Poesie personali


Scritta da: Anna Pagnini
in Poesie (Poesie personali)

Due mondi

Nati da una carezza
appena messi al mondo
iniziano già a volare
piccoli gabbiani.

Volano in un cielo limpido,
caldo, materno, pronto
a sorridere
dei loro capricci,
e cullarli, a proteggerli
dalla crudeltà e dall'oscurità
che li avvolge.

Ma lo stesso cielo è a volte
cieco e insensibile
ad ogni lacrima o urlo;
è indifferente alla paura
e alla fragilità
che li minaccia.

Destinati a soffrire senza una gioia
che li renda dentro di sé bambini,
più che mai vivi
privi di sorrisi, sogni, carezze, affetti,
riusciremo ad amare
il nostro mondo????
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    Scritta da: Anna Pagnini
    in Poesie (Poesie personali)

    Essere felici

    Nel mondo esiste la vita
    come ora esisti tu,
    pronta a far vivere
    tutto quello che è tuo,
    dolce e sublime creatura.

    Pensieri e parole
    mi parlano di te
    che sussurrano al mio cuore
    di quanto sei infinita
    e meravigliosa.

    Quasi per magia
    riesco a toccare
    il cielo nel quale posso
    sempre vedere i miei sentimenti
    per te.

    Una scoperta che ha
    incantato per sempre
    la mia anima
    perdendomi nella
    persona che sei
    e conoscere in me
    un’emozione mai esistita.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Non chiedermi di vivere

      Non chiedermi di vivere
      come un uccello che volteggi
      e canti senza la sua compagna:
      non posso così vivere il giorno
      se esistente mi neghi il tuo amore.
      Non si può volare, tu sai,
      il vento non può spirare
      quando manca l'aria;
      come pietraia è il fiume
      quando non vi scorre acqua!
      Vieni, come angelo
      fatti ritrovare sulla via del Destino
      insieme andiamo ciarlieri
      ad ascoltare il mare
      sotto la nostra luna,
      vieni teniamoci per mano
      il cuore troverà pace.
      Cos'è la nostra vita
      l'uno senza l'altro?
      All'affanno di essere
      l'amore è solo rimedio:
      con quiete, e soltanto quiete
      il cuore riposa quando si è soli
      illusione e falsa ogni altra cosa.
      Dacché calore non è calore
      e da appuntite sporgenze
      l'animo non preserva?
      Senza emozioni e senza bene
      che ci resta! Che di vero
      non menzognero ci sorride!
      Hai tu guardato sul brullo ramo
      l'ultima foglia rimasta?
      Così io senza di te, appeso al vuoto
      accartocciata sostanza senza sostanza
      sono: martorio senza riposo
      su cui la tenebra si attarda!
      Oltre te, in me non vi è altra vita:
      non rendermi già polvere
      dammi linfa e rinverdito
      più non penzoli il cuore
      tra il solco e la nebbia,
      non lasciarmi pensare
      e dire che tutto è vano.
      Non darmi solo uno sguardo
      ma guardami, non sfigurarmi:
      domani, nella cattedrale della verità
      benedetti saranno gli occhi
      di chi puro abbia saputo vedere.
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        Scritta da: Barbara Mercandelli
        in Poesie (Poesie personali)
        Non so cosa sia
        Questa strana sensazione.
        Ho voglia di te.
        Ti penso sempre,
        non vedo l'ora di vederti,
        di annusare il tuo profumo,
        di sentire la tua voce armoniosa.
        Non riesco a toglierti dalla testa.
        Mi assilli.
        Il tuo nome echeggia nella mia testa,
        la tua voce echeggia nella mia testa.
        Ho sempre con me la tua foto.
        Penso a te
        E mi vengono frasi d'amore.
        Ascolto la musica,
        piango,
        mi manchi,
        a malapena mi saluti.
        Mi conosci,
        ma non sai quello che provo
        per te.
        Ho il tuo numero.
        Voglio chiamarti sempre.
        Questa strana sensazione
        Che non ho mai provato
        Per nessun altro
        Credo sia amore.
        Ti amo!
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          Scritta da: Barbara Mercandelli
          in Poesie (Poesie personali)
          Quando meno te lo aspetti,
          quando tutto va per il meglio,
          quando non sei stressato,
          quando non sei preoccupato
          qualcosa arriva E ti sconvolge la vita:
          una malattia di cui non sai nulla.
          C'è.
          La senti.
          Ti fa soffrire.
          Ti mette angoscia.
          Angoscia le persone a te vicine.
          Non sai cos'è.
          Da cosa è provocata.
          C'è e basta.
          Soffri,
          soffrono per te.
          Pensi
          guarirò.
          Quel giorno è lontano,
          basta,
          non ce la faccio più.
          Ma tengo duro e penso che guarirò.
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            Scritta da: Barbara Mercandelli
            in Poesie (Poesie personali)
            Non ti importo,
            non ti importerò mai.
            Mi noti
            Solo se non sono per te.
            Mi piaci.
            Qualcosa di più
            Della semplice amicizia.
            Mi hai rubato il cuore,
            l'anima,
            la mente.
            Sei la mia metà.
            Le parole d'amore
            Per te
            Sono come semplici parole.
            Per me
            Sono importanti.
            Non riesco a dimenticarti
            Anche se sto con un altro.
            Sei unico.
            Mi preoccupo per te,
            piango per te.
            Non sono semplici lacrime.
            Sono le lacrime
            di un amore non condiviso
            ed accettato.
            Non ti capisco.
            Non mi capisco.
            Per la prima volta
            Mi sono innamorata.
            Incomprensibile
            Il sentimento che provo
            quando ti vedo.
            Grazie a te
            Sono cambiata.
            Sono cresciuta.
            Mi sono resa conto
            Della bellezza dell'amore,
            ma anche i suoi lati oscuri.
            Mi fai soffrire.
            Sto male.
            Capiscimi.
            Io non ti importo.
            Ma io senza di te non vivo.
            Ho bisogno del tuo amore.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Cuore, grammofono che stridi

