I continui viaggi nel tuo mondo hanno sempre tinto la mia vita di blu e ai miei sogni facevi da sfondo anche se non sapevo chi fossi davvero tu.
I tuoi teneri movimenti hanno reso la mia vita un'attesa del tuo sguardo che un bacio diventi e del mio cuore che dichiari la sua resa.
La tua mano ha segnato solchi che non andran più via sul mio corpo rapito dalle tue parole eppure m'impedisci di riascoltare quella melodia lasciando le mie spalle nude al sole.
Guardo fotogrammi che mi parlano di te, di prima piango davanti lo specchio per un'insensata paura, leggo per l'ennesima volta poesie senza più rima cercando fra noi la passione più pura.
Ti penso al mattino senza più capire perché allontanandomi da te mi avvio a perire e perché questa vita respinge tutto quello che sento coprendo le mie urla nelle notti di vento.
Vedo spesso uno zingaro per le strade del silenzio. Nei suoi occhi porta il lutto e nelle mani la stanchezza. Raccoglie con i ferri vecchi gli sguardi indifferenti di gente molto abituata a vivere con indifferenza. I suoi capelli odorano a fumo, il suo passo morde la steppa, ma è fiero del suo bastone segno di dignità e certezza. Cammini per il mondo nomade di orizzonti, noi siamo ancora poveri per essere vagabondi.
Vedrai per davvero solo dopo aver saggiato dei frutti del vivere dolci o amari non importa fermenteranno in te sino a maturarne il giusto vino. L'unico che sarà in grado di inebriarti.
Fragilissima avanza, inciampa! Si fa forza e accenna un movimento. Dolorante non teme la fatica, il sacrificio. Ama questo dolore la rende vera la rende libera. Due passi, una pirouette cade. Imperlata di lacrime sorride, felice del suo dolore. Distesa, sogna e sfiora il tulle e indossa il raso e accarezza le paiettes. L'angelo danzante ha socchiuso gli occhi.
28 Marzo Primo grido di rondine... un pezzo di vita se ne andato portando con se un cuore malato. La rondine è andata, è volata non si è voltata... ha lanciato un grido, ma non si è fermata!