Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Paola

Ora che il passo della talpa viene
alla polvere inquieta del tuo braccio,
che il riccio scava il tuo pensiero chiuso
e la mano sprofonda nella diga,
tesa fra sonno e colpo di tamburo,
che i vivi seguono la marcia muta
alla tenera culla di radice
dove il lampo reclina ed è guanciale
al tuo grido d'abisso,
ti sognerò come chi più non vede
si rannicchia nel fondo della luce
e chi non ode frana nella notte
di una piccola musica di pietra.

Ti sognerò nella cadenza cupa
dello squillo terribile d'estate,
filo di tenebra fra due visioni –
dormiveglia e sorriso.
E ti ricorderò come un narciso
chino su un orologio silenzioso
mentre sorge dal buio del tuo viso
l'esile giorno delle pulsazioni.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)
    Volevi volare …
    e correre sull'erba
    e sulle onde
    del grano verde;
    ma incurante
    ai tuoi piedi è la terra.
    Volevi accarezzare l'acqua …
    imbrigliarla nelle mani
    prima del salto del guado
    e cogliere l'argento
    del fluire;
    ma ai tuoi piedi
    son solo pietre asciutte.
    Volevi tendere le mani
    dove lo sguardo bacia
    l'orizzonte del mare;
    ma era statico il pogio
    ed ai tuoi piedi s'apre
    … il baratro.
    Volevi porgere i tuoi pensieri
    con il sorriso
    dell'iride degl'occhi
    librarli in volo
    con la carezza delle ciglia;
    ma ai tuoi piedi
    sono cristalli rotti.
    Volevi affidare al mare
    il vascello dell'anima
    e farlo gorgogliare tra le sue schiume;
    ma sconnesso
    tra neri scogli
    lo risputa un onda vuota
    di pietà.
    Cadono lacrime
    e tiepide stentano
    nella piega del tuo viso;
    svanisce il verde del grano
    l'orizzonte sul mare
    i tuoi sogni lontani.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)
      Come se non ci fosse più tempo,
      solo così sono in grado di amare,
      stringimi come se domani dovessi partire,
      ti prego, abbracciami come fosse sempre un addio,
      prendi i baci più dolci e le carezze più calde
      che vorresti ricordare,
      guarda i miei occhi come fosse l'ultima volta,
      donami il sorriso tuo più bello,
      amami con tutta la forza che puoi,
      perché stanotte potrei anche morire.
      Vota la poesia: Commenta