Poesie personali


Scritta da: Cleonice Parisi
in Poesie (Poesie personali)
L'Impazienza,
è l'unico maestro in grado di insegnarci il valore del tempo,
l'importanza dell'attesa,
e la grande ricchezza che vibra tra il desiderio e il suo realizzo.

L'Impazienza ti dilania l'anima
ma al contempo ti spiega il valore intrinseco di ogni sogno,
senza il suo parlare non avresti mai misurato i tuoi desideri.

Ringrazia l'Impazienza,
attraverso i suoi occhi ti riconoscerai Uomo dai passi certi.
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    Scritta da: Dario Maretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Castelli di sabbia

    Castelli di sabbia
    come le mie parole,
    che talvolta crollano
    con un alito di vento.
    Non c'è tanto da pensare
    e neanche da ricostruire,
    resteranno così,
    per terra,
    per qualcuno che le vorrà raccogliere
    e fare proprie emozioni altrui.
    Talvolta,
    però,
    il vento non è forte
    quanto la mia volontà.
    E allora tocca scavare,
    al di là della sabbia,
    al di sotto del mare,
    c'è solo un motivo per cui restano su...
    ... e non è più mistero.
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      Scritta da: Blondgirl Sweet
      in Poesie (Poesie personali)

      Come sarebbe bello

      Come sarebbe bello
      se i sogni
      deventassero realtà...
      Come sarebbe bello
      se il mio pensiero
      fugisse da quell'immagine
      impressa ormai nella
      mia mente...
      Come sarebbe bello
      vivere seguendo
      l'istinto del cuore...
      Come sarebbe bello
      celare le paure
      in una morsa d'acciaio...
      Come sarebbe bello
      se i tuoi penseri
      fossero cristallo:
      così trasparenti
      da potersi specciare
      nei miei...
      Come sarebbe bello
      sentire quelle parole
      sfiorare dolcemente
      il mio essere...
      Come sarebbe bello
      se i nostri animi
      adesso fossero stretti
      in un unico vivere...
      Come sarebbe bello...
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        Scritta da: Blondgirl Sweet
        in Poesie (Poesie personali)

        A volte

        A volte vorrei
        fermare il mio cuore,
        fermare il suo battito...
        Lasciarmi andare,
        sentirmi libera:
        libera di una vita
        non mia che pur lo è...
        A volte vorrei
        abbandonare il mio corpo,
        danzare su una
        melodia non mia...
        Sentirla scorrere
        nelle vene,
        impossessarsi
        della mia anima,
        dei miei pensieri,
        sentirla scoppiare dentro...
        E allora vorrei
        risvegliarlo
        e sentirlo mio:
        sentirlo danzare
        sulla tua melodia...
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          in Poesie (Poesie personali)

          Melanconia

          Anche se molte volte
          studi seri e accurati
          ho condotto su acuti casi,
          non ho mai saputo
          se ereditaria o contagiosa
          fosse poi la malinconia
          progenie di melanconia.
          Nell'anima attentamente
          assiduo l'ho frugata.
          In un focale ingrandimento
          al microscopio
          ne ho osservato i tratti maculati.
          Nocciolo duro e compatto
          coriacea sostanza amara
          non si lascia vivisezionare!
          Reagisce con nerocupi giorni;
          in terreni di tristezze si espande
          e ivi prolifica vertiginosamente.
          Alle inoculazioni di rincoramento
          reagisce regredendo poi, tenace,
          cessato l'effetto, sottobraccio
          fra le sue spore ti riaccompagna
          dolcemente! Invano da tempo,
          nei laboratori segreti del cuore
          si cerca un antidoto che la debelli.
          Chi ostaggio ne è non rassegnato
          fuggir lontano spera sovente!
          Il vitale principio attivo
          contenuto in assolati giorni,
          talvolta, se non vi è rigetto
          produce solare miglioramento.
          Miglioramento passeggero
          poiché se radicata,
          alla prima occasione,
          metabolizzando nuove tossine,
          profonda più agguerrita ritorna!
          Come la cuscuta il cuore avvolge
          con la sue spire in tormenti di giorni;
          per le ampie fessure entro cui si annida
          non vi è tassello che tenga!
          La sua ombra è la tagliola
          che blocca i passi del domani.
          Nell'enciclopedia delle depressioni
          umane è classificata come la più profonda,
          al paragrafo patologie dei mali oscuri,
          a lettere cubitali, rabbrividendo si legge:
          invasivo carcinoma mortale!
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            Scritta da: Irma Fantasia
            in Poesie (Poesie personali)

            Silenzi

            Silenzi,
            lunghi, lontani,
            accenti nell'anima mia,
            tormentosi, come fluttua morbido il dolce navigare;
            soavi, come stanco il respiro
            e tenue le lacrime.

