quella tanta
          gente* (africani e non solo) prima
          o poi presenta il conto e sarà
          allora senza fare alcuno sconto,
          neanche ai nostri figli* (incolpevoli)
          che pagheran l'ammonto* (tensioni
          tremende).
          Composta giovedì 19 ottobre 2017
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            Scritta da: Leonardo Manetti
            in Poesie (Poesie personali)

            Una poesia per mio nonno

            Ti piango in solitudine,
            all'improvviso arrivi
            all'ombra di un ulivo.
            Ti vedo sul cammino
            di una giornata colorata
            da pennellate di salici.
            Rincorro le tue mani,
            veloci scorrono sui filari
            di viti pronte a germogliare.
            Guardo le tue rughe,
            solchi di semine
            distese di frutti.
            Dipingo il tuo volto
            sorridente all'aurora
            ramata dal tuo sapere.
            Ti scrivo sulla terra
            spargendo briciole di zolle
            nel cielo luminoso.
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              Scritta da: Myškin
              in Poesie (Poesie personali)

              La tela

              Attraverso filtri chimici
              riesco a scriverti
              che dalla tela del ragno
              solo i sogni riescono a scappare,
              ed anche vecchi risentimenti
              per quello che ci hanno fatto
              ed è passato inosservato.
              Errori imperdonabili da perdonare
              quelli inaccettabili da accettare,
              senza vincita né perdita,
              perché solo il ragno sta a giocare.
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