Poesie personali


Scritta da: Giovanni Iodice
in Poesie (Poesie personali)

Confusione

Sdraiato sul mio letto
stringo la tua foto forte al mio petto
la stanchezza fa socchiudere i miei occhi
Penso al tuo viso privo di solchi
I miei occhi si sono chiusi
i miei pensieri sono confusi.
Turbati dalla tua assenza
e dal rimpianto di un'adolescenza,
ancora viva nella mia coscienza.
Ho gettato tutto
non è rimasto alcun frutto
di tutti i miei sacrifici,
pareti di grandi edifici
costruivo contro la gente.

Preferivo essere sofferente...

Ora dormo tutto è lontano
tutto è stato invano
Dal mio letto sono passato al divano.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giovanni Iodice
    in Poesie (Poesie personali)
    Qui solo in una stanza
    tra queste mura cerco una speranza
    mi rivolgo al cielo
    cerco di essere vero
    una parola, un sorriso delle persone a me care,
    provo a sognare,
    ma loro sono lontane.
    Mi vorrebbero con loro
    per non farmi stare più solo,
    con i miei pensieri
    con le mie paure
    per rivivere emozioni indimenticabili,
    quelle che ci rendono vulnerabili,
    capaci di farci piangere,
    ricordare e rivivere.
    Vorrei abbracciarli,
    non solo ricordarli
    in questa stanza con la mente e i suoi tarli.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Congedo dalle Muse

      Abbandonatemi Muse, figlie di Zeus e Mnemosine,
      miti solari, confortevoli e ispiratrici compagne
      dei miei momenti alati... è tempo che mi lasciate!
      Questo poetare, scialbo triste e inutile, portatevi via,
      a me stesso abbandonatemi e, dimenticate le pene
      incurabili che rimangono nel cuore mio!
      Lasciate che altri, più lieti, vi festeggino;
      affrettatevi all'appuntamento che sognarono
      i vivi che attendono desiderosi di baciarvi.
      Andate e non impedite che assomigli alla mia vita
      disperata e desiderosa di morire!
      Ho curato per molto tempo e invano
      uno svuotamento ineluttabile e or l'occhio deluso
      che fruga il nulla che mi avanza, più non si ostina
      a ripetermi come una volta che bella è la vita!
      Rinnegatemi e fuggite via, alle spalle lasciatevi
      questa ingratitudine che non si intende:
      mutato sono io in fitta nebbia tra scure nubi!
      Mi sballotteranno come raffiche volubili
      caduche illusioni tra insopportabili giorni,
      oscillerò tra angosce e natii abbrutimenti
      nell'ora che torpe e con tedi stringe
      ma, preserverò, amato e illibato,
      il vostro ricordo nel cuore solo!
      Ah questo impennarsi inaspettato
      della voglia di vivere, l'essere disarcionato
      da rovelli e cadere pesante su cespi di ortiche!
      Vorrei dimenticare il corpo che è sempre con noi
      e ci rammenta il nostro destino, arrestare il corso
      delle acque sorgive di una sotterranea tristezza
      che non defluisce e sovente straripa!
      Per anni, da voliera ideale, ad una ad una son fuggite
      tutte le pennute aspirazioni, e voi... ne avete saputo!
      Or solo una esigua speranza che non so accrescere
      potrebbe scongiurare domani che il mio mesto viaggio
      termini in una gabbia disseminata di orrori!
      Addio, mie dolcissime e immeritate
      confidenti che imbellettaste il cuore,
      ad altri mai... raccontate dell'animo mio!
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giuseppe Boccuni
        in Poesie (Poesie personali)
        Lunga superba la notte scivola lentamente
        lasciando una scia malinconica umida e fredda
        come sudore
        che i tuoi occhi toccano,
        le tue labbra asciugano,
        le tue mani raccolgono,
        il mio ricordo di te estingue,
        la nostra lontananza alimenta
        e l'impazienza di vederti ancora
        spinge veloce fino al cuore
        dove ardente il desiderio di te
        spegne la notte nel sogno di una vita con te.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Emy Coratti
          in Poesie (Poesie personali)

