Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Dipingerò il mio capolavoro nel cielo

Dipingerò il mio capolavoro nel cielo

Questa è una storia realmente accaduta a due giovani amanti lungo il confine messicano. Io l'ho vista così

Dipingerò il mio capolavoro nel cielo
Sotto la pioggia lungo il confine messicano
Siamo stati a Manzanillo e abbiamo visitato Puerto Aventuras
Polvere negli stivali e sudore sotto la fronte
In un albergo di Rosario mi hai dato il tuo cuore
Ci siamo separati a Puerto Morales sotto un concerto di stelle cadenti
la mia valigia di sogni si è aperta lungo la ferrovia per Mexicali
Le porte del pregiudizio si sono spalancate tra noi
La vita – dicevi – è bianco o nero
Io ho imparato che la vita a volte prende e a volte dà
Ti ricordo in una veste bianca di giglio nel buio che avvolge la valle
Ombre d'argento sulle grandi pietre degli antichi templi Maya
Hai improvvisato una danza alla luna
Ma io ero cieco non vedevo il tuo splendore nell'aria - volteggiare fantasma
Un menestrello errante disegna cerchi di note col suo tamburello africano
Raccolgo i miei pensieri e li conservo in un angolo della mente
Quando tutte le anime si prenderanno per mano
Il cielo esploderà in una lucida follia colorata
Se senti un rumore sordo nelle orecchie non avere paura
Sto solo dipingendo il mio capolavoro nel cielo

Sono stato all'inferno ed ho incontrato un angelo
Com'è la morte – ho chiesto
Invisibile – mi ha risposto
Nel labirinto dei miei sentimenti sono entrato e uscito infinite volte
Il giorno è un lungo film muto in bianco e nero
Il mio cielo piange
Dopo pochi minuti di sole si trasforma in tempesta
In quest'aria che respiro c'è odore di morte
Mi ricordo di Francis Bacon dipingere figure mutilate
Che sputano un urlo disperato in pezzi di carne lacerata
Sogno un mondo dove i poeti cantano e i musicisti scrivono
Su questa curva sulla quale sono sospeso
Su questa strada che cammino
Su questa pista che percorro
Sei volata via sul cavallo di Pablo Ramirez
Hai accennato ad un pacifico addio e sei uscita dalla mia vita
Mentre dipingevo il mio capolavoro nel cielo

La musica alla radio grida musica moderna
Ho sognato Charlie Parker in piedi – nella notte
All'angolo di Trafalgar Square
Mi ha portato da qualche parte e mi ha riportato indietro
Ho solo bisogno di qualcuno che mi mostri una nuova via di fuga
Ho bisogno di qualcuno che mi porti lontano dal pensiero di te
La pioggia racconta lunghe storie
Se pioverà anche da te allora saprai quanto sto soffrendo
Mentre cammino per la mia strada e canto la mia canzone al cielo
Come un giullare di corte ferito
In attesa di dipingere il mio capolavoro nel cielo

Ho incontrato una Regina zingara con collane di bronzo al collo
E un anello d'amore gitano
Le ho chiesto di raccontarmi qualcosa di te
Occhi di Perla e Denti di Diamante mi fissa negli occhi e dice
" in ogni respiro di donna c'è un uomo imprigionato nel suo cuore"
Le regalo un mazzo di violette
E scappo via in una nuvola di polvere come un angelo cow-boy
a cavallo del proprio destino di amante offeso
Attraverso la pianura con luci di lampi e fragore di tuoni
Che disegnano ombre lunghe negli abissi del dolore
Il cielo esplode in poemi di nuda meraviglia
Sento l'eco delle campane a morte dal campanile della chiesa di San Sebastian
Un coyote canta un canto di guerra nella notte della mia vita
Due venti soffiano attorno alla tua casa
Due piogge battono sul tetto di legno della tua casa
Due tuoni esplodono nella tua camera da letto
Due spari rimbombano come il frastuono di un uragano
Due occhi lucidi sulla porta - sotto la veranda
In una veste bianca di giglio
Mi hai detto – Non sei migliore di nessuno e nessuno è migliore di te
Mi volevi dare le stelle di tutta una notte e i diamanti di tutto il pianeta
Mi hai promesso un giardino di fiori e sogni da vivere ogni giorno
Ma io volevo soltanto un tuo dolce bacio amore – solo un tuo dolce bacio
Ti ho abbracciata forte e ho sentito il tuo cuore battere per me
Ho visto polvere di stelle nei tuoi occhi da fiaba
Il tuo mondo di illusioni è crollato come il boato dell'oceano
Aprimmo le prigioni dei nostri cuori
E tutti gli uccelli predatori che mangiavano le briciole del nostro amore
Sono volati via nelle foreste di nuvole piovose
Non ho più parole per esprimere il mio amore ciarlatano
Aladino ha spento la sua lampada
E fiamme pallide disegnano due cuori amanti sulla terra bagnata di pioggia
La cartomante nasconde le sue cose in casseforti di bugie
Le navi dei pirati sono ancorate in porti sicuri
Tutti i suonatori scalzi abbandonano la scena
Restiamo io e te da soli a celebrare uno spicchio di luna
E mentre la luce dell'alba comincia a brillare
Ringrazio Dio perché anche tu ora puoi vedere.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    La mia strada

