Poesie personali


Scritta da: Daduncolo
in Poesie (Poesie personali)

Voce sul fronte

Sono un soldato e mi vergogno di me stesso,
scruto l'orizzonte e noto che l'oceano non
è altro che una distesa di fuoco ed il cielo
che mi sovrasta è ancora una volta
celato nel buio.

Mi guardo attorno e nella spiaggia sul quale
sono, altro non vedo che barche, che giungendo
sul litorale con i loro soldati reggono tra le
braccia, come se fossero bambini, le loro armi;
che solo vederle annientano l'esistenza di
chiunque provi alterigia.

Nascosto non oso impugnare nessun arma,
ma la patria mi impone di agire e portare la pace;
pace che non credo possa esserci ne prima e ne dopo;
ormai qui sul fronte la mia salvezza
e quella di tanta altra gente la vedo lontana è pressoché
improbabile, come la luna fra la terra o un oasi nel
bel mezzo di un deserto.

Verso lacrime per ciò di cattivo e crudele
sta accadendo su questo mondo, scruto ancora
il cielo, invano cerco un fascio di luce, ma
perfino il sole prova vergogna nel notare
tutta quella sofferenza, a tal punto
che anche il suo sorriso abbiamo cancellato.

Ciò che mi rimane è continuare a piangere,
e sperare che almeno un angelo scenda dal cielo
e possa non compiere un miracolo ma almeno
esaudire un mio piccolo desiderio.
Da padre di famiglia non desidero nient'altro che:
poter dare un bacio alla donna che tanto amo
e regalare una carezza ai miei figli,
ancora una volta per l'ultima volta...
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    Scritta da: Valeriu D. Ganea
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho paura

    Orizzonti
    frammentati
    strisce e sabbia fine
    corrono verso di me

    Il mio motore interno funziona
    con una miscela
    di gas dorato e di desideri a pezzettini
    e lascia dietro
    nell'aria
    un fumo viola

    Il mio motore è vecchio
    a due tempi
    un tempo nel presente
    l'altro pronto al futuro prossimo
    imminente

    Ho paura che fra un attimo rimarrò a piedi e
    orizzonti frammentati
    strisce e sabbia fine
    corrono insieme con me.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)

      Apocalisse

      Verranno a prenderci su stelle cadenti
      dall'oscurità della terra.
      Non sentiremo nessun grido.
      Le mamme andranno avanti
      camminando in silenzio.
      Andremo come ombre nel deserto
      senza sole né arena bollente.
      Ci saranno oasi di tenerezza
      con bimbi giocando contenti.
      Verranno a prenderci su stelle cadenti
      in un giorno fuori calendario
      scritto con lettere decifrabili
      per occhi aperti alla speranza.
      Saremo tutti maturi quella sera
      dipinta di rosa senza stelle.
      Continueremo il nostro viaggio
      stringendoci per mano...
      Non ci sono strade, non più leggi,
      tutti sappiamo il cammino
      tutti cantiamo sorridendo.
      Il cavaliere arriva, non parla
      osserva in silenzio.
      La processione si ferma:
      "Siamo quelli della Terra".
      È finita la speranza
      maturata nel tempo.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Erano motori a manioca gli operai
        sotto il sole dell'Africa schiava.
        Tagliavano canna con macete di ferro,
        corpi vestiti di nero e di stenti.

        Li ricordo venuti dall'inferno:
        mani callose per guadagnare il pane
        senza moglie e senza figli
        con un pezzo di pane di banana.

        Erano i contrattati di Guruwe, Ile,
        Maganja, Derre e Morrumbala:
        terre con miti, storie e leggende
        lasciate dietro vicino al focolare.

        Erano motori a manioca gli operai
        nella fabbrica di zucchero di Luabo.
        Lo Zambesi lavava le loro ferite
        camminando lento verso il mare.

