Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Il regno delle stelle

Quanto è bello perdersi nel regno delle stelle,
nei suoi pensieri che scorrono caldi come sangue nelle vene.
Quanto è bello ascoltare la sua magnifica musica,
il silenzio.
Quanto è bello osservare qualcuno mentre dorme,
e capire che nonostante le immense diversità
che appaiono sotto la luce del sole, di notte,
sembriamo davvero fratelli.
Quanto è bello guardarle, le stelle,
e pensare che sono come le persone
sono così piccole se le guardi da lontano
ma se ti avvicini solo un po' di più
scoprirai che il loro cuore è molto molto più immenso.
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    Scritta da: Dario Maretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Pensiero

    E passeranno giorni,
    mesi,
    anni.
    Le nostre storie non cambieranno.
    Ci ripareremo dalle persone,
    frequentandone altre.
    Ci ripareremo dalla sofferenza,
    ridendo per le stronzate.
    Ci ripareremo dal caldo,
    buttandoci in acqua.
    Continueremo ad inseguire i nostri sogni,
    i nostri obiettivi.
    Continueremo a sperare,
    a pensare,
    a mangiarci i nostri sospiri.
    Ognuno vittima del proprio essere,
    sbagliato o non.
    Solo gli invidiosi vorranno giudicare.
    E continueremo entrambi così:
    tu nel tuo bastardo modo d'essere,
    io nel sperare che tu possa cambiare.
    E passeranno ancora giorni,
    mesi,
    anni.
    La vita è un'altra cosa,
    vorrei farti capire.
    La vita è un'altra cosa,
    forse me lo hai già dimostrato.
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      Scritta da: Dario Maretti
      in Poesie (Poesie personali)

      Nell'aria

      C'è qualcosa nell'aria,
      che ci unisce e
      ci riconduce l'uno all'altro,
      a dispetto di ciò che appare.
      È un pensiero costante e frequente
      che alimenta una quotidianità,
      latente ma costante.
      Questo qualcosa,
      non subisce né pioggia né vento
      e non muta espressione neanche al sole.
      Io lo chiamo amore,
      tu chiamalo come vuoi!
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        Scritta da: Franco Insolia
        in Poesie (Poesie personali)

        Una luce da lontano si avvicina

        Una luce da lontano si avvicina.
        Corre verso di me! Ma cos'è?
        È una Stella.
        Oh, cara luce, è bello vederti.
        Troppo tempo ho trascorso al buio.
        Finalmente, di nuovo illuminato.
        Ti prego, stai vicina a me.
        Non andartene.
        Segna il mio percorso,
        Illumina il mio cammino,
        Uccidi il mio passato.
        Se accetti di rimanere,
        io farò di te la mia regina.
        La mia Stella polare.
        Adesso non ti rimane
        che darmi una risposta.
        Basta un Si
        Per dar vita
        ad un nuovo Universo.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)
          Una luce che si accende nel buio
          un raggio di sole in mezzo a una tempesta,
          un sorriso in mezzo a un mare di lacrime,
          un bambino che nasce in mezzo a una guerra,
          un pezzo di pane in mezzo alla miseria,
          una faccia amica in mezzo a tanti nemici,
          un coperta calda in una notte gelida,
          un bicchiere d'acqua in mezzo al deserto,
          il sorgere del sole dopo ogni tramonto,
          la certezza che ci sarà un altro giorno per qualcuno.
          Tutto questo si chiama speranza.
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            Scritta da: Marco Teocoli
            in Poesie (Poesie personali)

            Raggio di sole

            Un giorno di primavera
            scrivendo e scherzando
            mi accorsi quanto sei vera
            ridendo e cantando.
            I tuoi dubbi e i tuoi difetti
            li confronto con i miei
            mi accorgo che son perfetti
            più che mai li rivivrei.
            Enigmi, codici e segreti
            non bastano
            per confortarti fra le tue pareti
            anzi intralciano.
            Non voglio farti del male
            preferisco disubbidire al mio cuore
            sprofondare nell'infinito mare
            e portare con me il tuo amore.
            Sei piccola, sei dolce
            mi lasci senza le tue parole
            hai rubato il mio cuore
            sei il mio Raggio di Sole.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Nell'anticamera del cuore vuoto