              Cuore, grammofono che stridi

              Cuore, grammofono che stridi,
              pezzaccio di latta arrugginito
              preso a calci dalla vita
              ora che nessuno t'ascolta
              nullificati rimarranno i tuoi motivi!
              Rintànati nel vivaio arso dei ricordi
              e fatti pure muto se nulla barbaglia
              per l'orizzonte a cui riguardi!
              Si stella la notte in fuga
              eppure tra le tue spalancate imposte
              non trapelano che deformi sagome scure
              soli andremo sotto la luna!
              Stasera per noi scordato è ogni strumento,
              cupo e distorto è ogni ancestrale suono
              e solo un murmurare assiduo di duoli
              dai lidi deserti dell'animo provato si ode!
              Adelante pestifere pene dilaganti,
              son qui ad aspettarvi, infierite di più
              scaraventatemi nella disperazione!
              In quest'ora torbida e pregna di amaro
              crudele si svela l'ascoso senso del vuoto,
              ci adunghiano artigli di mostri invisibili
              spuntati dai dirupi scabri dell'eterno!
              Se presente e passato si annullano
              in un momento se l'avvenire è d'argilla
              e non turbinano illusioni, arresi consegniamoci
              pure all'atro fondo! Scompariamo
              da questo mondo che non ci vuole
              e da vivi, se rabbuiati, illuminarci
              pure disdegna con chiarie di speranze.
              Tutto è così e così è
              l'amore passa e nulla più resta
              insaccati nel nulla vorremo solo riposare
              nel mare delle ammortate presenze.
              Sorte inclemente fatti clemente
              traghettami senza indugi sull'altra sponda!
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                in Poesie (Poesie personali)

