Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

Croci del sud

La luna sonnecchia nell'Africa australe
appesa a un tronco bruciacchiato e storto
odora ancora di fuoco e vento
mentre la cenere cade lentamente.

Il cielo traccia calvari con le croci
depositandole sugli uomini del sud:
nuovi ercoli con supplizio celeste
con ozi, gesti e discorsi non detti.

La luna non è la stessa del nord
appesa a vecchie gru di cantiere
spiando veloce in ciminiere morte.

In Europa la luna ha mari e valli
nomi, cognomi e vari proprietari.
In Africa è tutta da scoprire:
dea madre del passato ed avvenire.

Meglio che sonnecchi luna tropicale
appesa ad umane leggende ancestrali,
potrai giocare con bufali e gazzelle
e farti baciare da giraffe allegre.

L'uomo del sud è tuo amante
non teme le croci o la tua ombra.
Aspetta solo di vederti nella notte
sulla soglia della vita e della morte.
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    Scritta da: Francesca Cecchetto
    in Poesie (Poesie personali)

    Vorrei

    Vorrei vivere in un mondo migliore,
    fatto solo di fiori e dolci carezze,
    di piume morbide che ti sfiorano la pelle...
    con il vento che ti mormora frasi armoniche
    mentre respiri il profumo del bosco...
    e intanto ti penso e ti guardo imbarazzata
    rifletto e ribadisco la tua umile personalità
    vorrei poterti risvegliare ogni giorno
    con un bacio pieno di fantasia.
    Ogni tua parola mi rende gioiosa,
    anche se un tuo sguardo mi paralizza,
    ma sei lontano pulcino...
    sei brioso allegro e matto...
    ma sei e sarai sempre solo tu!
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)

      Maschere africane

      Ritornano a danzare sotto la luna
      maschere africane scavate nella notte.
      Il silenzio è chiuso negli occhi
      il rumore del giorno alle caviglie
      le ombre non conoscono il sudore,
      i taburi hanno l'eco delle caverne,
      mentre le donne calpestano la terra,
      coi bimbi sognando sotto le stelle.

      La danza matura il calore del giorno,
      lo dimentica dietro la capanna
      dove la donna partorisce il figlio
      e l'uomo conserva la sua barca.
      Ritornano a danzare sotto la luna
      le maschere di ieri e di oggi.
      I movimenti sono sempre gli stessi
      e il cuore è vuoto di tristezza.

      Non si odono le voci della foresta,
      non rispondono i tamburi dei vicini.
      La nebbia cade sul fuoco,
      i corpi dormono sulla nuda terra.
      L'ultimo tamburo spegne anche il volo
      d'una farfalla notturna senza calore.
      Le maschere dormono con l'aurora
      spiando l'Africa e i suoi dolori.
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        Scritta da: Alessandro Bonfanti
        in Poesie (Poesie personali)

        Il regno delle stelle

        Quanto è bello perdersi nel regno delle stelle,
        nei suoi pensieri che scorrono caldi come sangue nelle vene.
        Quanto è bello ascoltare la sua magnifica musica,
        il silenzio.
        Quanto è bello osservare qualcuno mentre dorme,
        e capire che nonostante le immense diversità
        che appaiono sotto la luce del sole, di notte,
        sembriamo davvero fratelli.
        Quanto è bello guardarle, le stelle,
        e pensare che sono come le persone
        sono così piccole se le guardi da lontano
        ma se ti avvicini solo un po' di più
        scoprirai che il loro cuore è molto molto più immenso.
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          Scritta da: Dario Maretti
          in Poesie (Poesie personali)

          Pensiero

          E passeranno giorni,
          mesi,
          anni.
          Le nostre storie non cambieranno.
          Ci ripareremo dalle persone,
          frequentandone altre.
          Ci ripareremo dalla sofferenza,
          ridendo per le stronzate.
          Ci ripareremo dal caldo,
          buttandoci in acqua.
          Continueremo ad inseguire i nostri sogni,
          i nostri obiettivi.
          Continueremo a sperare,
          a pensare,
          a mangiarci i nostri sospiri.
          Ognuno vittima del proprio essere,
          sbagliato o non.
          Solo gli invidiosi vorranno giudicare.
          E continueremo entrambi così:
          tu nel tuo bastardo modo d'essere,
          io nel sperare che tu possa cambiare.
          E passeranno ancora giorni,
          mesi,
          anni.
          La vita è un'altra cosa,
          vorrei farti capire.
          La vita è un'altra cosa,
          forse me lo hai già dimostrato.
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            Scritta da: Dario Maretti
            in Poesie (Poesie personali)

