Poesie personali


Scritta da: April Bright
in Poesie (Poesie personali)

So che tu sai

Sono ritornata dall'inferno che le tue parole mi hanno dato
Sono ritornata dalla mia battaglia emotiva
Sono ritornata dal mondo che mi ha schiaffeggiato
Sono ritornata per sentirmi ancora viva...

Non darmi spudorate bugie
Che si accumulano tutte su di me
Non lasciarmi sola in mezzo alle vie
E non chiedermi mai il perché...

Non guardarmi negli occhi senza più parole
Non guardarmi come se potessi darti amore
Non credere mai che per me avrà valore
Se consumerai per noi le tue suole...

Non vivere del mio affannoso respiro
Non inseguire sul banco la mia mano
Non dispiacerti per ogni mio sospiro
Non saremo coloro che si amano...

Non dirmi di no, che non mi credi
Non vivere nel tuo mondo dove non vedi
Non salutarmi con mano indecisa
Per noi due non ci saranno mai risa...

No, no basta mentire...
Non puoi più soffrire...
Senti, senti il mio cuore nascosto
Che i tuoi sentimenti non ha mai corrisposto...
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    Scritta da: April Bright
    in Poesie (Poesie personali)
    Quando la notte vola via interrogo il mio cuore,
    su quello che gli è successo, sul suo malumore.
    Capisco quanto riesca a soffrire
    nonostante gli dica di non starmi a sentire.
    Mi dispiace davvero di non riuscire a fermare
    il deliro che è la vita, quello che non si può spiegare.
    Mi chiedo a chi vorrei assomigliare,
    se potessi cambiare: forse a nessuno.
    Forse vorrei solo scomparire.

    Vola la notte si perde fra le grida,
    di una luna lontana che è ormai impazzita
    tutto il mondo sta cambiando,
    ogni cosa si sta evolvendo,
    nessuno ti aspetta, nessuno lo può fare,
    viviamo in una società che ha una meta da trovare.
    Ogni tanto ti fermi cercando di prender fiato,
    ma quando la notte vola è tutto sprecato.
    Non piangi, non piangi.
    Non riesci a capire
    Come in fondo amare significhi soffrire.

    Vola la notte perdendosi in mille e mille note
    Di una canzone triste che non ha storia
    Vola.
    E stupisce gli uccelli nel cielo

    Ma poi arriva il giorno e tutto ciò che di bello
    si era creato al buio, di fronte alla luce si
    rivela pallido riflesso di una natura imperfetta.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Speranza

      Continuano a calpestarti,
      a sputarti addosso e stremarti.
      Non smettono di romperti
      in frammenti sempre più piccoli ed insignificanti,
      però continui ancora ad esserci noncurante dei segni
      che circondano la tua esistenza futile e dolorosa.
      Non ti arrendi nemmeno quando tutti ormai ti danno per persa.
      Sei dannata nella tua insistenza di voler vivere.
      Non capisci quando è tempo di morire?
      La tua presenza non è più gradita, abbandonami
      una volta per tutte, cosa diamine continua a tenerti in vita?
      Cosa diamine ci trovi di positivo in un "no"?!
      Smettila di aggrapparti a me non ti voglio.
      Lasciami vivere in pace il mio dolore!
      Non mi servi più mi fai solo del male.
      È ora pure per me di smettere di sperare.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        È caduto l'arcobaleno
        sui fili di ragnatela.
        Il ragno aspetta silenzioso
        la mosca per la sua dieta.
        La vita è una rete
        appesa a due fili:
        il cuore e il pensiero.
        È caduto l'arcobaleno
        lo portiamo negli occhi:
        i colori sono quelli di ieri
        gettati sulla tela.
        Siamo figli dell'arcobaleno,
        siamo la mosca che vola,
        siamo il cuore che trema
        o il pensiero con troppi
        problemi?

        È caduto l'arcobaleno
        afferriamolo in tempo
        sussurrando una preghiera.
        Siamo uomini di creta
        col cuore nell'arcobaleno
        e il pensiero
        perduto in una ragnatela.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          L'ombra del totem

          Portiamo dentro l'ombra del totem
          nel giorno ucciso senza cuore,
          lo gettiamo in un angolo oscuro sotto la statua della ragione.

          Una maschera sul tempo
          poche linee per l'arte.
          Siamo statue totemiche
          vestite di falsa onestà.

          Quante grida sulla luna
          quanti dolori nell'universo,
          quanta fame sulla terra
          per il totem della libertà.

          Siamo totem senza nome
          perché il suo nome è
          la Verità.
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            Scritta da: April Bright
            in Poesie (Poesie personali)
            Una mano che da quel tempo si tende verso di te,
            una mano che imprigiona la tua mente in una morsa,
            non bussa al tuo cuore perché va già di corsa
            senza pretendere un motivo o chiederti un perché.

            Non sembra quasi vero distinguere il bianco dal nero,
            invece i colori non sanno di inchiostro
            se assaporate il passato e lo sentite vostro,
            allora potete essere sicuri che è vero.

            Girano le pagine fra le tue dita insanguinate
            dai pianti, dalle bugie, dalle cose passate,
            ma mai del tutto dimenticate solo
            sepolte sotto strati di foglie inventate.

            Anche se chiudi quell'album di fotografie,
            di pensieri senza sfogo,
            anche se ormai sono cambiate le vie,
            faresti di tutto un rogo.

            Eppure se ti chiedi ancora a cosa serve ricordare
            non hai capito il senso del nostro andare
            avanti, indietro non ha valore
            l'unica cosa da fare è non ripetere ogni errore.
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