Nel periodo più triste della mia vita, conobbi una donna meravigliosa, Tita...
per un anno patii le pene dell'inferno, però pregavo sempre il Padreterno...
Un malfattore voleva rubarmi mia figlia, una ragazza che è una meraviglia...
Piantavo rose bianche per mia figlia, le amava tanto, le odoravo quando lei non c'era, sbocciavano perché era primavera...
portavo le mie rose alla Madonna, bagnandole col pianto di una donna...
di una donna triste, di una donna affranta... di rose bianche era piena la mia pianta...
La Madonna capiva il dolore di una madre, e mi esaudì dal Cielo il Nostro Padre...
Dalla mia rosa ora è nata una rosellina... ora è felice la mia rosa, è stata forte la sua mamma... Dio, Ti ringrazio, ora scherzo con Tita... Le dico ora: la mia sofferenza mi ha reso ancor più buona...
Già prima operavo nel volontariato, con Tita tutto si è moltiplicato...
Riccardo Rossi tu esalti un uomo, ti vorrei presentare questa donna, Tita è meravigliosa... si adopera per tutti, aiuta tutti ma in silenzio, non fa mai l'eroina, anche se soffre, mette in pratica sempre quello che Gesù dice nel Vangelo...
non sappia la tua destra... nel fare il bene ora è la mia maestra.
Ho conosciuto la caparbietà nella vita Ho usato la caparbietà nella vita Cosa vuol dire e cosa comporta l'essere caparbi? Vuol dire essere tenaci, essere ostinati, cocciuti, portare le proprie idee in giro, lottare per le proprie opinioni e viverle fino in fondo. Comporta, l'essere a volte ammirati per la forza che metti in quello che fai e a volte essere criticati in un mondo che vuole farti essere solo un clone. E sapete cosa succede quando si incontrano due caparbi o meglio definiti teste dure? Tante risate miste a tante incomprensioni Tanti sorrisi misti a tanti momenti cupi Insomma: una viva confusione.
Ho aperto la finestra e sei entrato come un soffio di aria fresca Mi hai risvegliato l'anima Mi hai sorriso dolcemente Mi sono risentita viva Cercavo qualcosa per volare insieme a te Mi guardavo intorno e non riconoscevo più niente grazie ad un soffio: è nato il mio nuovo domani.
Anima regale, eterno bagliore che rinasci tra le nubi dei miei pensieri e che dai luce all'oscurità del mio vuoto, la tua sublime poesia risorge sui resti di questa sorda umanità e sugli scarti di questa vita che ha reso muta la nostra voce interiore.
Autostima è saper sperimentare il vuoto non solo il pieno, il silenzio non solo il rumore, la tristezza non solo l'euforia, il dolore non solo la gioia.
Picchiasti alla mia porta e ti lasciai entrare nel labirinto del mio ego, sciogliesti il ghiaccio delle mie pareti e ne facesti azzurro mare agitato. Ti lasciai coltivare i fiori di quel giardino dove, oggi, il mio occhio può andare laddove la ragione si perde.