Poesie personali


Scritta da: April Bright
in Poesie (Poesie personali)

Sogno

Sogno distesa nel letto
Un futuro in cui non c'è respiro
Senza stupide sensazioni di vuoto sotto di me
Che non mi danno un motivo per continuare
Doso i respiri come se li potessi bloccare
Invece continuano a marciare
Tum tum sembrano fare
O li confondo con il cuore?

Mangiano le mele acerbe i parassiti
Del mio corpo come A volermi ricordare
Chi è lì a comandare
Si continua a parlare senza saper cosa dire
Si sa soltanto che è un sollievo
Scrivere per poter poi mentire
Senza trovare una scusa per cui ci si possa fermare
E si continua a fingere
Come se volesse dire vivere

Vivere e volare
Credere e sperare
Piangere e strillare
Riflettere e guardare
Cadere e colorare

Trova il loro nesso e avrai qualcosa da raccontare.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Tempra morale

    Trovare una sola cosa di cui ti importi davvero,
    quella cosa che per te significhi più di ogni altra cosa al mondo,
    e quando la trovi...
    Combattere per essa,
    rischiare tutto,
    anteporla a tutto il resto,
    il tuo futuro,
    la tua vita,
    tutto quanto!
    E magari...
    Le cose che farai per ottenerla
    non saranno troppo pulite,
    ma questo non ha importanza
    perché nel profondo sai...
    Che il gioco vale la candela!
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      Scritta da: April Bright
      in Poesie (Poesie personali)

      So che tu sai

      Sono ritornata dall'inferno che le tue parole mi hanno dato
      Sono ritornata dalla mia battaglia emotiva
      Sono ritornata dal mondo che mi ha schiaffeggiato
      Sono ritornata per sentirmi ancora viva...

      Non darmi spudorate bugie
      Che si accumulano tutte su di me
      Non lasciarmi sola in mezzo alle vie
      E non chiedermi mai il perché...

      Non guardarmi negli occhi senza più parole
      Non guardarmi come se potessi darti amore
      Non credere mai che per me avrà valore
      Se consumerai per noi le tue suole...

      Non vivere del mio affannoso respiro
      Non inseguire sul banco la mia mano
      Non dispiacerti per ogni mio sospiro
      Non saremo coloro che si amano...

      Non dirmi di no, che non mi credi
      Non vivere nel tuo mondo dove non vedi
      Non salutarmi con mano indecisa
      Per noi due non ci saranno mai risa...

      No, no basta mentire...
      Non puoi più soffrire...
      Senti, senti il mio cuore nascosto
      Che i tuoi sentimenti non ha mai corrisposto...
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        Scritta da: April Bright
        in Poesie (Poesie personali)
        Quando la notte vola via interrogo il mio cuore,
        su quello che gli è successo, sul suo malumore.
        Capisco quanto riesca a soffrire
        nonostante gli dica di non starmi a sentire.
        Mi dispiace davvero di non riuscire a fermare
        il deliro che è la vita, quello che non si può spiegare.
        Mi chiedo a chi vorrei assomigliare,
        se potessi cambiare: forse a nessuno.
        Forse vorrei solo scomparire.

        Vola la notte si perde fra le grida,
        di una luna lontana che è ormai impazzita
        tutto il mondo sta cambiando,
        ogni cosa si sta evolvendo,
        nessuno ti aspetta, nessuno lo può fare,
        viviamo in una società che ha una meta da trovare.
        Ogni tanto ti fermi cercando di prender fiato,
        ma quando la notte vola è tutto sprecato.
        Non piangi, non piangi.
        Non riesci a capire
        Come in fondo amare significhi soffrire.

        Vola la notte perdendosi in mille e mille note
        Di una canzone triste che non ha storia
        Vola.
        E stupisce gli uccelli nel cielo

        Ma poi arriva il giorno e tutto ciò che di bello
        si era creato al buio, di fronte alla luce si
        rivela pallido riflesso di una natura imperfetta.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Speranza

          Continuano a calpestarti,
          a sputarti addosso e stremarti.
          Non smettono di romperti
          in frammenti sempre più piccoli ed insignificanti,
          però continui ancora ad esserci noncurante dei segni
          che circondano la tua esistenza futile e dolorosa.
          Non ti arrendi nemmeno quando tutti ormai ti danno per persa.
          Sei dannata nella tua insistenza di voler vivere.
          Non capisci quando è tempo di morire?
          La tua presenza non è più gradita, abbandonami
          una volta per tutte, cosa diamine continua a tenerti in vita?
          Cosa diamine ci trovi di positivo in un "no"?!
          Smettila di aggrapparti a me non ti voglio.
          Lasciami vivere in pace il mio dolore!
          Non mi servi più mi fai solo del male.
          È ora pure per me di smettere di sperare.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            È caduto l'arcobaleno
            sui fili di ragnatela.
            Il ragno aspetta silenzioso
            la mosca per la sua dieta.
            La vita è una rete
            appesa a due fili:
            il cuore e il pensiero.
            È caduto l'arcobaleno
            lo portiamo negli occhi:
            i colori sono quelli di ieri
            gettati sulla tela.
            Siamo figli dell'arcobaleno,
            siamo la mosca che vola,
            siamo il cuore che trema
            o il pensiero con troppi
            problemi?

            È caduto l'arcobaleno
            afferriamolo in tempo
            sussurrando una preghiera.
            Siamo uomini di creta
            col cuore nell'arcobaleno
            e il pensiero
            perduto in una ragnatela.
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