            Nell'aria

            C'è qualcosa nell'aria,
            che ci unisce e
            ci riconduce l'uno all'altro,
            a dispetto di ciò che appare.
            È un pensiero costante e frequente
            che alimenta una quotidianità,
            latente ma costante.
            Questo qualcosa,
            non subisce né pioggia né vento
            e non muta espressione neanche al sole.
            Io lo chiamo amore,
            tu chiamalo come vuoi!
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              Scritta da: Franco Insolia
              in Poesie (Poesie personali)

              Una luce da lontano si avvicina

              Una luce da lontano si avvicina.
              Corre verso di me! Ma cos'è?
              È una Stella.
              Oh, cara luce, è bello vederti.
              Troppo tempo ho trascorso al buio.
              Finalmente, di nuovo illuminato.
              Ti prego, stai vicina a me.
              Non andartene.
              Segna il mio percorso,
              Illumina il mio cammino,
              Uccidi il mio passato.
              Se accetti di rimanere,
              io farò di te la mia regina.
              La mia Stella polare.
              Adesso non ti rimane
              che darmi una risposta.
              Basta un Si
              Per dar vita
              ad un nuovo Universo.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie personali)
                Una luce che si accende nel buio
                un raggio di sole in mezzo a una tempesta,
                un sorriso in mezzo a un mare di lacrime,
                un bambino che nasce in mezzo a una guerra,
                un pezzo di pane in mezzo alla miseria,
                una faccia amica in mezzo a tanti nemici,
                un coperta calda in una notte gelida,
                un bicchiere d'acqua in mezzo al deserto,
                il sorgere del sole dopo ogni tramonto,
                la certezza che ci sarà un altro giorno per qualcuno.
                Tutto questo si chiama speranza.
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                  Scritta da: Marco Teocoli
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Raggio di sole

                  Un giorno di primavera
                  scrivendo e scherzando
                  mi accorsi quanto sei vera
                  ridendo e cantando.
                  I tuoi dubbi e i tuoi difetti
                  li confronto con i miei
                  mi accorgo che son perfetti
                  più che mai li rivivrei.
                  Enigmi, codici e segreti
                  non bastano
                  per confortarti fra le tue pareti
                  anzi intralciano.
                  Non voglio farti del male
                  preferisco disubbidire al mio cuore
                  sprofondare nell'infinito mare
                  e portare con me il tuo amore.
                  Sei piccola, sei dolce
                  mi lasci senza le tue parole
                  hai rubato il mio cuore
                  sei il mio Raggio di Sole.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Nell'anticamera del cuore vuoto

                    Nell'anticamera del cuore vuoto,
                    immobile una vetusta signora
                    silenziosa ho visto aspettare.
                    Strano, è incomprensibile
                    non ha fretta di entrare!
                    Uno sbirciare dalla toppa
                    di tanto in tanto,
                    poi quella assenza di impazienza,
                    che tanto stride
                    con il concitato correre
                    della gente per la vita,
                    va convincendomi
                    che la nera velata che fuori sosta
                    attender più non debba.
                    Apro la porta e gentile
                    con un mezzo inchino
                    nella stanza dei miei silenzi l'accolgo.
                    -Venga Signora, dica pure...-
                    -Guardi se ha da fare
                    non importa passerò altro giorno,
                    sa, ho tanti impegni!-
                    Lei, è stato molto gentile,
                    non tutti, è vero, come lei,
                    sono ben disposti a darmi udienza
                    ed io ben so apprezzare il gesto suo!
                    Molti vedendomi orribile
                    e disadorna, fuggir vorrebbero,
                    intimoriti e pavidi, inventano
                    mille scuse per mandarmi via!
                    I suoi occhi non vedo
                    in fuga o rabbrividire,
                    né pugno minaccioso a me rivolto
                    dà spavento a questa Falciatrice
                    sempre in pena per compito ingrato che il fato le ha assegnato.
                    Si lo so, son buia e cupa, cieca,
                    di mezze parole, nessuno mi parla
                    se non con voce roca, solo cuori
                    già impietriti io trovo; qualcuno,
                    una volta..., ora ricordo, mi disse
                    che ben più accetta sarei stata
                    se depliant avessi distribuito
                    pubblicizzando crociere per paesi
                    dove le notti hanno sapore di risveglio
                    e da mattina a sera sulle nuvole si vola.
                    Io, in quei paradisi non sono mai stata
                    e, se qualcuno, mi avesse chiesto
                    garanzie sulla veridicità dell'offerta,
                    onesta, non avrei saputo che dire.
                    Ma non mi faccia essere prolissa,
                    io non sono avvezza agli sproloqui,
                    più trattenermi non posso,
                    a malincuore... devo andare!
                    Quando pur dovrò tornare
                    ricorderò della sua accoglienza,
                    lei è uno dei pochi che, nel vedermi,
                    disumanamente non mi ha
                    sul grugno la porta sprangata!
                    Arrivederci, arrivederci...-
                    Incredulo e stupito da un siffatto
                    personaggio, richiusa l'altra porta
                    ritorno con un sorriso alla vita.
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