            Silenzi,
            lunghi, lontani,
            respiri che allietano un dolce senso
            curioso, nel volteggiar pensieroso,
            morbidi, come stanco il respiro
            e tenue le lacrime.

            Silenzi,
            di canti repressi,
            gioie di tempi ormai persi.
            Voce di eterna salvezza
            a voi cedo l'anima,
            con grazia e amorevolezza.
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              Scritta da: Luigi Totaro
              in Poesie (Poesie personali)

              Non accettare alternative.

              Sempre lancia il cuore oltre l'ostacolo
              e seguilo con entusiasmo e con coraggio
              Non perdere della Natura lo spettacolo
              del sole che accende il cielo al primo raggio

              Il tuo animo sia come la luce del mattino
              pura e con i colori all'alba sul mare
              Non dire mai: "è colpa del destino.
              Non potevo fare nulla per cambiare"

              Ciascuno è il fabbro della propria sorte
              Non cedere mai ad alcuno l'iniziativa
              Se la corrente del fiume è molto forte
              Nuota lo stesso. Non andare alla deriva

              Il tuo pensiero sia come una fonte
              di pura zampillante acqua sorgiva
              Il tuo sguardo giunga all'ultimo orizzonte
              Vivi così. Non accettare alternativa.
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                Scritta da: Artemisia Pirla
                in Poesie (Poesie personali)

                Malinconia

                Malinconia madre mia,
                nel tuo grembo posso dormire
                Posso cantare malinconia,
                Il dolce orgoglio del soffrire.

                Malinconia tu sei troppo buona,
                sei tu che mi fai sentire bene
                tu sarai colei che mi toglierà  questo dolore.

                Per ogni pena ci saranno lacrime del tuo amore
                cosi mi hai lasciato di quell'ora
                Primaverile?

                La melodia passò, ora
                solo si sente un eco di un funerale.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Anime del fiume

                  Anime del fiume
                  che stanche andate
                  come nuvole cupe
                  in un cenerino cielo
                  acque non più chiare
                  offese da scorie umane
                  che tra giunchi e vimini
                  al lontano mare puntate,
                  a voi, pure e incontaminate
                  un caro tempo,
                  le mie barche fatte
                  di carta di giornale affidai;
                  dalla riva, spiando
                  trepidante, ne seguii
                  l'incerto periglioso viaggio.
                  Ancor seguo il lento fluire
                  che vi porta e che mi porta
                  riassaporo perduta ebbrezza.
                  Ripenso a quando fanciullo
                  da sorgiva polla
                  a colme giumelle vi attinsi
                  placando l'arsura del giorno;
                  di pietra in pietra a saltellare
                  ritorno per ritrovar
                  l'inavveduto spinarello
                  catturato nella secca
                  e subito poi scaltro
                  dalle mani via sgusciato!
                  Gli empi insulti degli uomini
                  a morte hanno ferito
                  le sacre fonti che vita vi danno.
                  Ammortate trasparenze
                  a liquami e fecali insidie
                  hanno ceduto il passo
                  tramutato in singulto
                  è il sorriso delle argentee
                  e cristalline spume
                  delle antiche correnti,
                  draghe sempre più in basso
                  hanno raschiato il fondo,
                  cocci di bottiglie infrante
                  or spesso adornano feriti
                  sinuosi brulli fianchi!
                  È duro questo nostro tempo:
                  in fetidi pantani spesso
                  agonizziamo aspettando
                  anelanti un destino edace
                  che rischiari i nostri giorni.
                  O potessimo rinascere
                  e dimenticare, ritrovare
                  le speranze costipate
                  negli anni e dalla spirale
                  del vortice per sempre
                  trascinate e affondate!
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