                Nel rasserenante paese

                Nel rasserenante paese
                abitato da mordenti desideri
                nella piazza del cuore
                come usavo fare da fanciullo
                delle zolle di zuccherò vorrei comprare
                e per un po' addolcire l'acre malinconia
                che oggi mi tiene compagnia.
                Al banco dei canditi sogni
                con un tronchetto di liquirizia
                rifarmi vorrei l'anima
                e assaporare il frutto raro
                che afferra il dolce senso del ghiotto
                davanti a una gremita fruttiera.
                Uomo, chi vorrebbe che il cuore
                al dolore si torcesse e la tristezza
                amara l'anima facesse?
                Ma se chiusa è la credenza
                di golose dovizie, se la chiave non hai
                e non credi al miracolo che infranga
                il vetro blindato che dalla felicità
                ti separa, se non disponi di un grimaldello
                solo fantasticare sull'ultimo fico secco
                ti rimane! Sull'inaccessibile contenuto
                che il cristallo dei sogni ti mostra
                appena azzardi qualche fantasia,
                aspetti che arrivi il sonno sedativo
                che anestetizzi le papille gustative
                e a tacere metta le tua brame.
                Poi quando ti risvegli, ciò che vedi
                è solo il vuoto, sospeso nel vuoto
                le ali non servono:
                mancano le correnti ascensionali!
                Così, davanti alla delusa mira
                a ruotar, te ne resti in moto circolare.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Sapere aude

                  Più non si riprodurrà per me
                  l'avvicendarsi di avvenimenti
                  lieti e tristi un giorno;
                  tutto resterà intatto alle mie spalle:
                  la vita quotidiana della gente
                  il ridicolo universo, le distanze.
                  -Vale la pena di vivere? -
                  è la domanda schiacciante
                  che mi si presenta davanti
                  ogni alba. Qual è la risposta?
                  Quante logiche astruse a sostegno
                  di un'esistenza edace che dilegua!
                  Eppure non so rispondere al rebus
                  se assisto ad accasci di speranze
                  e sventro nasciture illusioni.
                  Esposto al dubbio che si addensa
                  e si spalanca interrogo l'oroscopo:
                  nella sfera di vetro divinatoria
                  frammentario si mischia passato e futuro;
                  non vi è collante che faccia presa
                  né evoluta che a qualcosa adduca;
                  mi guardo nel cuore,
                  la poca luce mi inclina
                  cedo, salto tra cielo e abisso;
                  in sosta sull'orlo dello stupore
                  nulla fiuto dall'incurante tempo
                  per proteggermi dal peggio.
                  Senza un chiaro senso,
                  per abitudine, ancora per un frangente,
                  spinto dal vento delle passioni
                  verosimile continuerò a viaggiare;
                  senza insegne di esultanza
                  tremante aspetterò un segnale
                  da un viso senza volto: qualcuno
                  busserà la prima e l'ultima volta.
                  Poi, stramazzato resterò muto:
                  si acclarerà un nulla al cospetto del mondo
                  ad onta di quel che senza volerlo. Pur fui.
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                    Scritta da: Blondgirl Sweet
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Vorrei gridare

                    E vorrei gridare
                    al mondo
                    quello che sono,
                    quello che sento,
                    quello che provo,
                    quel pensiero
                    che giorno dopo giorno,
                    ora dopo ora,
                    minuto dopo minuto
                    percuote la mia mente...
                    Così: instancabilmente,
                    incessantemente,
                    irripentibilmente...
                    E vorrei gridare al mondo,
                    sentirmi libera,
                    libera di volare...
                    Sì... ogni tanto
                    fa bene volare...
                    E vorrei
                    conoscere nuovi orizzonti,
                    nuovi cieli,
                    nuovi abissi...
                    E sì vorrei gridare
                    al mondo
                    "anche io ce l'ho fatta"...
                    Ma ecco,
                    appena le mie labbra
                    si schiudono
                    qualcosa mi catapulta
                    nuovamente giù...
                    Sì, questo mondo è
                    troppo sordo...
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