Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

Un cantastorie

Corde di chitarra africana
sostengono il peso dei ricordi
di un cantastorie senza nome
e una filastrocca da sogno.

Scende lungo il fiume
con la canoa al vento.
La voce l'ascoltano coccodrilli
e ippopotami sonnolenti.

È un uomo nato nella notte.
È un canto di millenni.
È un libro senza pagine
con molte cose dentro.

Scende insieme al fiume
lungo la sua storia,
con la chitarra al collo
e lo sguardo sul tramonto.

Chitarra africana a due corde,
una zucca piena di echi,
una nenia in lontananza,
un dolore fatto canto.

Addio uomo della chitarra
con le tese due corde:
una con radici nel cuore
l'altra nella mia memoria.
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    Scritta da: Blondgirl Sweet
    in Poesie (Poesie personali)

    Passione

    Passione,
    forte,
    irrefrenabile,
    instancabile...

    Tu che scorri
    nelle mie vene,
    tu che inondi
    la mia anima,
    tu che dai un senso
    a questi giorni,
    tu che fai navigare
    i miei pensieri
    in quest'abisso di parole...

    E ti senti rapito
    da un vortice
    che non avrà mai fine,
    che ti farà danzare,
    che ti farà ridere,
    che ti farà piangere...
    e non ti abbandonerà mai,
    ti farà soffrire a volte,
    ma npn ti abbandonerà mai...

    E intraprendi un volo
    che non avrà mai fine...
    Sì proprio così
    la mia anima è passione
    la passione emoziona
    ed io sto volando...
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      Scritta da: Blondgirl Sweet
      in Poesie (Poesie personali)

      Piango

      E piango,
      piango,
      piango perché
      tutte le lacrime
      non basterebbero a
      colmare il vuoto in cui
      la mia anima
      è sprofondata...

      E piango,
      piango,
      piango perché
      il mio cuore
      non si stancherà mai
      di bagnarsi per te
      che lo infrangi e che
      ne ricostruisci i pezzi
      allo stesso tempo...

      E piango,
      piango,
      piango perché
      i miei occhi
      vogliono bagnarsi
      solo di quel ricordo.
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        Scritta da: Marco Teocoli
        in Poesie (Poesie personali)

        Juanita (Giovanna)

        La mia Cara Amica Telematica
        Nata piccola piccola come una stella
        Il suo nome è "dono del Signore"
        Cresciuta con l'amore e la fede
        La primavera sono io
        Il raggio di sole è lei
        Come l'edera si arrampica al mio cuore
        Come l'acqua "Vera" mi disseta
        Come una dea mi ispira
        Bella, pura e giusta come una bilancia.
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          Scritta da: Erika Migale
          in Poesie (Poesie personali)
          Ricordati di quello che ti ho
          dato semplicemente
          guardandoti negli occhi
          e facendoti sorridere.
          Ricordati i pizzicotti, i pugni,
          le carezze ed i baci che mi
          distinguono dalle altre...
          ricordati le mie parole,
          ricordati come stavi quando
          eri con me.
          Chiudi gli occhi
          e rivivi per un attimo anche
          uno solo di quei momenti che
          ora sembra non possano più
          tornare... chiediti se è
          davvero giusto che finisca così.
          Chiediti se era quello che
          volevi veramente...
          ora apri gli occhi... se avrai
          voglia di richiuderli ancora
          per ripensare a me... allora...
          forse... forse hai sbagliato.
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            Scritta da: Michela Vaccai
            in Poesie (Poesie personali)

            Pensando a te

            E pensar te mi scompiglia la giornata,
            mi turba la felicità e stuzzica la malizia.
            Quest'oggi, questa serata dura è stata,
            la mia testa oramai abituata
            non scoppia più,
            ma sei calato uguale con le ali alle spalle nel mio cuore.

            Ed oramai sei la mia poesia:
            si, questo vorrei far di te.
            Poesia.
            Cosicché tutti possano ricordare quello che sei,
            vorrei poter trasmettere sensazioni, emozioni,
            passioni mie e pensieri enormi, perversi, temuti, spaventosi, sgradevoli, tristi, mortali...

            Tu sei il sogno e il desiderio che arde, brucia incandescente in me.
            Sei l'assillo della mia mano,
            guidata da te, dalla stessa tua mano,
            ti sei impadronito sovrano di me, distante e nascosto,
            ma allora, ma allora perché mai non posso averti qui, presente, possente?
            Perché l'amor nostro sognato solido non è?
            La mano fuggiasca, guidata, veloce, svelta e fitta,
            corre e ricopre il pezzo di carta una volta solo e adesso stremato dalla follia mia.
            I miei pensieri e il mio amore non entran più!
            No!