          La malinconia

          La malinconia mi invade
          a stento riesco a trovare le forze per sorreggere il mio corpo stanco...
          gli occhi si chiudono...
          i ricordi mi invadono
          mentre irrompe un rumoroso temporale estivo
          ogni lampo arriva al cuore
          ogni tuono lo stramazza
          fino a farlo sanguinare...
          anche gli occhi partecipano
          ogni lacrima calda e copiosa scorre sulle guance per poi morire sulle labbra...
          Vorresti cancellare tutto
          con un colpo di spugna
          annullare una vita con un soffio
          ripartire da zero...
          con la speranza di commettere
          "questa volta"
          meno errori possibili.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Emy Coratti
            in Poesie (Poesie personali)

            Pensiero dolce

            Sei presente nella mia mente...
            come un pensiero dolce...
            come un sogno magico...
            dal quale non vorrei mai svegliarmi.
            Sei l'ultima persona a cui penso
            prima di addormentarmi...
            la prima...
            quando apro gli occhi al mattino
            sei qui con tutto il tuo corpo...
            tutta la tua anima...
            una presenza impossibile da allontanare
            perché tu sei...
            il sorriso...
            su un volto triste
            un auto...
            per percorrere le infinite vie della fantasia
            l'aria...
            in una città satura di smog
            gli occhi...
            attraverso cui si vede la giusta via
            il sole...
            che ti illumina e riscalda gli animi
            l'emozione...
            di una fanciulla al suo primo appuntamento
            un'avventura...
            che non avrà mai fine
            un diavolo...
            a cui si dona volentieri la propria anima
            l'amore.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Gianluca Grossi
              in Poesie (Poesie personali)
              Il tuo sguardo
              apre spazi immensi
              e mette a dura prova
              il mio corpo rigido
              spazi immensi
              pieni di sapori
              ancora acerbi
              pieni di sensazioni
              ancora immature
              piene di contatti
              ancora lievi
              il tuo sguardo
              che devo ancora capire
              il tuo sguardo
              che mi indaga
              e che mi intriga
              il tuo sguardo che non
              ha ancora il nome dell'amore
              il tuo sguardo
              che non ha ancora il volto del piacere
              indissolubile
              travolge
              il mio corpo rigido
              di fronte al tuo pensiero immenso.
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                A mia madre

                Il portavoce dell'Inconoscibile
                Madre perduta, non ci pensò
                poi più di tanto ad annunciare
                che il filo della tua vita
                di lì a poco sarebbe stato reciso.
                Il Tempo, dissolutore impietoso,
                in più circostanze e a voce alta
                tante volte ce lo aveva rammentato.
                E così, all'albeggiare di un oscuro senso
                Atropo, destata da un tuo gemito,
                affilate forbici brandite
                muta eseguì il suo ufficio!
                Imperterriti, sospinti dall'ineluttabile,
                scaraventato fu ognuno nel suo vortice:
                tu in quello dei morti, io in quello dei vivi.
                Dall'atro fondo, ove bocca sigillata
                non rilascia parole e un vello nero
                occhi immoti per sempre adombra,
                ora e sempre pur mi edifichi un appiglio
                perché lungimiranza io riguardi
                e da un tenue barlume scoccato
                altro respiro riacciuffi il cuore.
                Madre, tu non mi parli, non puoi
                eppure odo la tua lesa voce che dice:
                - Il peggio è passato, ora dormo
                di un sonno profondo, tranquillati
                nessuno potrà ricacciarmi indietro;
                ritrova la tua pace, non dirupare
                veglia sul lucignolo del ricordo:
                non si spenga! Alla sua luce
                ingigantito ancora luccicherà
                il mio affetto, io non ti ho lasciato:
                come potrei? Toccami, non vedi
                che accanto gia ti sono...
                Si madre! Altra e più alta gioia
                non mi potevi dare!
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Siamo nati su un pianeta
                  pieno di vita e di sole.
                  Siamo nati senza niente
                  per tornare fra le stelle.

                  Nel cammino troppe ombre
                  le scambiamo per persone
                  rompendoci la testa
                  con la loro rivoluzione.

                  Siamo nati su un pianeta
                  pieno di guerre e di paci.
                  Manca ancora l'amore
                  per vivere con la Pace.

                  Sulle colline si ergono croci
                  per morti di false religioni.
                  È inutile rompersi la testa
                  se non si vive in pienezza.

                  Siamo nati su un pianeta
                  pieno di vita e di sole.
                  Abbandoniamo la propria foresta
                  mangiando insieme ciò che resta.
                  Vota la poesia: Commenta