Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Non v'è cosa che l'uomo non possa aspettarsi

Non v'è cosa che l'uomo non possa aspettarsi, o negare giurando,
o che desti stupore, da che Zeus, il padre degli dèi nell'Olimpo,
fece notte nel mezzo del giorno, occultando la luce
al sole splendente. E una triste paura sugli uomini venne.
Tutto da allora è degno di fede, tutto dall'uomo può essere atteso:
nessuno di voi si stupisca, nemmeno se vede
le fiere scambiar coi delfini il pascolo marino,
e che ad esse le onde echeggianti del mare siano più gradite
della terra, così come ai delfini il monte boscoso.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    La Fattoria di Bradin

    Pioggia di guerra
    sulle teste dei soldati
    Nel baratro di una guerra da cani
    Pelle segnata e ferita
    Sguardi in fuga oltre ogni frastuono

    Pioggia di guerra
    sulle teste dei bambini
    Con il peso dell'odio negli occhi
    Giochi di guerra fuori nei cortili
    Ronzio di mosche
    su orecchie sorde e bocche di fame

    Pioggia di guerra
    su corpi nudi di donne
    Violenza carnale senza passione
    Urlo di paura
    sibilo di proiettile
    Al di là della linea di confine.

    Pioggia di guerra
    sulle case di periferie
    Bruciate in attimi di lucido bang umano
    Bomba odio senza avviso
    E distruzione intorno alla fattoria di Bradin

    Pioggia di guerra
    Sul cortile della stazione
    Treni in fiamme sui ponti di ferro
    Crateri e buche nelle strade deserte
    Acqua veleno da Pristina a Novi Sad

    Pioggia di guerra
    Bagnati di odio
    Avanzano eserciti fantasma
    Senza un nemico da scovare
    Senza bersagli da colpire
    Senza fiori da regalare

    Pioggia di guerra
    sui carri che vagano nei campi
    In file interminabili di speranza e fatica
    Oltre ogni muro di indifferenza
    La sera
    sugli altipiani
    tende e stracci
    Chiazze di dolore perse in un lembo di terra ferita

    Pioggia di guerra
    Su questa terra di nessuno
    tra una parte e l'altra del mare
    Terra contesa col sangue di corpi in pace
    C'è pioggia negli sguardi stanchi e tristi
    con ancora un pezzo di vita da buttare

    pioggia di piombo
    pioggia di fuoco
    pioggia di odio
    pioggia di nulla

    bagnati da una pioggia assassina
    senza più vita da vivere
    sono uomini e donne

    Perduti.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)

      12 Settembre 1966

      Sei comparsa al portone
      in un vestito rosso
      per dirmi che sei fuoco
      che consuma e riaccende.

      Una spina mi ha punto
      delle tue rose rosse
      perché succhiassi al dito,
      come già tuo, il mio sangue.

      Percorremmo la strada
      che lacera il rigoglio
      della selvaggia altura,
      ma già da molto tempo
      sapevo che soffrendo con temeraria fede,
      l'età per vincere non conta.

      Era di lunedì,
      per stringerci le mani
      e parlare felici
      non si trovò rifugio
      che in un giardino triste
      della città convulsa.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Di fronte alla sieve

        Seduto sul greto di questo fiume torto
        che scorre anonimo e perso, sono solo,
        senza i miei amati denti da latte attorno,
        unico senso, ingombrante aspettativa;
        e l'eco non giunge di temerarie madri,
        né il silenzio di fedeli compagne.

        Sono solo come un cactus e da questo rigo
        d'acqua piango la sorte di sponde separate.

        Verità vecchie e nuove, come pesci, tra le mani
        mi scivolano, filando, non le ripescherò più.

        Fiume dannato!

        Questo incessante andare, moto
        castrante ti vorrei gelare, tanto
        da unire questo mio margine:
        ingannevole solidità tra di noi.

        Natura spoglia perché non mi doni il volto noto?

        Una bigia prende il volo tremato momento.

        Sono solo e certo su questo greto che l'alveo temuto
        non tenterai intraprendere per giungermi accanto.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          L'opportunità del domani

          C'è sempre un dolore nella vita:
          uno sguardo appeso a una finestra,
          una lacrima negli occhi d'una bimba,
          un uccello ferito da uno sparo,
          una madre che ha perso suo figlio!

          C'è sempre una speranza nel mattino:
          una rosa è nata nel giardino,
          un buco d'ozono è sparito,
          il vecchio ha il cuore d'un bimbo,
          il cancro è già stato vinto !

          C'è sempre un'opportunità nella sera:
          ritornare sui propri cammini,
          scoprire l'Ulisse del futuro,
          la Beatrice dei propri sogni,
          il Paradiso di amori perduti.

          C'è sempre un domani maturo:
          un bimbo fatto uomo,
          una bimba diventata madre,
          gli animali padroni dei boschi,
          la Terra culla della Libertà.
          Vota la poesia: Commenta