Poesie personali


Scritta da: Federica Davide
in Poesie (Poesie personali)

Addio

Da quanto tempo...
Da quanto tempo non ti pensavo...
Ma non è vero... Anche se non riesco facilmente ad essere sincera con me stessa e con i miei sentimenti... Non ho mai smesso di pensarti...
Non voglio ammetterlo...
Non voglio sia così...
Cos'hai di tanto speciale, al punto tale che il mio amore per te mi ha intrappolato? Ma che dico?
Amore? Non voglio sia così... Non voglio usare questa parola così grande... Che racchiude sentimenti così profondi...
sentimenti che forse tu non conosci... che forse non hai mai provato... che non hai mai ricevuto... che non meriti... o che nutri per un'altra...
Perché, tra tanti ragazzi, il mio cuore doveva scegliere proprio te? Forse per un paio d'occhi chiari?
Ma cosa sono un paio di occhi chiari rispetto ai miei profondi e limpidi sentimenti??? Probabilmente nulla...
Probabilmente sono io che ti vedo così tremendamente stupendo... e probabilmente ci sono ragazzi migliori di te... ma... sono proprio i tuoi occhi chiari che mi fanno star male, mi rendono felice, mi trasmettono tanto e nello stesso tempo sono così gelidi, freddi e distanti... Perché ora sono di un'altra persona...
Devo rassegnarmi...
Ormai ti ho perso...
Credo per sempre... Spero per sempre... perché... è arrivato il momento di spiccare il volo senza te... Addio.
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    Scritta da: Rosy Zangala
    in Poesie (Poesie personali)
    Nel giorno o nella notte
    nella gioia o nella disperazione
    quando sorridi o mentre piangi
    tieni sempre aperta la porta del cuore
    perché i ricordi belli o brutti che siano
    ti aiutano a crescere e a conoscere
    non mandarli via
    offri loro un posto
    vedrai che quando meno te lo aspetti
    ti saranno utili
    ti aiuteranno, ti consoleranno
    ti terranno compagnia E ti indicheranno la via
    per vivere al meglio la tua vita
    per vivere... il tuo domani.
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      in Poesie (Poesie personali)

      IL sentiero

      Le gialle lingue
      ondeggiano all'aria
      e gli acri fumi
      chiudon le gole.

      Lo schioppettio
      E lo sfavillar del legno
      richiama lo sparviero
      E il cinquettar del passero.

      Dell'alito del vento... il soffio
      ch'ogni momento bramo
      E... che mai le nude foglie mosse;
      chino alle fronde il ramo
      che la corteccia antica scosse.

      S'ode nel tempo il canto
      del servo e condottiero;
      S'ode il lamento santo
      che sgrana e urla al sentiero.

      Nascosto all'ombreggiar del castagno
      appoggiato sul costone
      M'appari... dai fianchi snelli
      mio soffice paesino d'arte antica...
      ma rigonfio di caldi E teneri umori.

      Innanzi a me il mio passo
      sembra indurre la mia mente
      A vagheggiar...
      nell'assolate scintiforme.

      Lento il sentiero
      al paese m'avvicina;
      E un fraticello...
      dall'invecchiato e prensile cordone,
      S'accosta all'uscio della chiesa.

      Intorno agli alati
      "rintocca" la campana
      E la visione...
      nella mia mente s'allontana!
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        in Poesie (Poesie personali)

        Vorrei che sia

        Fiori di sabbia
        esplosi dalle dune,
        ch'ogni granello il sol
        imbrilla E incanta.

        Fiori di roccia
        E di cristallo
        che tra le gole
        il gelido manto
        nasconde al vigile occhio
        del cacciante.

        Fiori ancestrali
        che tra le turbe della mente
        fecondano E plasmano
        L'onda del pensiero.

        Fiori D'amore
        che tra le righe
        del copione della vita
        sbocciaste un giorno
        senza più appassir nei sentimenti.

        Ed io ti penso!
        Bramando nella mente
        un sol tuo gesto,
        una parola, uno sguardo, un tuo sorriso,
        che mi riporti nell'anima
        E nel cuore
        quel tenero E languido tormento
        he ha un sol nome... "sentimento"
        che riconobbi...
        tra tutti I fiori del creato
        in una margherita dai petali D'argento !!
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          in Poesie (Poesie personali)

          L'ombra del maligno

          Cari fratelli miei
          che sconosciuti A me foste
          fino al giorno in vui
          il seme del demonio
          interruppe le vostre vite.

