Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Gentil Pensiero

Si profila
al di noi appresso
la sua figura esile,
mentre accosta
al di noi fianco
con passo delicato e gentile.
Traspare
nella sua sin troppo
evidente timidezza,
la carica umanitaria,
ricca di amore soadente
per un altrui dare
con estrema razio
e coerenza
che con infinito calore
dona alla gente.
Quella gente
che la invita
nel continuare
a proferire nella missione,
ragion che ne ha fatto
della sua vita.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    Albe

    Albe racchiuse in gocce di rugiada
    appese a dei petali
    che seppero rispecchiare
    il colore del cielo
    donandogli un po' del suo colore
    un po' del suo amore.

    Albe fiori del mattino
    fiori della fanciullezza
    che scivolò via come fosse
    una goccia d'acqua salata
    lungo il mio pensare
    lungo il mio amare
    albe dolci fiori.

    Non mancò d'arrossire
    quando la sera ed il suo tempo
    gli passarono accanto
    come fossero una lieve brezza
    un delicato e dolce accarezzare
    come fosse un impalpabile tocco
    d'una mano che volle
    per l'ultima volta amarti.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)

      Vorrei

      Vorrei un mare fatto di ricordi
      vorrei un cielo ricoperto
      di nuvole bianche
      come ali di gabbiani.

      Vorrei poesie da narrare
      ma non ho tempo da sciupare
      non ho troppa voglia d'amare
      in un mondo che non mi ascoltare
      ed io non lo so fare.

      Vorrei passi da rincorrere
      sogni da realizzare
      visi da guardare
      o cuori da ascoltare.

      Vorrei una spiaggia in cuoi sognare
      che mi faccia tornare bambino
      mi sappia far amare un mare
      dove poter rispecchiare
      il mio vero amore.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)

        Ascoltare

        Ascoltare la voce della tua vita
        Il suono della tua anima così vicina
        che solo un semplice bisbiglio
        appare come fosse un urlo
        lanciato al cielo per farsi sentire.

        Ascoltare la voce del mare
        il dolce incresparsi delle onde
        la melodia dei pensieri che si accavallano
        il distendersi dei desideri
        come fossero ali per riempire il cielo.

        Ascoltare l'infinito sospirare
        di due cuori che bruciano d'amore
        in una spiaggia isolata
        sotto un cielo deserto
        in un solitario desiderarsi
        come impulsivi amanti
        che non vogliono attendere la notte
        per vivere il loro incredibile sogn.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          Assorto

          Adagiato sono
          su codesta poltrona
          e avvolto dai braccioli
          mi appropinguo
          a trascrivere questi versi.
          La mente
          pensa costantemente
          mentre scrivon le mani
          parole diffuse
          di vari concetti.
          Proteso sono
          e assorto di riflesso
          coi miei pensieri riportati
          con semplice duttilità.
          Braccia poggiate su,
          mano infreddolita
          che trasporta così leggera una penna
          che continua imperterrita
          e con incessante vigorìa.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)
            E capire cosa siamo
            sarebbe già un bel passo avanti
            quando di passi indietro
            se ne fanno tanti
            e cerchi nello sguardo
            di una qualunque persona
            quel calore
            che solo l' amore dona.
            Si può stare anche da soli
            se si riesce ad imparare
            a guardarsi dentro
            senza la voglia di scappare,
            guardare e scoprire
            per avere poi qualcosa da offrire,
            non la solita anima
            che vaga per il mondo
            avvolta da un malessere profondo,
            ma un' anima lucente
            che sa di cosa è fatta
            e può far del bene a tanta gente
            non quella che non sa dare dei segni
            d' affetto, che se rivolti a lei
            non fanno alcun effetto.

            Guarda negli occhi le persone che ami
            e ascolta i mille richiami,
            richiami di pace ora che l' hai ottenuta
            perché hai vissuto delle cose
            che ti hanno cresciuta,
            fa crescere anche gli altri
            con la tua esperienza
            e vedrai che qualcuno
            non potrà più viverne senza ;
            scoprire se stessi
            e poi la gioia di vivere
            sapere che con qualcuno
            tu potrai condividere
            la tua storia, donando il tuo cuore,
            ma tutto questo non avviene
            se dentro non hai l' amore.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie personali)
              I bambini di oggi hanno visto cose che
              Blade Runner non poteva neppure immaginare.
              Hanno visto le torri gemelle di Manhattan
              precipitare nel gorgo dei Pokemon.
              E hanno visto Dragonball -zeta sventolare
              un fazzoletto bianco prima di morire, perché
              un aereo si era infilzato sulla sua testa
              come il braccio di una croce.
              E mi domando che razza di uomini saranno
              quei bambini che hanno subìto allucinazioni così.
              Delle due l'una: o uomini fantastici, o schiavi.
              E io scommetto sulla prima.
              E ho nostalgia del futuro.
              Anche se io non ci sarò.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie personali)
                In volo o di notte
                ho visto la solitudine.
                L'ho vista sulle colline bruciate
                dell'Italia in fiamme.
                L'ho vista nelle acque grigie e opache
                dell'oceano agitato.
                L'ho vista nelle file di macchine lussuose
                sfreccianti nella notte
                sulle highways della California.
                L'ho vista negli occhi di una donna
                l'ho vista nei miei occhi,
                nei bambini abbandonati,
                nei clochards di Parigi,
                nella fame in oriente e in occidente.
                Nella schiena spezzata
                dei malesi a Singapore,
                nei cortili terrosi
                alla periferia di Chicago,
                negli esuli albanesi ai semafori di Atene.
                Ma adesso è qui, di fianco a me
                che guida la mia mano
                e che ride di me e del mondo
                che governa in silenzio.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
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                  Per non dimenticare...

                  E tutti
                  ci ricorderemo dove eravamo in quel
                  momento. Seduti in macchina a
                  cercar parcheggio, con la testa
                  tra i surgelati a cercar la
                  paella, davanti al computer a
                  cercare la frase giusta. Poi uno
                  squillo di telefonino, e
                  l'amico, il parente, il collega
                  che ti staccano una storia
                  inverosimile di aerei e
                  grattacieli, ma và via, dai,
                  lasciami perdere che oggi è già
                  una giornata difficile, ma lui
                  non ride e dice: ti giuro che è
                  vero. Ricorderemo l'istante
                  passato a cercare in quella voce
                  una qualunque sfumatura di
                  ironia, senza trovarla. Ti giuro
                  che è vero. E non dimenticheremo
                  la prima persona a cui abbiamo
                  telefonato, subito dopo, e
                  nemmeno quel pensiero -
                  immediato, sciocco ma
                  incredibilmente reale - "Dov'è
                  mio figlio? ", i miei figli, la
                  mamma, la fidanzata, domanda
                  inutile, perfino comica, lo
                  capisci subito dopo, ma intanto
                  è scattata - la Storia siamo
                  noi, è solo un verso di una
                  canzone di De Gregori, ma adesso
                  ho capito cosa voleva dire -
                  risvegliarsi con la Storia
                  addosso. Che vertigine.
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