            Come farò ora a dare la scarica elettrica che tu mi trasmetti
            a tutti quelli che leggeranno? Come farò ora io a far calmare la passione
            intrattenibile dell'amor mio? Come farò ora io a scaricarmi...?
            Prometto solennemente che non smetterò mai mai di scrivere di te, per te,
            mai, solo quando tutte le penne e tutti i pennarelli di questo mondo
            smetteranno di funzionare, allora forse si.
            Ma non posso, non posso prometterti lo stesso d'amarti,
            perché mai smetterò di farlo, mai sarà possibile...
            Il mio folle, malato cuore vorrebbe vagare esploratore ed arrivare a te,
            ma la testa non può, vorrebbe ma non può, cercare il tuo lontano sognato cuore
            e rincasarvi per sempre...

            Il foglio e la tastiera si sono stufati di questa
            mia stressante folle malattia che mi fa essere così assillante
            e di cui sono perdutamente affetta, ma loro non possono capire cosa significa,
            non possono in nessun modo capire che non c'è rimedio e cura
            per questo problema dolce e amorevolmente, tenero, soave,
            che mi occupa la testa giorno notte sera e pomeriggio,
            non c'è nulla da fare... ti amo amor mio!
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Le favole si portano nel cuore
              le rose sbocciano nella mano
              l'amore si chiude negli occhi:
              il giorno si dipinge di rosso.

              Il passato ritorna di moda
              il presente uccide la memoria
              il futuro si fa bambino:
              la notte si tinge di bianco.

              L'uomo vuol essere razionale
              la donna tesse la sua storia
              il vecchio muore con la memoria:
              la sera si tinge di nero.

              Sono i tre colori africani
              sono i tre colori del mondo
              siamo delle maschere viventi:
              l'umanità si tinge di verde.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)

                Croci del sud

                La luna sonnecchia nell'Africa australe
                appesa a un tronco bruciacchiato e storto
                odora ancora di fuoco e vento
                mentre la cenere cade lentamente.

                Il cielo traccia calvari con le croci
                depositandole sugli uomini del sud:
                nuovi ercoli con supplizio celeste
                con ozi, gesti e discorsi non detti.

                La luna non è la stessa del nord
                appesa a vecchie gru di cantiere
                spiando veloce in ciminiere morte.

                In Europa la luna ha mari e valli
                nomi, cognomi e vari proprietari.
                In Africa è tutta da scoprire:
                dea madre del passato ed avvenire.

                Meglio che sonnecchi luna tropicale
                appesa ad umane leggende ancestrali,
                potrai giocare con bufali e gazzelle
                e farti baciare da giraffe allegre.

                L'uomo del sud è tuo amante
                non teme le croci o la tua ombra.
                Aspetta solo di vederti nella notte
                sulla soglia della vita e della morte.
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                  Scritta da: Francesca Cecchetto
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Vorrei

                  Vorrei vivere in un mondo migliore,
                  fatto solo di fiori e dolci carezze,
                  di piume morbide che ti sfiorano la pelle...
                  con il vento che ti mormora frasi armoniche
                  mentre respiri il profumo del bosco...
                  e intanto ti penso e ti guardo imbarazzata
                  rifletto e ribadisco la tua umile personalità
                  vorrei poterti risvegliare ogni giorno
                  con un bacio pieno di fantasia.
                  Ogni tua parola mi rende gioiosa,
                  anche se un tuo sguardo mi paralizza,
                  ma sei lontano pulcino...
                  sei brioso allegro e matto...
                  ma sei e sarai sempre solo tu!
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Maschere africane

                    Ritornano a danzare sotto la luna
                    maschere africane scavate nella notte.
                    Il silenzio è chiuso negli occhi
                    il rumore del giorno alle caviglie
                    le ombre non conoscono il sudore,
                    i taburi hanno l'eco delle caverne,
                    mentre le donne calpestano la terra,
                    coi bimbi sognando sotto le stelle.

                    La danza matura il calore del giorno,
                    lo dimentica dietro la capanna
                    dove la donna partorisce il figlio
                    e l'uomo conserva la sua barca.
                    Ritornano a danzare sotto la luna
                    le maschere di ieri e di oggi.
                    I movimenti sono sempre gli stessi
                    e il cuore è vuoto di tristezza.

                    Non si odono le voci della foresta,
                    non rispondono i tamburi dei vicini.
                    La nebbia cade sul fuoco,
                    i corpi dormono sulla nuda terra.
                    L'ultimo tamburo spegne anche il volo
                    d'una farfalla notturna senza calore.
                    Le maschere dormono con l'aurora
                    spiando l'Africa e i suoi dolori.
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