    È la complicanza che affascina,
    è lo sguardo che intarsia,
    la mia strada sei tu che sbalordisci,
    sei tu che non capisci,
    sei tu che fuggi,
    e dopo dunque torni;
    rammento un poco,
    sporto dal parapetto,
    da cui ammiro il panorama,
    poi cammino solo,
    scivolata via la tua mano,
    nuvole che mi somigliano,
    vento che le porta lontano;
    la mia strada non si traccia,
    può essere solo percorsa,
    fermandosi, tra le pause, ad osservare,
    aspettando un fiore, che sul ciglio, non vuole ancora sbocciare,
    recitando l'ultimo rosario,
    attendendo un poco,
    per poi ancora di nuovo morire;
    peso e leggerezza,
    che mi si oppongono, dilaniando,
    tristezza che è compagna,
    che sfiora le dita,
    rilegge la tua bocca, per ogni volta che l'ho accarezzata.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)

      Pezzi di ghiaccio

      Gli ultimi pezzi di ghiaccio,
      sciolti tra le scorze d’arancio,
      vorticano con i miei occhi
      che indietro nel tempo li inseguono;
      squillano ancora le voci,
      stesso luogo,
      ma altri momenti;
      immensi rettangoli di vetro
      e strade che scheggiano,
      di là colossi d’ali si librano,
      poi case con chiome di montagne,
      sfumando,
      senza pause,
      questa macchina infernale sovrappone,
      confondendo,
      anche nell’edera abbarbicata,
      pendula e cadente
      su lastre tagliate nel cemento;
      parole sommerse riecheggiano,
      sussurri flebili,
      scivolando dal buio,
      si spengono;
      lì, davanti, seduta,
      nel bruno che luccica,
      i chiari e i rosa
      dipingo distesi a sfiorarmi,
      sognanti gli istanti di nessuno.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)

        Restano solo le mie parole per te

        Hai reso alla mia penna
        la scintilla dell'oblio,
        la cupezza dei momenti
        da tradurre in scritti e graffi,
        con cui io mi dilanio il cuore
        e rigenero i suoi battiti;
        sentimenti scavati dalla risacca,
        che penetra nei più profondi anfratti,
        portati al largo e di lì di nuovo a riva,
        tra le conchiglie capovolte e frantumate,
        assopiti e stanchi,
        tra i riflessi brillanti della luna sulla sabbia;
        scrivo per me
        e leggo per rileggerti,
        per perdermi nell'illusione dei tuoi occhi rapiti,
        della forza del mio pensiero
        che diviene azione di straziante passione,
        catalizzata dalla tua ispirazione,
        estasiato nell'idea d'autodistruzione
        che tanta luce
        non potrà che costringerti
        a distogliere lo sguardo.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)
          Lei
          sarà alta e bella,
          sarà quella che hai sempre sognato,
          l'avrai vista sui calendari o sulle pubblicità dei collant
          l'avrai incontrata di notte,
          nei nebbiosi locali dove a stento respiri,
          o su certi squallidi giornali
          o sulle pagine sgualcite di un libro senza illustrazioni
          e l'avrai posseduta tra le fredde lenzuola,
          sarà lei a tradirti ma sarà lei che vorrai
          ogni notte, ancora

          Lei non ha un cuore, non è mai triste e non ride
          lei non ti parla, non è curiosa,
          non prende mai l'iniziativa,
          lei no, non è vittima di aspettative,
          non ti guarda negli occhi,
          non beve il tuo vino,
          non si riscalda alle fiamme del tuo camino,
          Lei non ama, ma non importa,
          la vorrai anche perché non bussa alla tua porta,
          perché non conosce il tuo numero e non ti chiama
          la vorrai proprio perché lei non ti ama.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)

            Sguardo di donna

            Folta chioma bruna
            ribelle, complicata
            l'anima vissuta, saggia,
            di immagini viste o solo capite,
            di parole che pesano
            pur non dette, non udite ...
            Nel cuore è aperto uno spiraglio
            perché un vento sempre nuovo
            possa soffiare libero,
            vento che gli anni non conta,
            che non solleva polveri di sconfitte,
            ma che veste di coraggio gli errori
            e procede instancabile
            verso un'invisibile meta
            verso una ricerca segreta.

            In un corpo
            che il tempo oltrepassa indenne
            vivo è lo sguardo di donna
            che scava oltre la pelle,
            oltre i profumi e oltre i colori,
            di quelli che la vita propone come attori.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie personali)

              Saggio è il vento

              Piccola foglia
              che ogni soffio di vento scuote forte
              che ogni terra, umida o arida, accoglie generosa
              incurante della sua sconosciuta o lontana provenienza

              Piccolo guscio di noce
              forte e resistente agli attacchi del tempo
              e tenero dentro come un fiocco di neve
              che leggero cade e dagli occhi scompare

              Dolce il tuo cuore di bimba
              forte il tuo cuore che arde
              e nel gelo il calore diffonde
              e col sole al tramonto si fonde

              Bella la tua anima nuova
              belle le emozioni ormai perse nel tempo
              che imponenti ritornano
              e ti scuotono con la furia del vento

              ... e si, è proprio il vento
              che soffia senza sosta
              che s'alza per urlare
              che nessuna cosa al mondo
              potrà mai impedirti di amare.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie personali)
                Abbracciami abbracciami
                e stringi fino a quando
                avrò versato fino all'ultima lacrima
                e con un lungo respiro riposerò
                abbandonata fra le tue braccia nude

                abbracciami
                e non lasciarmi andare mai
                finché ogni cosa intorno
                avrà ripreso il suo colore
                ed io, riaprendo gli occhi, tornerò a sognare
                con le tue mani scure fra i capelli

                abbracciami
                chiunque tu sia
                perché il tuo cuore, come il mio,
                è una sorgente generosa
                che le sue fluenti acque
                disperde sulla terra, senza meta ...

                non è forse una valle che cerchi?

                Abbracciami, dunque,
                e non pensare.
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