          Piangere vorrei
          sulle sacre E bianche ossa
          E cingere vorrei
          in un caldissimo abbraccio
          le vostre radiose anime.

          Il sangue benedetto della terra
          dal quale nasceste
          ... È lo stesso mio sangue !!
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            in Poesie (Poesie personali)

            Per sempre

            Il freddo abbraccio dell'inverno
            avvolge le mie ossa,
            ed il gelo opacizza E trita
            I miei pensieri residui.

            Dio sa se vorrei
            che presto ritorni primavera...
            A far sguazzar la mente
            in una giungla di fiori
            emanante un tiepido torpore profumato!

            Se cercassi di pensarti,
            il calore dei tuoi ricordi
            si esaurirebbe...
            E mai ciò farei
            se volontà tua
            questo non fosse.

            E poi il cuore! Il mio cuore!!
            Non potrei mai rischiar,
            in questo gelido inverno,
            di farlo raffreddare,
            senza il calore che mi dai
            nel pensarti.

            Per questo, amore mio,
            sarai sempre in me.

            Aspettando che ritorni primavera,
            E poi un'altra primavera...
            ed ancora un'altra primavera...
            fino alla fine
            delle mie primavere!
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              in Poesie (Poesie personali)

              IL frutteto

              Disturba la quiete... la brezza
              E i gruppi di fiori bianchi d'ulivo
              avvisano il viandante
              di salutare... il sacro al passo.

              Le serpi di bacco
              arrancano sui fili
              mostrando lo splendore
              degli infanti grappoli d'uva.

              Sopra il gazebo
              il sinuoso fico
              mostra innanzi a se...
              il palmo delle foglie,

              E sembran tante mani, che...
              rivolte al cielo
              ne chiedono e ne assorbono l'essenza.

              Nel roseto
              pungon le spine acerbe, e...
              S'aprono i varchi,
              A sentinelle dei boccioli,
              tra le più "belle del reame".

              Già... tutt'intorno
              sembra d'udir alle narici
              I profumi del "nettare di frutta"
              che mille rami protesi al vento
              aspettando il fiore... spruzzano nell'aria.

              Nostalgico il mio cuore
              assorbe l'aleatorio succo
              di spremiture di profumate essenze
              che "goccia" a "goccia"...
              distilla la mia mente!
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                in Poesie (Poesie personali)

                L'innocenza spezzata

                Frontali di marmo
                cotti dal sole
                che nel putrido interno,
                freschi mantengono,
                I leggiadri spiriti
                delle pure essenze
                E i loro gemiti di pietra.

                Tra il plumbeo cielo d'aprile
                compaiono I bimbi
                degli ultimi massacri
                del nero re...
                degli inferi fecondo.

                Ritornano I fantasmi del passato
                A tener, dolce E amara compagnia
                ai cuori sensibili del mondo...

                treccine e fiocchetti
                tra I capelli d'oro
                dolci e delicati occhi cristallini,
                vellutate e rosee le labbra,
                frutti di un'infanzia ancora acerba.

                Ignari... sorpresi... trucidati
                dalla bestialità
                dei demoni del male.

                Torbide menti
                anime nere,
                che davanti ai volti sgomenti
                massacrate con gioia E con piacere.

                Sempre avrete
                davanti ai vostri occhi,
                gli sguardi vitrei
                dell'innocenza pura.

                Sempre abortirete... con dolore
                le nere ombre...
                tra le fiamme dell'inferno.

                S'ode il festar
                E le ridenti grida
                tra i felici girotondi...
                E l'ondeggiar dei cavallucci
                di una giostra.

                Poi... più nulla!
                Tutto implode
                nel nero pozzo del dolore,
                che chiude la mente E rattrappisce il cuore.

                Gli stessi sguardi sorridenti
                ora tristi fan cadere... acide gocce di pianto
                sui maligni eroi
                di turpi olocausti
                neri... feroci... sanguigni E nefasti!

                Il singhiozzar
                delle anime innocenti
                concede il perdono umano
                A chi...
                mai giustizia divina
                concederà
                L'assoluzione eterna.

                Le gocce di pianto
                che cadono dal cielo
                si trasmutano
                in scintillanti lucciole d'argento
                ed a terra...
                sospinte dal tenue lamento del vento
                purificano i bianchi sepolcri
                infiorati di ghirlande di petali di rose!
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