        Quanti motori sono stati spenti
        in questo cimitero senza croci.
        Oggi restano le gride insepolte
        all'ombra d'un mango senza volto.
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          Scritta da: Emy Coratti
          in Poesie (Poesie personali)

          Che cosa non farei... per te

          Che cosa non farei... per te
          che cosa non dire... per aiutare te
          Salirei su un monte se tu me lo chiederai
          e griderei al vento che ho te
          Volerei più in alto di un gabbiano se lo vuoi
          sarei un pagliaccio solo per farti ridere un po'
          soltanto per vedere quel sorriso negli occhi tuoi
          e per aprirti il cuore amico mio
          che in ogni istante è triste
          e troppo stanco per lottare ormai
          Aiutare te è come se aiuto anche me
          se ti amo io... amo me
          io lotterei insieme a te come una tigre
          e sfiderei il mondo...
          Che cosa non farei... per te
          che cosa non direi... per aiutare te
          Così bisogna lottare per non morire sai
          così bisogna dimenticare
          il passato e poi
          il dolore e i rimpianti
          che ci hanno accompagnato nella vita e poi
          andare avanti e immaginare che...
          che la vità è bella e non si deve sciupar
          se non la sciupi tu...
          non lo farò nemmeno io
          se sei felice tu...
          ci provo anch'io
          anche se non sarà la stessa vita
          e insieme a te...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Insisto nel ricercarti ma non sei a due passi

            Insisto nel ricercarti
            ma non sei a due passi
            perché codesta assenza assenzio
            lama affilata che fende e affonda
            che imperterrita, disumana
            non arresta il suo moto!
            Dov'è la bramata tua bocca?
            Non ritrovo le tue mani
            non vedo i tuoi occhi fanciulli
            su di me appuntarsi addolcitati
            volteggia come un rapace
            la tristezza sul cuore ombrato
            presto vorace sarà su di me
            stremato solo e indifeso!
            Mi afferreranno inclemente
            i suoi artigli al venir meno
            delle poche forze che oppongo
            e non potrò neppure più gridare:
            secca è la gola, immobili le labbra
            per aver tanto nel silenzio diffuso
            invocato a gran voce il tuo nome!
            Vivere così non è impresa da poco:
            è come spaccare pietre al sole
            privati di un sorso d'acqua
            ritornare a sera nella propria cella
            senza luci e confidare
            che un muro poi ti ascolti!
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              Scritta da: Valeria Valentini
              in Poesie (Poesie personali)
              La delicatezza
              Sensualità
              Dolcezza
              L'emozione di essere un tutt'uno
              lo sguardo,
              che ti contempla
              e tu ti perdi in lui...
              Nel rumore dei suoi battiti
              che incorniciano quel momento
              in cui il suo cuore, lo senti,
              è tuo.
              Ma rimane sempre
              la sfrenata voglia
              di prenderlo e portarlo via con te.
              La felicità di sentirti amata
              ripaga tutte le sofferenze...
              La gioia di essere guardata in quel modo
              Ti appaga di qualsiasi piacere...
              Il sapore dei suoi baci
              ti riempie il gusto della vita
              E tu zitta e tremante
              ascolti ciò che dentro di te
              sta urlando:
              "ti amo amore mio".
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                Scritta da: Alessandro Bonfanti
                in Poesie (Poesie personali)

                Mie ali

                Questa è una piccola poesia
                per ringraziare le mie ali più grandi.
                Con voi ho sorvolato le foreste dell'anima,
                con voi ho planato sopra il lago del cuore,
                con voi mi sono librato sopra le alte vette della felicità,
                senza di voi sarei rimasto a terra.
                Ora chiedetemi di volare in altri cieli,
                su altre distese,
                verso nuovi orizzonti
                ma non chiedetemi mai
                di rinunciare al vostro respiro
                perché è la cosa più bella che la vita mi ha dato.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'amore è morto all'alba

                  L'amore è morto all'alba
                  di un caldo giorno di gennaio
                  lo stesso giorno ch'io
                  vivo venni al mondo,
                  nessuno venga al corteo funebre:
                  il cuore non vuole condoglianze
                  lacrime non vedreste
                  negli occhi miei prosciugati
                  al chiudersi della bara;
                  chi pure fu lo seppellirò
                  senza una croce a segno
                  nel cimitero del bene perduto
                  e nessuno saprà poi dove è sepolto
                  poiché non vuole né fiori né ceri.
                  Oggi chi folle l'assassinò
                  braccato dai levrieri della sua coscienza
                  impune ancora vaga orgogliosa
                  arretrando il sorriso dal ricordo.
                  Le lusinghe del suo corpo
                  e le bugie della sua mente
                  già affila per ammazzare ancora
                  l'allocco uomo che è di turno.
                  Commemori una targa ricordo
                  i suoi misfatti nel viale dell'amore:
                  vi passerà viva e rinsavita
                  forse un giorno e sarà morta.
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