Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La morte

Ha bussato sulla mia spalla.
Le chiesi: "Cosa vuoi da me? "
Mi rispose: "Non temere,
non sono qui per te.
Voglio solo farti compagnia".
D'improvviso scomparve.
In quel sonno profondo
ricordo che la pensavo sempre.
Nuovamente la sento vicina.
Mi sorride e dice:
"Svegliati, io devo andare via da qui,
ma ricorda: io sono la Morte".
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie personali)

    Cuore di donna

    Ci sono donne che camminano controvento da una vita...
    Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani...
    Ci sono donne che cambiano pelle per amore...
    Ci sono donne che donano il loro cuore, per poi ritrovarsi a raccattarne i
    cocci da sole...
    Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima su una spiaggia
    al tramonto...
    Se ti fermi un istante le puoi sorprendere, mentre lottano contro il proprio istinto...

    Mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi
    nudi, affrontando onde che ad ogni mareggiata sono sempre più minacciose...

    Ci sono donne che chiudono gli occhi, ascoltando una musica lenta,
    che rende ancora più salate le loro lacrime...

    Ci sono donne che con orgoglio ma con il nodo in gola, rinunciano alla
    felicità...

    Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così
    fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall'amore,
    sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre...
    Se apri gli occhi un istante le puoi osservare, mentre disseminano briciole
    di se stesse lungo il percorso verso quel treno che le porterà via,
    mentre urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata
    prigione...
    mentre sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare alla vita di sempre...

    Ci sono donne che non si fermano davanti a nulla... perché non troveranno mai
    la fine di quel filo...

    Ci sono donne che hanno fatto un nodo per ogni loro lacrima, sperando che
    arrivi qualcuno a scioglierli...

    Non fermare il cuore di una donna, niente vale di più.

    Non far piangere una donna, ogni lacrima è un po' di lei stessa che se ne va...

    Non farla aspettare da sola ed impaurita seduta sul confine della pazzia
    e se la vuoi amare, fallo davvero,
    con tutto te stesso!

    Stringila e proteggila... lotta per lei,
    uccidi per lei, piangi con lei, donale il più bel raggio di sole,
    ogni giorno tieni sempre accesa quella luce nei suoi occhi,
    quella luce è speranza, è amore, è puro spirito. É vento, è la più bella stella di
    qualsiasi notte...
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      Scritta da: Elisa Iacobellis
      in Poesie (Poesie personali)

      La nostra stella

      non va mai a ninna...
      anche se diventa invisibile
      resta accesa per noi...
      tornerà tutte le notti,
      e anche quando sarà offuscata
      tu saprai,
      ed io saprò,
      che da qualche parte,
      anche dietro la più
      cupa e immensa delle nubi nel cielo,
      stà brillando di luce
      propria pensando a noi...
      a noi che
      oramai la conosciamo
      e in eterno la penseremo...
      sei un angelo!
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        in Poesie (Poesie personali)
        Destino strano, avverso,
        a me nemico ed incomprensibile
        del perché e del come
        io debba sempre incontrare o intravedere il tuo sguardo ed i tuoi occhi
        che cercano ma non più me...
        vanno oltre...
        e questo tuo cercare
        per arrivare dove già so
        accresce in me la rabbia e la consapevolezza
        del tuo rifiuto
        della importanza che a me non hai mai dato.
        Con la stessa leggerezza
        con il quale
        il tuo sguardo si posa su lei
        così per te
        il mio ricordo è voltato via
        tanto leggero da non sentirne
        il peso e la mancanza,
        rinnegando
        ciò che è stato
        e dimenticando qualcosa da te mai provato
        ma solo imitato.
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          in Poesie (Poesie personali)
          Ci si chiede
          dove ho sbagliato?
          Un motivo non c'è, uno sbaglio nemeno
          provare rimpianto
          per chi? Per cosa? Non si sà
          è solo ciò che si prova,
          di fronte ad una porta chiusa
          senza perché e senza parole
          accontentarsi,
          della solita frase
          "era destino"
          e non sapersi spiegare niente.
          Amare per ricominciare
          ricominciare per vivere
          e morire dentro per aver vissuto...
          questo il mio unico rimpianto.
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            Scritta da: Jutka Csakanyi
            in Poesie (Poesie personali)

            Rimpianto

            Come un risveglio dalla penombra
            sfiorano i sentimenti,
            quelli veri
            il bene e il male
            sconfinano nell'anima
            ed escono rospi e poi rose appassite

            Le parole hanno il confine sulle labbra
            le sensazioni nel corpo
            le emozioni vanno oltre i confini
            e sono senza tempo
            il tempo non dà tempo
            per rimediare agli errori fatti
            una matassa di fili aggrovigliati
            senza avere più la pazienza
            di scioglierli e sceglierli
            i colori della vita

            Cresce l'albero dell'inutile
            ho attaccato ai suoi rami il mio essere
            tormentato e fragile
            la fame per l'amore
            e l'incapacità di amare
            ho confuso il dare
            con il senso dell'avere
            non scindo più la gioia
            dal dolore

            Volevo forti emozioni
            per sentire la vita
            era tutto falso
            accontentarsi della semplicità
            è forse la vera vita.
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              Scritta da: Cristiano Talli
              in Poesie (Poesie personali)

              Sonni agitati

              Di sonni agitati,
              si nutre il mio lato scuro
              e come mendaci gabbiani
              confusi su di un cielo plumbeo,
              affollano le mie notti affamate
              di te.

              E
              la mia mano cieca
              si smarrisce nello spazio freddo e vuoto
              del mio immenso adagio
              e precipita nell'orma del tuo viso,
              fascino dei miei sogni oramai perduti.

              Ugualmente a te
              affido il mio sonno,
              custode dei miei sogni e signora dei miei segreti
              perché tu non perda il sapore delle mie parole
              che le nostre labbra lessero insieme
              al buio sulla mia bocca,
              ed io non dimentichi il tocco del tuo cuore,
              che riempiva la notte con il mio.
              Perché ci siano nuove notti,
              nuovi segreti,
              nuovi sogni.
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