Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Rimpiango

Rimpiango...
le cose che avrei potuto dire.
Ma che non ho detto.

I sogni che potevano avverarsi,
che non si sono avverati.

Le persone che avrei dovuto apprezzare
che non ho apprezzato.

Di non aver osato
Quando avrei potuto osare

Di non aver amato
Quando avrei potuto amare

Di aver lasciato sfuggire un'occasione
per timore di un'emozione.

Di non avere teso una mano
Quando avrei potuto tenderla.

Di non aver sorriso,
quando avrei potuto sorridere.

Di non aver letto un libro
Che avrei potuto leggere.

Di non essermi fermata a guardare,
quando avrei dovuto farlo.

Rimpiango le emozioni non vissute,
che avrei potuto vivere.

Quello che non ho ottenuto
perché non ho combattuto.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    Morte

    Sento il tuo gelo addosso,
    il tuo arrivo che da tempo attendo,
    da cui scappo inutilmente,
    che non voglio, ma per te non conta.

    Non ti temo, ma non ti voglio,
    non ti sopporto anzi ti odio.
    Ti odio per come penetri,
    in una vita che non ti appartiene.

    Ti odio per le volte,
    che porti via un bimbo,
    nel suo fiorire della vita,
    per quelli che non vedranno domani.

    Ti odio per le cose incompiute,
    perché non ne permetti il compimento.
    Ti odio per quei genitori disperati,
    e quei figli senza, angosciati.

    Ti odio per quella disperazione,
    che lasci ogni volta che passi.
    Per l'angoscia che crei,
    e quei sogni infranti.

    Ti odio per il dolore che semini,
    per la tua gelida presenza.
    Ti odio perché tu vuoi me,
    e io non voglio te.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Cleonice Parisi
      in Poesie (Poesie personali)

      Il Tempo della Trasposizione

      Cogli il tempo,
      apparente illealtà ti dimostra
      ma cova nel cuore il fuoco del tuo eterno camino.

      Cogli il tempo,
      non sarà più sfuggevole sabbia
      ma nello stabile sentiero tu troverai dimora.

      Cogli il tempo,
      non esiste vento indomabile
      sei tu maestro d'orchestra in questo intenso concerto.

      Cogli il tempo,
      solo così facendo supererai nel passo
      il tempo della tua trasposizione.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Ciro Balzano
        in Poesie (Poesie personali)
        Fino ad ora niente... tutto era stato celato da un sorriso sulle labbra che a volte scompariva per non essere notato... L'incertezza e la paura hanno preso il sopravvento su tutte le mie cose più deboli... ho il terrore di non farcela ad uscirne fuori... nel momento in cui la mia fugace presenza su questo mondo cesserà... io saprò cosa fare.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: April Bright
          in Poesie (Poesie personali)

          Vento sulla pelle

          I continui viaggi nel tuo mondo
          hanno sempre tinto la mia vita di blu
          e ai miei sogni facevi da sfondo
          anche se non sapevo chi fossi davvero tu.

          I tuoi teneri movimenti
          hanno reso la mia vita un'attesa
          del tuo sguardo che un bacio diventi
          e del mio cuore che dichiari la sua resa.

          La tua mano ha segnato solchi che non andran più via
          sul mio corpo rapito dalle tue parole
          eppure m'impedisci di riascoltare quella melodia
          lasciando le mie spalle nude al sole.

          Guardo fotogrammi che mi parlano di te, di prima
          piango davanti lo specchio per un'insensata paura,
          leggo per l'ennesima volta poesie senza più rima
          cercando fra noi la passione più pura.

          Ti penso al mattino senza più capire
          perché allontanandomi da te mi avvio a perire
          e perché questa vita respinge tutto quello che sento
          coprendo le mie urla nelle notti di vento.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Vedo spesso uno zingaro
            per le strade del silenzio.
            Nei suoi occhi porta il lutto
            e nelle mani la stanchezza.
            Raccoglie con i ferri vecchi
            gli sguardi indifferenti
            di gente molto abituata
            a vivere con indifferenza.
            I suoi capelli odorano a fumo,
            il suo passo morde la steppa,
            ma è fiero del suo bastone
            segno di dignità e certezza.
            Cammini per il mondo
            nomade di orizzonti,
            noi siamo ancora poveri
            per essere vagabondi.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Quando cade la pioggia
              cade anche un po' di cielo
              su queste strade di polvere
              con tanti manifesti appesi.

              Le persone nascoste dall'ombrello
              guardano la punta dei piedi
              per non pestare l'ombra
              che appena si vede.

              Cadono gocce da tegole antiche
              su marciapiedi di tristezza.
              Le colombe guardano attente
              una bimba che si avvicina.

              È un giorno d'aprile
              lavato con acqua piovana.
              C'è chi è contento
              e chi pensa al domani.

              Quando cade la pioggia
              cade anche il tuo cielo.
              Gli uomini la raccolgono
              per lavare tabù e misteri.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)

                Vento di Saragozza

                Si cammina con il vento
                lungo le strade della vita
                trattenendo il respiro lento
                per non mordere il pericolo.

                Una ragazza trattiene la gonna
                con aria di giovanile pudore
                mentre una vecchia si rannicchia
                per non perdere i sudici cartoni.

                È il vento del gelido Moncayo
                a pulire gli odori di Saragozza
                nati da bar sempre affollati
                e coppie baciandosi con ardore.

                Si nasce con il vento aragonese
                come alberi di querce secolari
                col volto scavato nella roccia
                e gli occhi aperti al domani.
                Vota la poesia: Commenta