in Poesie (Poesie personali)
La felicità
io corro
tu fuggi
mi fermo
tu aspetti
ti piglio
mi scappi
ti vedo lontana
ti sogno vicina
ed infine la certezza è...
una vita d'amarezza.
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io corro
tu fuggi
mi fermo
tu aspetti
ti piglio
mi scappi
ti vedo lontana
ti sogno vicina
ed infine la certezza è...
una vita d'amarezza.
Salire e scendere
questo tragico bianco
dentro il colle madre
che pasce sui fianchi
in corolle di tanti ricami
pennellate di tanti colori
adottati dall'astro perenne
nutriti da linfa piovosa.
È un piacere guardarvi
che rallenta il profumoso percorso
in fondo alla via
ridono ancora gli occhi
ride ancora il cuore.
I primi doni
della vita nei fiori
di primavera
dischiudono un sorriso;
una lacrima segna
il volto del cuore
come una stilla
di rugiada,
sollievo e passione,
una perla apre
un'eterna primavera.
La tua voce
trapasserà il tempo,
aurora dalle dita dorate
accarezzerà un mondo
di luce,
e apparirai come
dolce armonia,
una speranza ed
una promessa.
Quel foglio macchiato
ti sperde nel mondo
attrice impacciata
ora sai gli anni perduti
a trasmettere tutto di te.
Strada fatta. Erba bruciata
e tu girasole solitario
resti immobile ai margini
del campo di gramigna.
Il sole ti assolve
un peccato veniale
che i puri stanno a guardare
voglia di fuggire
forse l'unica scelta
è dormire.
È un'eco
dell'anima
un palpito d'ali
che s'insinua
nel cuore.
Silenzio
e contemplazione
sono il suo volto.
Il radicale finire
non compie l'amore
perché intimità
mistica intuizione
dell'essere.
Un raggio creatore
lo matura,
cresce fatto foresta
e mondo
con più anima
sovra terra inospitale.
Da tempo non so distinguere emozioni
so scrivere però i pensieri
ti vedo che forgi cupo
vedo il tuo sguardo inquietante
vedo l'arte che ti abbraccia
sento il tuo desiderio dell'immutabile
sento che graffi mordi la vita
ma vedo che sai lisciare i giorni
oggi mi turba come ti vedo
mi turba come ti sento
mi turba come ti ascolto
e sei come sei
mi spaventa.
Immagine di luce
un angelo etereo
un amore immortale
consumeranno giorni
della vita.
Quanti incanti
sentimenti austeri
per i miei occhi
dalle luci eterne.
L'amore non divide
la sua immagine abbaglia
avvolge
travolge
inebria.
Voce solitaria
germoglia selvaggia
primavera perenne
luce della vita.
Principessa d'un amore
segreto
melodia di fili dorati
avvinti alla vita.
Chimera di luce
voce di dolore
mistero perenne
d'infinito amore.
Volevo sogni reali
che domani diventassero regali
volevo galoppi solari
di mete serene raggiunte
volevo parole di oro
prive di false voci
volevo dieci sorrisi belli
dove cento gioie nascere
volevo un angelo folle
anche un demone tenero
volevo certezze di carezze
dove risognarmi sempre
invece esistevi.
Vano volare
nel tempo
di libertà scevro
nel duro cercare
quotidiano vagare
di cenci
come attimi
di verità lontane
in mezzo ad un incedere
lento di giorni
consueti,
in una crisalide
di tenebre
scendere nel profondo
dell'ignoto.
Vita e morte
sola speranza
informe
per camminare fino a sera
e rendere il tempo
sogno estatico
sonno eterno.
Si torce la vita
impudente di giorni
vani portatori
di speranze fallaci,
di tedio un mondo
triste si dipana
nell'orizzonte livido
di morti.
Nel tempo che non c'eri
ti cercavo
Nel tempo che ti penso
è prezioso
Nel tempo che ti vedo
respiro ancora
Nel tempo che sei mio
è eterno
Nel tempo che non ci sei
ti adoro e…. vivo.