Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Se scagli una pietra ad un cane,
che tu lo colpisca o no,
questo fugge via spaventato,
ma una volta al riparo,
volge il capo a nuovi bisogni.
Poi ti scagliano una pietra,
e che ti abbiano colpito o no,
anche tu sei fuggito spaventato,
ma una volta al riparo,
hai cominciato a chiederti perché.
Dopo, sei andato a cercare un altro cane!
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    in Poesie (Poesie personali)
    Sono un disadattato, perché aborrisco il turpiloquio, soprattutto se praticato da una donna;
    sono un disadattato, perché odio le fiction, così ben recitate e ricche di contenuti;
    sono un disadattato, perché rispetto l’ora di un appuntamento;
    sono un disadattato, perché credo nella politica, essendo questa, veramente credibile;
    sono un disadattato, perché ancora mi commuove la sofferenza degli altri;
    sono un disadattato, perché gioisco nel guardare un prato, soprattutto se abbellito, da montagne di immondizia;
    sono un disadattato, perché ho nostalgia della morale, dell’eleganza e di quella che oggi chiamano ipocrisia, ma che una volta era educazione;
    sono un disadattato, perché… no basta! potrei scrivere un libro!
    Invece ammetto, che per quanto ci provi, non riesco proprio ad integrarmi, ad adeguarmi, o a cambiare, o a... dite pure come volete, ma sono fiducioso, perché per fortuna, sono molti quelli disposti ad aiutarmi, sono tutti quelli che incontro, tutti quelli che vedo, tutti quelli che vivono questa realtà, senza alcuna difficoltà di adattamento.
    Grazie a loro!
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      Scritta da: Ilaria Mondani
      in Poesie (Poesie personali)
      Ricordi, Elvira, la giornata lieta?
      Sembrava primavera. Quanto sole!
      Percorremmo il viale senza meta
      credendo di trovar le viole.

      Poi ci sedemmo. Due lucertoline sembravano sul ciglio della via in cerca di tepor fra le spine.
      Ti stringevo la mano nella mia.

      E baci e morsi sotto il cielo azzurro, dolci parole, brividi d'amore!
      Tu mi dicevi: t'amo, in un sussurro ed io mi abbandonavo sul tuo cuore!

      Fra i tanti baci che ci demmo a mille,
      fra le carezze che ci femmo a cento
      ridevamo, guardando le pupille che farci eguali il cielo fu contento.

      Lieti in volto, felici a passo lento
      poi ritornammo l'un dell'altro pazzi.
      Miracolo d'amor, quale portento!
      Elvira mia, sembravam ragazzi!

      Valera, 30 gennaio 1944
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        Scritta da: Sergio Rossi
        in Poesie (Poesie personali)
        Nella mia mente
        follia di un odore di primavera.
        Nell’aria il Sole
        circonda le mie parole…
        Giorno per giorno
        cerco di planare oltre le nuvole.
        scorgendo al di là dell’orizzonte
        tuttora il fresco colore
        dei tuoi occhi….
        Poi approderà ancora il buio della notte
        per truccarti in un desiderio,
        tra le distanti stelle
        il tuo aroma tra la mia pelle…
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          Scritta da: Sergio Rossi
          in Poesie (Poesie personali)
          Guarda una nuvola che
          nasconde i raggi del Sole,
          osserva un ricordo senza parole,
          una goccia di lacrima
          solca il tuo viso…
          senza un sorriso
          ti agita la mente
          scosso il tuo cuore.
          Guarda una nuvola che
          nasconde i raggi del Sole,
          e la tua pazienza
          ti porterà a veder le stelle...
          Ti sveglierai illuminata
          Dai raggi del Sole
          Tutta la tua pelle.
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            Scritta da: Luciana Zaccaria
            in Poesie (Poesie personali)
            Angoscie... ansie tormenti...
            emozioni... mi perdo in queste e... cado nel vuoto del tuo gomitolo...
            Non so dove sono, in quale parola...
            Non me lo dirai mai.
            Ma resterò appesa a quel filo, fino alla fine,
            oh sì... sempre...
            giullare attento alla bellezza del tuo cuore...
            Zitto, attento, e pronto.
            Sì... in una piega della tua vita.
            Certo ch'è difficile capire.
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