Poesie personali


Scritta da: Alessandro Oteri
in Poesie (Poesie personali)

Adesso...

Adesso, non ti sento
tutto tace dolcemente,
ma davvero non mi pento,
io ti ho amato veramente;

Già lo so che soffriremo,
come il sole fa al tramonto,
piangeremo e grideremo,
ma mi sento quasi pronto;

L'importante è dire il vero
lo abbiam fatto, solo adesso
non ti andava come ero
ci diranno, avviene spesso;

Solo un ora sembra un anno,
passa piano e fa soffrire
anche i sogni moriranno
questo solo voglio dire

io ti ho amata
con il cuore...
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    Scritta da: Rosy Zangala
    in Poesie (Poesie personali)
    La scintilla impazzita è da un sogno alimentata
    ma il freddo straniero instabile prosegue la sua vita
    aspetti in ogni gesto un segno di calore
    ma ha il gelo nel cuore e vive senza amore
    di energia positiva pensavi fosse armato
    col suo sorriso, ingenua, lui ti ha ingannato
    ma quando hai capito che era tutto un sogno
    scintilla hai deciso che di nessuno hai più bisogno
    la forza è da dentro che devi esternare
    rimboccati le maniche e avvera il tuo sognare.
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      Scritta da: Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
      in Poesie (Poesie personali)

      Una come te

      E se a volte resto spento, e se a volte sto in silenzio,
      non so cos'è, non so il perché...
      E se a volte non ti credo, non sai cos'è...
      Perché, non posso credere che esista una come te...
      La luce del tramonto mi accompagna in questo viaggio,
      tanto radio spente è quasi buio e il silenzio non mi dà scampo,
      e intanto, in questa macchina penso, sigarette accese,
      tante luci lontane strette al mio petto,
      lo sai, ormai conosco a memoria la strada,
      dalla prima volta che l'ho fatta non l'ho più dimenticata,
      perché, il forte istinto di averti vicino,
      irrefrenabile voglia di stringere al mio cuore il tuo respiro,
      davanti a me la strada e i tuoi riflessi sull'asfalto,
      ogni auto davanti m'incanta con un abbaglio, un filo d'aria mi rinfresca,
      sento quasi la tua voce che è dolce anche quando a volte mi spezza.
      Ogni volta un viaggio nuovo, un nuovo desiderio,
      e sta strada questo lago, queste luci e questo cielo,
      per guardare i tuoi occhi, per perdere i sensi,
      un chilometro dietro l'altro per averti...
      Tutta la strada che farò per te,
      anche solo per un attimo solo per un istante insieme a te,
      a volte sbaglio per pazzia,
      ma, tu resti con me anche quando tutti gli altri se ne vanno via,
      non ti lascerò mai sola,
      sei l'unica mia scusa per lasciare perdere qualsiasi cosa,
      scusa se qualche volta ho sbagliato,
      scusa se penso troppo spesso ai falsi demoni del mio passato,
      e ancora è così denso sai,
      capisci cosa voglio dire anche se a volte resto un po' in silenzio,
      adoro la tua timidezza,
      quando non riesci a parlare e respiri con quella tenera dolcezza,
      troppe paranoie e fantasie,
      a volte scopro false verità nel riflesso delle bugie.
      Non ti credo, vuoi sapere il perché?
      Perché non posso credere che esista una ragazza come te...
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        Scritta da: Francesca Ivone
        in Poesie (Poesie personali)
        I miei occhi si appannano
        Alla vista di quei visi scarni
        Affamati di una vita migliore
        Assetati di giustizia
        Perché mentre noi ingordi
        Mangiamo avidamente
        E ci macchiamo i vestiti di sugo
        E l'anima di puro egoismo
        Loro innocenti vittime
        Mordono l'aria
        E nel migliore dei casi
        Si cibano delle nostre briciole
        I miei occhi si appannano
        Ma io continuo a masticare.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Se il sonno tarda a venire

          Se il sonno tarda a venire,
          per una contratta abitudine
          allo spuntar di solitudini
          da un lumicino di fioca luce
          guidato, tra le ragne dei ripiani
          della memoria mi apparto
          e attento vi rovisto.
          Frugando tra cianfrusaglie
          impolverate, in ordine e catalogati,
          tarmati ritrovo i reperti collezioni
          trafugati alla mia vita andata.
          Sceltone uno a caso,
          sciolgo i nodi dello spago che serra
          il pacco di carta da imballo da quattro soldi
          e con delicatezza certosina lo apro.
          Nella paglia affogati, vi son dentro conservati
          cocci vitrei di franta giovinezza!
          Da tanti pezzi aguzzi tento di ricomporre
          l'oggetto distrutto, il quid, il complemento
          del tutto che rapportato all'emergente di oggi
          a trapassati giorni dia un senso!
          Ora i pezzi collimano, prendono forma
          parvenze di altri accadimenti!.
          Ritrema il cuore indovinando l'allusione
          maliziosa a cui rinvia quel puzzle!
          Ah inquietudini morte, fossili di ideali bruciati,
          interiorità stemperate; larve di illusioni
          abortite e non giunte a compimento,
          sviamenti... storie d'errori!
          Sorretto da un improvvisato puntello
          appena svento un crollo imminente!
          Con ginocchia fatte d'argilla in piedi resto,
          al peso che mi schiaccia e opprime, resisto...
          Riavvolgo il tutto, riannodo lo spago;
          al cuore serro cartoccio di ricordi.
          Il buio emesso dalla notte di un corpo senza luce
          si irradia; riparatrice una speranza non accorre,
          si oppongono le palpebre immobili
          ad altro sogno che non sia menzogna!
          Graffiato a sangue
          da schegge di trascorsi giorni,
          per somma di bruciori perdo i sensi:
          a un torpore ben più profondo
          del sonno assente, più tardi mi darò arreso!
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            Scritta da: Simona Iemmiro
            in Poesie (Poesie personali)
            Sono felice che tu quella sera abbia preso la mia mano tra le tue
            Sono felice di costruire insieme a te, giorno dopo giorno, la nostra storia
            Sono felice di ogni istante che trascorriamo insieme
            Sono felice oggi, più di quanto mai potremo esserlo in futuro, quando ci compreremo un albergo insieme
            Sono felice perché sto con te e questo mi fa sentire bene
            Sono felice perché ti amo, per mille motivi diversi e per nessuno in particolare
            Sono felice per la serenità, per la sicurezza, per tutto quello che mi dai.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Abbiamo appreso molte cose
              dalla solita vita.
              Oggi suonano nuove campane
              dai vecchi campanili.
              Camminiamo su linee geometriche
              partorite da computer senza cuore.
              Gli archietti amano gli spazi
              senza troppi fulgori.
              Le rose hanno le spine,
              le spine generano orrore
              alla gente che vive di notte
              riempiendo il giorno di rancore
              Viviamo con l'eco della solitudine
              in città martoriate da motori.
              I monumenti uccidono il passato
              guardando il presente con timore.
              Apprendiamo le cose di sempre
              insieme a molte nuove,
              ma l'ombra del dubbio
              è chiuso ancora nel cuore!
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