Poesie personali


Scritta da: Lara Segarini
in Poesie (Poesie personali)

Il tuo amore

Eri lì seduto su quella scomoda poltrona
assorto nei tuoi pensieri.
Io ti fissavo e
cercavo di capire a che cosa stessi pensando
Ma non ci sono riuscita!

I giorni sono passati e io ho continuato a fissarti
finché... non mi hai baciato.
Adesso ho capito a cosa pensavi
su quella scomoda poltrona.
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    Scritta da: Lara Segarini
    in Poesie (Poesie personali)

    Al mio amore dico grazie

    Ero lì da sola, in angolo buio, isolata da tutti.
    Ero sola senza nessuno e poi
    Poi sei arrivato tu, tu che mi ami e mi hai insegnato ad amare!

    I giorni passavano e io mi rendevo conto sempre più di quanto ti amavo.
    Un dì ti sei fatto avanti e da quel giorno non ci siamo più lasciati
    Ti ringrazio per questo!
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      Scritta da: Lara Segarini
      in Poesie (Poesie personali)

      Per te e solo per te

      In quei giorni bui, senza vita, pieni di tristezza e di freddo sei arrivato tu:
      Tu che con un sorriso m'illumini la strada.
      Tu che con un semplice ciao mi rendi felice.
      Tu che con un bacio mi fai sognare.
      Tu che mi rendi felice ogni momento del giorno!
      Quei giorni sono spariti, in me ci sei solo tu!
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        Scritta da: Luigi Totaro
        in Poesie (Poesie personali)

        Se partoriranno questi monti...

        La solidarietà è come un monte
        ricco di frutti e limpide sorgenti
        dove ogni suo albero, ogni sua fonte
        alimenta tutti gli esseri viventi

        L'amore per la pace è come un monte
        dove regna la tranquillità
        Dalla cima fino all'ultim'orizzonte
        ovunque è pace e serenità

        Uniamoli tra loro con dei ponti
        Siano un tuttuno senza alcun confino
        Se partoriranno questi monti
        di nuovo nascerà... Gesù Bambino!
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          in Poesie (Poesie personali)

          Infiorare avrei voluto i nostri giorni

          Infiorare avrei voluto i nostri giorni
          e il tuo capo infrondare con altri allori,
          il denutrito cuore saziare
          con bacche di gelso e more
          ma... solo accartocciate foglie
          e lazzi frutti di seccato legno
          oggi appena so darti in dono!
          Viene il momento in cui tutto agonizza
          e ogni cosa, esangue vacua si scompone,
          da roghi morenti che non si avvivano
          crepitii più non ascolti e nell'anima
          ammalata, che non sa più stare in piedi,
          solo silenzio di ceneri sale e rimane.
          Altra foce non ha questo mio male
          che fiotta con ardita foga
          se non l'infinito chiuso del vuoto.
          Ma nella fedeltà che non muta,
          dall'ammutolito mio fagotto,
          per uno stretto forame un filo
          di speranze, fluendo a te conduce.
          È da questa mia prigionia
          che aspetto un gesto tuo,
          che pane d'amore mastico adagio
          e capriola qualche speranza;
          è qui che qualche foglia
          ancora riparo trova dal vento;
          è in quest'ombra che un sasso
          non si arroventa fissato dal sole.
          Pur se ambiguo e scialbo
          appare il sorriso del domani
          e specchio d'acqua
          il volto sereno non rifrange,
          ignora lo stesso il mugolìo
          che da quest'oggi in fuga tu odi;
          sfollato da un tuo bacio
          il lagno rauco del mio gemito,
          inudibile, si allontani via dissolto!
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            in Poesie (Poesie personali)

            Insurrezioni

            È da molto che spendo
            i miei giorni allo scuro!
            In fuga dal mio rinchiuso,
            come una volta, domani,
            seguirò una rotta solare,
            estranei mi fisseranno
            occhi schivi di donna
            trapassandomi il cuore!
            Ossigenato dai giardini
            dei cortili circostanti,
            invasivo alle narici
            mi raggiungerà l'olezzo
            che si diffonde dai fioriti
            tralci protesi oltre
            le infocate ringhiere.
            L'orma dei miei passi
            su polverosa redola, dirà
            che di lì un uomo è passato.
            Avvisterò qualche sparuto
            passero che, al dispiegarsi
            della mia ombra silente,
            alipede, spiccherà un volo.
            Grigioverde lucertola
            immota in oziosa postazione,
            vedrò poi spaventata svariare
            per il brullo muro crepato
            alla ricerca di un latibolo
            fidato che tutta l'accolga
            riparandola dal rischio
            di un accadimento temuto.
            Domani, una svagata occhiata
            lancerò ai cartelloni ingialliti;
            sedotto dal fragrante richiamo
            di una tazza di caffé spumoso,
            stanco, mi fermerò in un bar
            a contare i gelati che si sciolgono
            tra le mani accaldate di bambini
            avvampati accorsi in frotte
            dal popoloso rione vicino.
            Domani sarà un trasgredire!
            L'innesco di un moto riottoso
            avvierà una covata rivolta,
            capovolgerò le mie malinconie;
            ad un'insurrezione aderirà
            questo cuore orfano di sole
            e di oscurità prigioniero.
            In un mondo di piccole cose,
            un altro sarò per un giorno
            meravigliando me stesso!
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              in Poesie (Poesie personali)