              Nell'anticamera del cuore vuoto,
              immobile una vetusta signora
              silenziosa ho visto aspettare.
              Strano, è incomprensibile
              non ha fretta di entrare!
              Uno sbirciare dalla toppa
              di tanto in tanto,
              poi quella assenza di impazienza,
              che tanto stride
              con il concitato correre
              della gente per la vita,
              va convincendomi
              che la nera velata che fuori sosta
              attender più non debba.
              Apro la porta e gentile
              con un mezzo inchino
              nella stanza dei miei silenzi l'accolgo.
              -Venga Signora, dica pure...-
              -Guardi se ha da fare
              non importa passerò altro giorno,
              sa, ho tanti impegni!-
              Lei, è stato molto gentile,
              non tutti, è vero, come lei,
              sono ben disposti a darmi udienza
              ed io ben so apprezzare il gesto suo!
              Molti vedendomi orribile
              e disadorna, fuggir vorrebbero,
              intimoriti e pavidi, inventano
              mille scuse per mandarmi via!
              I suoi occhi non vedo
              in fuga o rabbrividire,
              né pugno minaccioso a me rivolto
              dà spavento a questa Falciatrice
              sempre in pena per compito ingrato che il fato le ha assegnato.
              Si lo so, son buia e cupa, cieca,
              di mezze parole, nessuno mi parla
              se non con voce roca, solo cuori
              già impietriti io trovo; qualcuno,
              una volta..., ora ricordo, mi disse
              che ben più accetta sarei stata
              se depliant avessi distribuito
              pubblicizzando crociere per paesi
              dove le notti hanno sapore di risveglio
              e da mattina a sera sulle nuvole si vola.
              Io, in quei paradisi non sono mai stata
              e, se qualcuno, mi avesse chiesto
              garanzie sulla veridicità dell'offerta,
              onesta, non avrei saputo che dire.
              Ma non mi faccia essere prolissa,
              io non sono avvezza agli sproloqui,
              più trattenermi non posso,
              a malincuore... devo andare!
              Quando pur dovrò tornare
              ricorderò della sua accoglienza,
              lei è uno dei pochi che, nel vedermi,
              disumanamente non mi ha
              sul grugno la porta sprangata!
              Arrivederci, arrivederci...-
              Incredulo e stupito da un siffatto
              personaggio, richiusa l'altra porta
              ritorno con un sorriso alla vita.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Io ti parlo

                Io ti parlo,
                ma la voce
                devia e non ti tocca!

                Volo sulla tua bocca
                ma ritraendoti io cado.

                Come anello ti cerca il mio dito
                ma nel tuo cerchio non si infila.

                Luce, fuggi dai miei occhi
                lasciandoli all'oscuro.

                Ruscello che corri, in pozze
                ristagni le mie acque.

                Percorro le tue strade
                ma ai miei passi le sbarri.

                Ti vengo incontro
                ma non ti scorgo.

                Accatasto sogni
                e tu li bruci.

                Cerco il tuo pieno
                e mi offri il tuo vuoto.

                Ah... se per una volta sola
                il cuore mi toccassi:
                sentiresti, incredula,
                quanto un'ustione bruci!
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                  Scritta da: Dario Maretti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Irraggiungibile

                  "L'utente da lei chiamato,
                  al momento non è raggiungibile".
                  Al momento non sei raggiungibile?
                  Forse per me
                  non sei mai stata raggiungibile,
                  o forse solo una volta,
                  ma era tana la paura di farmi male...
                  Sei la storia d'amore non vissuta
                  più dolce che abbia mai vissuto.
                  Resta sempre non raggiungibile...
                  sono uno che vive di sogni...
                  e sogni devono restare.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Ci saremmo dovuti incontrare prima o poi

                    Ci saremmo dovuti incontrare
                    prima o poi da qualche parte,
                    era questo il nostro accordo.
                    Se saresti tu venuta da me
                    o io da te, non ricordo.
                    Creduli, a noi stessi l'avevamo promesso,
                    quasi a fugare il timore malamente celato
                    che forse ciò non sarebbe più potuto accadere.
                    Io lo pensavo e tu non lo dicevi
                    che se ogni falda è prosciugata
                    in pozza d'acqua morta
                    l'acqua non torna mai più chiara.
                    Estinta, or tu sei sotto una croce
                    io a temere per questa mia vita
                    che poco amo e a malincuore abbraccio
                    vuoto ad altro vuoto si aggiunge
                    vero e duro è: ammetterlo!
                    Si cresce di dolore se si scurisce
                    la linea all'orizzonte a cui guardi
                    e così si ruzzola ad ogni oscuramento;
                    viene un soffio gelido in una corte
                    vi passa e strappa foglie morte,
                    tu guardi e con il cuore in lacrime
                    ripensi ad ogni affetto perduto.
                    Appena ieri, con un nodo alla gola,
                    ho dovuto prendere atto
                    che ci saremmo riabbracciati
                    solo nel ricordo.
                    Oggi festosa ad altra vita,
                    tra volte stellate, anima tu torni.
                    Si apre un solco nel cielo e vi passi;
                    il virgineo tuo candore impallidisce
                    quello alato della schiera che ti aspetta.
                    Lassù, già addolcita e conquista
                    il tuo sguardo casto l'infinito indifferente.
                    Per intero percorso il calvario dei giorni,
                    distaccatasi da questo mondo,
                    colomba t'aggiri per elisie sfere
                    sgombra di pena e di dolore
                    dimentica dell'immeritato male
                    che la vita con accanimento ti addusse.
                    Ieri notte, sai io che così di rado
                    sono visitato dal sogno, tua madre
                    ho rivisto come se fosse stata reale:
                    con un sorriso, più ampio e solare
                    di quelli che in cuore conservo
                    da quando era viva, mi ha detto
                    che tu già preghi per noi,
                    per noi che canne al vento
                    frali e ondulanti restiamo, qui,
                    sul ciglio romito di un presente
                    che scoscende e tra indifferenza e stagioni
                    al sole e all'ombra si consuma.
                    Oh povere stente strozzate parole,
                    balbuzie che dir vorrebbero e... non sanno!
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