              T'avrei creduta sulla parola

              T'avrei creduta sulla parola
              se solo mi avessi detto:
              - Non voglio che tu vada via! -
              È da inenarrabile tempo
              che, esiliato dal tuo cuore,
              di te più non ho cercato notizie.
              Nel vuoto che mi lasciasti
              come avrei potuto?
              Al di là dello squarcio
              raro di un ricordo,
              affiorò, di tanto in tanto,
              il periscopio della nostalgia
              per scrutare sull'orizzonte
              delle cose perdute
              una labile scia da te lasciata.
              Quante volte nel silenzio
              l'orecchio tesi all'eco
              del frangente della tua vita!
              Scancellata, in modo
              definitivo dal mio taccuino
              ogni antica annotazione
              che ti riguardasse,
              a chi chiedeva dove tu fossi,
              o se per doloroso rammentare
              correvo a te remota,
              io non seppi dire se oltre la fitta
              cortina dietro cui eri scomparsa
              probabilmente ancora ti aggiravi.
              Per affermare che
              tu sia di certo svanita
              non ho prove adeguate,
              in un impensato angolo
              del mondo, tu sarai!
              Talvolta avrai pensato
              al ragazzo con la motoretta
              che tremante arretrò
              al suo primo bacio,
              ti sarai chiesta
              se questo rinsecchito
              flabello di canna,
              agli assalti delle folate
              oggi ancora resista.
              Si, sono qui,
              risparmiato dal turbine,
              a vangare nella memoria
              le ignite zolle di un amore
              che apparso alato ratto fuggì
              privando le mie pupille
              di esistenziali guizzi di luce.
              Resati irreperibile quaggiù,
              nell'aldilà, in cui so che credi,
              forse ti rintraccerò nel mezzo
              di un folto nugolo di ombre,
              per riannodare un filo doppio
              da te, senza pietà reciso.
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                Scritta da: Luigi Totaro
                in Poesie (Poesie personali)

                La notte di Natale

                La notte di Natale tutto è magia.
                I fedeli in chiesa vanno a frotte
                per la messa della mezzanotte
                Tutto è pace, tutto è poesia

                Le famiglie intorno ad un camino
                sgranano ricordi del passato
                C'è sempre un bambino addormentato
                ed una nonna che gli sta vicino

                In ogni strada, in ogni vicoletto
                luci multicolori sono accese
                Le case sembrano tutte delle chiese
                In attesa del Bambinello benedetto

                Notte tranquilla, cieli cristallini
                ricamati di stelle risplendenti
                Suoni di dolci canti evanescenti
                Domani è Natale, la festa dei bambini.
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                  Scritta da: Lara Segarini
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Poesia per te

                  Ascolta le sue parole
                  Ti dice di non piangere
                  Ti sussurra non disperarti
                  Ti racconta la verità
                  Ti urla vivi

                  Poesia mia
                  Vai dal sole e raccogli il suo calore
                  Vai dall'acqua e raccogli il suo tepore
                  Vai dalla terra e raccogli i suoi frutti

                  Portala a lei,
                  lei seduta su quel sasso in riva al mio pensiero
                  quella dolce ragazza indifesa,
                  pensierosa, felice,
                  dubbiosa e incantevole
                  che sta pensando alla sua vita
                  al suo dolore e a tutto il resto.

                  Ascolta le sue parole
                  Ti dice di non piangere
                  Ti sussurra non disperarti
                  Ti racconta la verità
                  Ti urla vivi

                  Poesia mia
                  Raccogli i suoi pensieri.
                  Racchiudili nei desideri.
                  Racchiudi la sua vita
                  e raccontamela

                  Racchiudi i suoi sogni
                  e mostrameli
                  Portali a me, fammeli leggere.
                  Fammi sentire quello che sente.
                  Fammi vedere quello che vede.
                  Fammi provare quello che prova.
                  Falle capire che le voglio bene.
                  Falle sentire il mio cuore che batte, quando la vede.
                  Falle sentire i miei pensieri.
                  Falle vedere i miei ricordi.
                  Falle rivivere i bei momenti
                  Falle risentire le emozioni provate.
                  Falle sentire i dolori della vita passata.
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